la pistola che mi accingo a recensire è la replica della 1911 m.e.u. (s.o.c.) prodotta dalla we-tech, ditta taiwanese che oramai ci ha abituati a buone replice full metal, a volte reinterpretate (vedi la 5.1 dragon) a volte identiche alla produzione marui (con qualche miglioramento estetico, di cui parlerò più avanti), da cui comunque derivano tutte essendo, meccanicamente, delle copie della famosa azienda giapponese.
cenni sul modello reale
la vera m.e.u. (s.o.c.) è l'arma da fianco d'ordinanza del marine expeditionary unit (special operation capable), si basa sull'ormai centenaria colt 1911, con diversi accorgimenti tattico/pratici per renderla più maneggevole e facile da usare. l'arma è un mix di parti prodotte da varie case (come ad esempio il carrello springfield armory o le tacche di mira extreme duty della novak) proprio perchè il capitolato prevedeva l'utilizzo di parti create da diversi produttori. ma la base è rimasta la monofilare cal .45 acp, calibro ancor più vecchio della 911 ma che gli americani sembrano amare particolarmente (un motivo c'è visto il potere d'arresto eccezionale e le qualità balistiche intrinseche)
la replica
ma veniamo alla replica, ecco come si presenta la scatola:
il packaging richiama per certi versi quello della controparte marui, meno curato e accattivante ma comunque gradevole, sempre meglio delle prime produzioni che prevedevano una semplice scatola di cartone ondulato...
ecco l'interno:
la pistola è riposta nel classico stampo di polistirolo, ricoperto da un panno nero, nella confezione ho trovato:
pistola
caricatore
tappo rosso
manuale (tra l'altro alcune parti tradotte in italiano...quand'è che imparerà la marui...)
nient'altro.
in effetti la dotazione è un pò povera rispetto a come ci hanno abituato i giapponesi, niente pallini, niente cataloghi...ma l'indispensabile c'è, perchè lamentarci?
una volta tirata fuori la pistola ci si rende conto che è davvero full metal, il peso scarica è vicino al chilo e 200g, estremamente realistico.
come pure l'estetica, nonostante la totale assenza di loghi come si vede dalle foto
il carrello ha un leggero gioco, ma questo è normale considerando che certe tolleraze favoriscono il ciclo di sparo, se fossero troppo strette darebbe molti problemi, così invece il funzionamento è ottimo.
ecco gli unici loghi presenti sulla pistola:
l'ega (eagle, globe, anchor) dei marine e la dicitura pro grip, we-tech taiwan. notare che l'ega sul modello marui non è presente, sostituito da un logo non riconducibile a niente di "reale".
le guancette sono in gomma rigida avvolgenti e molto, molto grippanti.
ma veniamo ai particolari custom:
ring hammer, leva di sicura manuale ambidestra e maggiorata, sicura dorsale e elsa anti "hammer bite" maggiorate. nel caso delle armi reali con il termine "hammer bite" si indica la spaicevole pizzicata al dorso della mano causata dalla cresta del cane che viene riarmato durante il ciclo di sparo, tenendo conto anche del sostanzioso impennamento del .45, con questo accorgimento il problema non si pone.
grilletto alleggerito con tre fori, cromato e rigato anteriormente
finestra d'espulsione abbassata e ampliata (notare l'incisione .45 acp)
tacche di mira tipo novak con i tre puntini bianchi di riferimento (marui, ciapa su e porta a cà)
caricatore con pad (in metallo, non gomma!)
bocchettone del caricatore leggermente svasato.
le sicure
i sistemi di sicura sono due, identici all'originale
manuale
ambidestra, si inserisce solo a cane armato e blocca sia grilletto che carrello (ottimo per chi come me preferisce la condition one, colpo in canna, cane armato e sicura manuale inserita)
automatica
e' sempre inserita bloccando il grilletto fino a quando non si impugna correttamente la pistola. questo particolare per molti risulta scomodo obbligando ad una impugnatura precisa (anche se qui la corsa prima del disinserimento è di 2-3 mm), spesso si vedono le sf utilizzare nastro isolante o elastici per tener premuta la leva, cosa che spesso gli costa cazziatoni non da poco, ma in certe situazioni concitate può essere un impedimento alla risposta al fuoco.
la volata della canna è davvero impressionante, quello che molti ritengono un filetto interno per un adattatore per silenziatore a me sembra più una serie di risalti per trattenere il tappo rosso in posizione, che all'inizio è davvero ostico da togliere. questo comunque non toglie che un adattatore, con un pò di lavoro manuale, non si possa inserire.
lo smontaggio da campo
lo smontaggio è un pò atipico e non proprio immediato, ma basta farlo una volta per imparare, non servono attrezzi.
