
Originariamente inviata da
ghigno
ciao leon, i consigli sono sempre ben accetti, anzi te ne chiedo un altro: non cosa non fare, bensì cosa fare.
io sono un perito industriale, so leggere a tempo zero un data sheet, ma non capisco una cippa di normativa.
due anni fa o poco più fondo un'associazione che, per vizio personale, desidero sia più regolare possibile.
cerco di quindi di confrontarmi con il quadro normativo esistente allora cosa faccio? leggere la legge di mio pugno sarebbe inutile, non ne capirei nulla, magari tu od altri in questo forum siete formati in questo senso, ma io no.
allora sfoglio tra i siti di softair, ne trovo di tutti i colori e anche di più. decido quindi di identificare qualcuno che sappia darmi informazioni:
"chi meglio dell'ufficio armi della questura?", penso io...
passano due anni e mezzo in cui mi baso sulle informazioni ricevute.
alcuni giorni fa intervengo qua e mi sento tacciare di ignoranza, di voler tirare l'acqua al mio mulino nascondendomi dietro la legge & so on...
siccome sono cosciente di poter essere ignorante scrivo ad un giudice certamente dotto in materia, che mi risponde quanto ho riportato nel mio post precedente.
risposta che peraltro, come ho scritto, da ragione a chi sostiene che i coltelli in oggetto a questo 3d non sono da considerarsi arma propria.
ora io ho una necessità: garantire ai soci della mia associazione che la stessa operi secondo le regole.
che risposta devo dare a questa necessità?
- leggere io la norma è inutile...
- il responsabile di un ufficio in questura e un giudice vengono definiti "tizio e caio" ...
- se responsabile di un ufficio in questura e un giudice sono davvero "tizio e caio" chi interviene su questo forum può essere tranquillamente "pinco e pallino"...
io non so veramente più che pesce pigliare...
aiuuuutooooo.....