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Discussione: Silent Running VIII - 24h - MilSim - ASAI Termoli - Molise -

  1. #11
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    DEBRIEFING SILENT RUNNING VIII – 29/30 Maggio 2010
    Prima esperienza per la COVERT UNIT ad una Silent Running, seppure quasi tutti noi abbiamo partecipato alle scorse edizioni con altri club (io addirittura se non ricordo male alla prima edizione). Quest’anno siamo stati inquadrati sotto la fazione NERO, in compagnia di 22° SAT e RAIDERS, con lo scopo di compiere RECON/DA in zone ritenute ostili per la presenza di ribelli. NERO non aveva un vero e proprio intento, se non quello di colpire in profondità obiettivi che ricadessero negli interessi dell’ONU, con il quale Comandante avevamo concordato un filo diretto.
    Nelle settimane precedenti erano state preparate carte codificate, concordate le zone di competenza dei tre team, stabilite le modalità di comunicazione, ecc. ed infine stabiliti i callsign per ogni pattuglia: ASSASSIN (Raiders), HITMAN (22° SAT) e SCARFACE (Covert Unit).

    29 Maggio 12:00-14:00
    Confermate con il resto di NERO le rispettive zone di competenza, ci dirigiamo verso Marrone2, per controllare la possibile presenza di ribelli fuori dall’area di pace e per individuare possibilmente la dislocazione dei campi dei ribelli. Ci infiltramo ad E-NE di Marrone2
    Già durante le primissime fasi scorgiamo una coppia di operatori che – alla nostra vista – si dileguano. Dopo non molto riusciamo a ripescarli e notiamo che si tratta di due sniper. Segue lo scontro ma sfuggono lo stesso. Più tardi entreremo in possesso di una carta della fazione Marrone dove sul punto in cui ci troviamo è indicato un POA.
    Continuiamo la recon, ma ci rendiamo conto che non è semplice muoversi in occultamento di giorno ed in un territorio abbastanza scoperto come quello in cui ci troviamo. Decidiamo perciò di cambiare zona e di reinfiltrarci a S-SE di Marrone2 quando improvvisamente ci troviamo di fronte una pattuglia Marrone. Inevitabile l’ingaggio, che va per le lunghe. Alla fine lo perdiamo e veniamo fatti prigionieri in due. Informiamo l’ONU dell’accaduto.
    29 Maggio 14:00-16:00
    Mentre Vx ed Agaricus vengono scortati più in profondità in territorio ostile, il resto della pattuglia si riorganizza per un possibile intervento. Durante il tragitto vengo informato che farò la conoscenza di Asso di Cuori. A questo punto decido di nascondere meglio sia la cartina referenziata che le due carte da gioco – Asso di Cuori e Re di Quadri – che mi erano state consegnate. Per fortuna riesco ad effettuare la manovra senza dare nell’occhio… Al primo checkpoint veniamo bendati e successivamente interrogati da Asso di Cuori. Data la nostra scarsa collaborazione veniamo isolati e successivamente consegnati – ufficialmente come prigionieri - all’ONU. Nel frattempo il resto di SCARFACE tenta di sfondare un checkpoint di Marrone senza troppo successo.
    29 Maggio 16:00-22:00
    Veniamo scortati dall’ONU verso la polveriera, ci mettiamo in contatto con il resto di SCARFACE per un RV e riprendiamo i contatti con ASSASSIN, il quale sta in quel momento conducendo una qualche trattativa con Verde, che però non andrà in porto per motivi che non conosco. Rimaniamo temporaneamente dislocati a difesa della polveriera, effettuando qui il raggruppamento completo delle pattuglie di NERO. Seguono proposte e trattative con l’ONU per un nuovo nostro inserimento atto a colpire Marrone. Pare infatti che Verde abbia intenzione di anticiparci e mettere le mani su uno dei leader di Marrone e non vogliamo farci battere sul tempo. L’organizzazione dell’azione con l’ONU va però molto per le lunghe e – pur continuando a difendere la polveriera o quantomeno a renderci disponibili per il controllo del territorio – troviamo tempo per un break.
    29 Maggio 22:00 – 30 Maggio 02:30
    Viene quindi allestita un’azione congiunta ONU-NERO, con le sole ASSASSIN e SCARFACE affiancate da una manciata di operatori ONU, con l’intento di colpire Marrone, rea di qualche comportamento non corretto nei confronti dell’ONU (fatti che non riguardano noi SCARFACE). Penetriamo in profondità verso il luogo dove eravamo stati tenuti prigionieri il giorno prima, con la complicità del mezzo ONU che si porta avanti fingendo un controllo di routine nell’area di pace. Il resto degli operatori (circa una ventina) cala silenziosamente lungo la strada controllata da Marrone e si imbatte nel primo checkpoint. Segue un violento scontro con gli operatori del checkpoint marrone che progressivamente arretrano di posizione. L’azione però viene lentamente a perdere vigore finchè si arriva alla classica situazione di stallo di cui fanno le spese gli attaccanti. Dei leader di Marrone, neppure l’ombra.
    30 Maggio 02:30-07:00
    Ripieghiamo quindi ai mezzi e – data l’assenza di altre azione pianificate – concordiamo con l’ONU di riposare e renderci di nuovo disponibili nella primissima mattinata.
    30 Maggio 07:00-10:00
    A termine del riposo, ci ritroviamo ad agire da soli come SCARFACE. Veniamo subito allertati di un possibile attacco alla polveriera. Rastrelliamo la zona, ma i movimenti sono cessati da alcuni minuti. Decidiamo quindi di recarci al comando ONU, scortando il nostro mezzo con la massima cautela ed attenzione, soprattutto quando assistiamo proprio sulla carrabile a delle trattative tra l’ONU e la fazione Verde. Proseguiamo per il campo base ONU e proprio in quel momento ascoltiamo via radio di un attacco subito da personale ONU su Marrone (ipotesi errata, si tratta di personale Verde). Pianifichiamo così un’azione immediata verso Marrone. I preparativi richiedono qualche minuto di troppo e nel frattempo arriva un mezzo di Verde con un prigioniero da consegnare. Non ci fidiamo e non facciamo scendere nessuno. Tempo qualche minuto e subiamo un attacco in massa di Verde (circa 60 operatori) che non lascia scampo. A quel punto, nonostante il Comandante ONU sia riuscito a fuggire, crediamo che i giochi siano fatti e così esfiltriamo. Andandocene, passiamo davanti ai tre operatori a difesa della polveriera…. Il loro destino è segnato!