controllate che la replica non abbia un pallino in canna e sfilate il caricatore
arretrate il carrello fino alla tacca, spingete la leva di hold open fino a farla fuoriuscire, come in foto
sfilato l'hold open, il carrello è libero di scorrere in avanti, una volta fatto ecco cosa avrete davanti:
prendete il blocco canna/carello e togliete molla e relativa guida
sfilate (da sotto la canna) il tappo che blocca molla e bushing
ora il barrel bushing è libero di ruotare, giratelo in corrispondenza del risalto di blocco e sfilatelo in avanti.
ora sfilate la canna in avanti
per rimontare il tutto seguite il procedimento al contrario
la questione gas...
alcuni hanno lamentato perdite dalle valvole, sfiati indesiderati o malfunzionamenti di ogni genere, personalmente non ho trovato problemi di alcun tipo, entrambi i caricatori che ho funzionano perfettamente, tenuta ottima.
il vero problema è caricare il gas.
guardate questa foto
purtroppo il pad in metallo (non removibile) è un problema, dato che la valvola di caricamento è davvero troppo in profondità, restringendo l'acquisto di un solo tipo di gas, questo:
hfc 1100l green gas
e' l'unico ad avere il beccuccio abbastanza lungo da raggiungere la valvola di caricamento, anche se c'è da dire che ci arriva al pelo e non è facile capire quando il caricatore è pieno, andando ad orecchio bastano 4-5 secondi di carica, anche perchè essendo monofilare il serbatoio è molto piccolo (anche se con una carica a 25°c ci si fanno 2 caricatori).
per il problema beccuccio sto meditando sulla possibilità di tagliare il beccuccio alla bombola vuota e lavorarlo, utilizzandolo come adattatore, vedremo...
il consumo è consono ad un'arma full metal, che richiede più spinta (e quindi più gas) per funzionare bene. tutto sommato però le performance sono ottime. una cosa: ricordatevi che è una pistola, non una smg, quindi scordatevi sequenze di colpi degne di una ingram, pena il congelamento delle valvole con conseguente sfiato di gas e possibile rottura degli o-ring. personalmente uso la tecnica del double-tap ovvero il doppiaggio rapido del colpo e al secondo, terzo caricatore di fila (dipende dalla temperatura esterna) si registra un calo di prestazioni proprio per via del congelamento, quindi occhio .
la capacità del caricatore è limitata a 15 colpi, proprio per una questione di spazio (come ho detto è monofilare, quindi i pallini sono disposti su di un'unica fila, non alternati). per il gioco è consigliabile portarsi dietro almeno 2 caricatori, meglio 3 (non si sa mai...)
di contro il caricamento dei pallini è molto comodo e veloce, basta bloccare l'elevatore, capovolgere il caricatore e inserire i pallini
occhio a non lasciar andare l'elevatore, la labbra del caricatore sono in plastica e con il colpo potrebbero rompersi, anche se sembrano molto solide.
ecco la valavola di scarico
esteticamente la vernice è ben distribuita ed omogenea, niente bave ne impronte. l'unico neo è la fragilità della stessa, è abbastanza delicata, con il normale utilizzo verrà via, già dopo pochi caricatori sulla canna si rilevano i primi graffi, ma non è detto che sia per forza un difetto
stessa cosa per i caricatori che dopo qualche cambio si graffiano inesorabilmente.
purtroppo la differenza tra nero profondo del corpo e grigio scuro delle leve di comando si vede, ma davvero solo se ci si fa caso.
come spara?
piuttosto bene direi, anche con l'hopup di serie, ma che io ho sostituito con un marui per scrupolo e per vedere le differenze (non rilevanti vista la canna in ottone così corta). appunto: l'hopup per le 911 we (e quindi marui) è lo stesso del vsr10.
il rinculo è davvero bello secco e potente, niente a che vedere con le altre pistole gbb che ho avuto per le mani (m9 marui e usp ksc), forse per via della massa del metallo che si fa sentire...proprio gustoso.
la precisione è più che buona, circa 8 cm a una decina di metri, tenendo conto dell'uso effettivo di una pistola la performance è più che lusinghiera. gittata decisamente lunga per il tipo di asg, intorno ai 25 metri.
purtroppo non ho una foto della rosata, ma rimedirò aggiungendo i risultati al cronografo appena possibile. ad occhio è molto vicina al j con 25°c esterni.
per la manutenzione consiglio una goccia ben distribuita di olio al silicone sulle guide di carrello e pistone, dopo ogni utilizzo, nonsostante il greengas contenga già olio.
al prossimo aggiornamento
spero che la recensione vi sia piaciuta.
-rev.