Premetto che mi piace discutere sugli argomenti e che non ho niente di personale nei tuoi confronti, e che accetto il “Caro” come un grazioso vezzeggiativo, ma quando si disquisisce su questioni tecniche bisogna anche poter dimostrare ciò che si dice ,non c’è bisogno di essere scienziati,ma anche dare semplici dimostrazioni di pratica reale.Quello che affermo l’ho imparato alla scuola ed all’università , frequentate (ahimè) qualche decennio fa,e poi spesso messo in pratica nella quotidianità del lavoro.
Quello che scrivo di seguito e per facilità di risposta è in parte preso su alcune pagine pubblicate in internet,quindi facilmente consultabile a tutti.
La misurazione o meglio la variazione di resistenza elettrica in un conduttore non è così semplice come si vuol fare intendere, se la si pone sul fatto pratico, ovvero nella realtà dell’utilizzo, e ti spiego il perché :
“La resistenza elettrica è una grandezza fisica scalare che misura la tendenza di un conduttore ad opporsi al passaggio di una corrente elettrica quando è sottoposto ad una tensione. Questa opposizione dipende dal materiale con cui è realizzato, dalle sue dimensioni e dalla sua temperatura. Uno degli effetti del passaggio di corrente in un conduttore è il suo riscaldamento (effetto Joule).”
La resistenza R di un filo è direttamente proporzionale alla sua lunghezza ed è inversamente proporzionale alla sua sezione, ovvero può essere calcolata tramite la seconda legge di Ohm:
.
dove:
l è la lunghezza del filo, misurata in metri
S è l'area della sezione, misurata in millimetri2
ρ (lettera greca: ro minuscola) è la resistività elettrica (detta anche resistenza elettrica specifica o resistività) del materiale, misurata in ohm · metro. Ovvero resistività misurata alla temperatura ideale di 20° il tutto con strumenti di precisione di laboratorio.
Ma esiste una variabile importante,la Temperatura, ovvero sia che essa si innalzi per motivi esterni(diciamo che è trascurabile se siamo in una giornata estiva sui 30° ) o soprattutto si innalzi per effetto scattering, soprattutto se la sezione del conduttore è esigua ,al passaggio di forti correnti, ovvero all’aumentare della temperatura del conduttore aumenterà in maniera lineare anche la resistenza, e se un conduttore arriva a scottare arrivando sui 70-80°,la variazione di resistenza c’è ed eccome. Nella nostra realtà questo si traduce in un calo di prestazioni della nostra asg in quanto la caduta di tensione sul nostro cablaggio abbasserà la Tensione ed quindi avremo un calo dei giri del motore,o peggio ,qualora la nostra asg non abbia un fusibile ,in un surriscaldamento dei fili tale da provocare danni strutturali alla asg(parti in plastica).
Ora veniamo alla soluzione finale ed un consiglio utile al nostro amico per risolvere il problema,
-se disponi di soldi a sufficienza e non vuoi perdere tempo ,non vuoi creare casini o non sei capace di costruirti un cablaggio self made , comprati un cablaggio bello e fatto a bassa resistività.
-puoi riparare i fili con l’isolante spellato con degli spezzoni di guaina termoretraibile
-costruirti in toto il cablaggio con fili elettrici comprati in ferramenta/negozio di elettricità etc, e ricablarti e saldarti il tutto , l’importante è che l’ingombro totale del filo sia tale da non interferire nella meccanica del Gb o all’interno dell’asg,ti sconsiglio l'utilizzo di fili con isolante in silicone perchè si taglia via come il burro, e son molto spessi.
Quindi la sezione in mm quadri del conduttore , è di 1 mm quadrato,ma sul mercato troverai quelli da 1,5 mm quadri(più che sufficienti ), la sezione minima che potrai realizzare in punti particolari non deve scendere a 0,5 mm quadri.
Spero di essere stato chiaro e di aiuto e soprattutto spero di non essere stato eccessivamente prolisso.