    Vediamo di fare qualche considerazione… c’è stata conferma – e questo l’avevo visto nell’organizzare Primary One II nel 2008 – che i ruoli di Special Forces, o comunque di piccoli gruppi che si muovono in maniera semi-autonoma tra fazioni molto più numerose, facilmente finiscono con l’imbottigliarsi in situazioni critiche e con poche vie d’uscita. Per tutelare questo tipo di forze in campo occorre davvero molta inventiva, senso tattico ed oculatezza. Da cui – detto bonariamente - era forse necessario un contatto più continuo verso ASSASSIN, SCARFACE ed HITMAN da parte del Comando ONU. Se questo non succede le Special Forces finiscono con il raggrupparsi e dover forzatamente costituire un’altra fazione con un gioco a se stante, con l’handicap però di essere numericamente inferiore alle altre. E questo NON era l’intento di NERO che, coerentemente con il ruolo assegnato, aveva deciso per la fedeltà al Comando ONU, contenendo il proprio ruolo “politico” all’interno del game a favore del gioco vero e proprio sul campo.
    In generale, mi sembra che di movimento ce ne sia stato. Ho avuto occasione di rivedere alcune vecchie conoscenze…. Giulk, da quanto tempo. Eh però mi dispiace, non mi sono commosso abbastanza da farti scendere dal fuoristrada. GI Jane… in campo ho solo ascoltato la tua voce (e mi hai fatto morire di caldo). Maurizio/Cheyenne poi, se non mi diceva al telefono che ci eravamo visti, io manco me ne ero accorto, he he (nota: ero bendato). Per l’ennesima volta mi sono imbarcato sui veicoli degli Etruria Rangers (pagherò il biglietto prima o poi). Da molto volevo rivedere anche Lorenzo dei Black Panthers, con il quale ho un legame di amicizia anche al di fuori del softair, ed ho finalmente fatto la conoscenza di tutti i Devgru, gruppo della mia regione che ha sempre stimolato il mio interesse (Spot, organizziamo presto qualcosa). Altri personaggi mi sono invece sfuggiti…. sarà per la prossima occasione. Spero, nei ricordi frenetici della missione, di non aver dimenticato nessuno.
    La Silent Running VIII è stata l’occasione per rinverdire la collaborazione con i Raiders di Greenberet (Antonello). Questa volta non tutto è filato liscio, ma è stato piacevole collaborare, pianificare insieme i dettagli della missione (o quanto ne è stato possibile), consolidando un modus operandi a me molto vicino e nel quale mi ritrovo tantissimo. Col 22° SAT non abbiamo avuto il tempo per alcuna azione congiunta, ma qualsiasi futura occasione per riprovarci sarà gradita.
    Infine un ringraziamento particolare a Leader (Michele) e Gladio (Enzo) e degli altri Indians che si sono accollati il peso della macchina organizzativa (Leader, riposati o finirai col divorziare, ha ha). Però, pensateci, il campo si può sfruttare anche per altre cose diverse dalle MIL-SIM…. Non vorrete essere l’ONU a vita?

  2. #12
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    Quote Originariamente inviata da Leader Visualizza il messaggio
    Ciao Ragazzi:
    Le uniche due polemiche che ho sentito...

