
Originariamente inviata da
Kadmillos
Una piccola precisazione , poi tolgo anch'io il disturbo perchè son praticamente nmila pagine che si dicon le stesse cose, il bello della MIlsim è che tu , che ami la piccola recon , con piccolo gruppo scelto di gicoatori e non ami il megacombattone spinto, puoi trovare uno spazio in quest'ambito , io che amo invece il game fatto da leader stile risiko ho la mia collocazione, tizio che invece adora vestirsi da marine perfetto e stare alla sbarra del campo ha la sua collocazione e via dicendo.
MILSIM è un atteggiamento mentale, io ogni domenica che vado a giocare con i miei ragazzi cerco un momento di milsim, quando gioco con i ragazzi del SAT alla Twin Strike io faccio milsim, quando vado assieme ai Firefox a far il somaro io faccio Milsim, quando mi sparan nel culo in svezia (ormai è tradizione) io faccio milsim , regalo un po di scena , mi diverto e con me si divertono gli altri , il concetto è cercare di comprendere che se fai un momento di cinema con il tuo avversario (e se lui lo fa con te) hai solo da guadagnarci.
Liberarsi da sto concetto di "vincere" lasciarselo dietro il culo , pensare invece che vincere a fare divertire il prossimo , perchè ragazzi se ci facciamo diverrtire a vicenda vinciamo tutti.
Adesso la butto li , un evento come quello dei WildBirds, Horca mortal (se ho scritto male correggetemi) ma non aveva dentro una serie di interpretazioni , momenti , aspetti e recitazioni degni di una milsim?
Ma per una milsim non è che ci voglia un esercito di mezzi , aerei , missili , carri armati e via dicendo , ma basta un minimo di zucca , un po di testa e , preferibilmente, un evento di lunghezza adeguata (capiamoci , anche in un game di 4 ore posso fare milsim, ma se devo sciropparmi nmila kilometri preferirei che fosse lunghino no?).
A me di chi vince me ne frega una ceppa, a me interessano 3 cose :
1. verificare che la programmazione del mio gioco sia stata corretta
2. di vedere due o tre azioni degne in gioco , se le fanno i miei meglio
3. alla fine del game di leggere negli occhi dei miei ragazzi la voglia di tornare a giocare lo stesso gioco millemila volte.
Quando ho ste tre risposte io sono a posto con tutti , colpiti e non colpiti , vincitori e vinti, ma non è che sono io il fenomeno , è che le cose dovrebbero sempre funzionare così, a me quelli che vincon sempre e per forza non mi interessano, alla fine della fiera a me non me ne frega una mazza, ma nella maniera più assoluta, io alla fine del game voglio andare dai miei avversari e ringraziarli , come con i NAF sulla collina del menga, voglio andare da quelli con i quali mi son scambiato teflon (o bio) per delle ore e dire loro grazie e sperare che anche loro abbiano da dirmi grazie , perchè senza avversari io non posso giocare e viceversa.
L'atteggiamento di quello che deve vincere qualcosa a fine della giornata è il vero problema di questa pratica.....