    La seconda lamentela mi è arrivata (per voci alle 01.00) sempre durante/dopo l'attacco ad un HQ da parte degli SF (non specifico quale HQ per evitare polemiche inutili ed infantili), dove sembra che 3 operatori abbiano tenuto testa a 23 Op...armati sino ai denti e muniti di visori notturni.
    Purtroppo, questa non è colpa nostra, ma è colpa dell'infantilità di qualche operatore.
    Salve a tutti sono EASY, uno dei tre supereroi infantili... diciamo quello più "vecchiotto".
    Non volevo rispondere a nessun post, poichè Gi-Jane ha rilasciato un debriefing dettagliato dell'esperienza vissuta da noi operatori alla difesa di HQ Marrone2 (Non ancora pubblicato), ma visto ciò che è stato riportato sopra devo fare alcune precisazioni.
    Scrivo con il sorriso, a dimostrazione che finito il game: finito tutto... ma non mi sembra corretto aver asserito che... allora sentite cosa è successo:

    Check Point2 Nord, ore 22.00 circa.

    "Siamo in tre a dare il cambio al presidio di CP2; Io, Grugno e Morgana. E' buio, ma con la luna piena e la capacità assopita dal cervello si riesce ad avere una discreta visione ad almeno 50 mt dalla volata del mio m4, inoltre, la naturale collocazione del CP2 a bloccare una strada stretta in leggera discesa fiancheggiata sul lato sinistro dal muro naturale di una collina e sul lato destro da un forte dislivello, ci facilita il lavoro... se qualcuno ha intenzione di farci visita o passano per la strada o si faranno un "K_Quadro" quanto una casa. Intorno alle 23.00, dopo un'ora di silenzio e buio assoluto, spuntano i fari di un veicolo in lontananza: VM ONU... abbiamo visite. Ad andatura sospetta il mezzo si ferma a circa 70 mt dal CP2, rumori di portiere che si aprono, personale che sbarca... dopo circa 1 minuto il mezzo riprende lentamente la marcia verso di noi con un solo operatore appiedato posto davanti al veicolo. Arrivati davanti a noi salutano, verifico il numero degli occupanti: 1 operatore + l'autista, mah! Guardo Grugno e dico: "sta cosa non mi piace, è scesa sicuramente più gente!" Scambiamo due battute con i tipi che riprendono la marcia, sembra che voglino fare un controllo... Infatti dopo circa 50 mt imboccano il sentiero che porta al nostro campo bivacco con l'appiedato, il quale, con la sua torcia da 1000 lumen inizia un controllo più che delle tende, del campo stellare. A questo punto è chiaro: il tipo con la torcia sta comunicando la posizione del nostro bivacco a qualcuno... per questo informo il mio HQ dell'accaduto e sgancio Morgana per fare un controllo. Avviso Grugno che la cosa non mi piace per davvero e con scaramanzia, poichè ogni volta che devo pi....re succede qualcosa, gli dico di tenere gli occhi aperti perchè è arrivato il momento di farla. Sarà premonizione? Sarà Sfortuna? No, io la chiamo semplicemente la fortuna dei fessi. Infatti non appena sono sul punto di non ritorno... il fascio IR di un visore notturno si accende difronte a me a non meno di 30 mt. Scocciato della "fortuna" richiamo l'attenzione di Grugno che, come mi ero raccomandato, era attentissimo a guardare il caos che stavano combinando i due dell'ONU con il mezzo al nostro bivacco, (mancava solo che sparassero dei marcatori luminosi di posizione per far capire dov'era ) Finalmete riesco a catturare la sua attenzione e gli indico la posizione del contatto accendo subito la mia piccola torcia da 500 lumen: che spettacolo! Una "cumulo" di operatori si spostano velocemente dal lato sinistro verso il lato destro della destra, partono le raffiche sostenute dei nostri due fucili indirizzate verso la testa del gruppo, più vicina a noi e già nascosta sul lato destro della strada. Due righe continue di pallini "irrorano" (mi sembra il termine più appropriato) i primi 3-4 operatori ma... niente! Sembra di colpire dei tronchi! Urlo a Grugno di riaprire il fuoco indicandoli chiaramente con la mia raffica dove fossero gli operatori, non si sa mai al buio si può anche diventare ciechi. Solo con la seconda ondata di pallini, unita alla partecipazione di Morgana richiamata per l'allarme, qualcuno inizia a sparare e ad incitare gli altri di ripondere al fuoco ed avanzare. Come vi ho spiegato prima, scendendo dalla strada non vi era modo di non essere colpiti... vedere invece operatori avversari continuare la manovra di avvicinamento ignorando l'abnorme numero di bb che impattavano sulle loro cucuzze, mi ha mandato il sangue alla testa. Urlo a Grugno e Morgana di ripiegare così da dare tempo ai rinforzi di arrivare al CP per unirsi all'ingaggio... Morgana viane colpita. Indietreggiamo circa 20 mt e cerchiamo di fare blocco, il nostro vantaggio sono due cespugli enormi su entrambi i lati della strada, riprendiamo il fuoco di sbarramento, ma ad un certo punto, dal gruppo avversario si leva una vocina strillante che dice: "ESCI!!!! TI AVRO' COLPITO ALMENO DIECI VOLTE!!!!! SIIII! TU CON LA TORCIA!!!" riferito proprio a me che illuminavo proprio in quel momento.

    Et voilà: siamo arrivati alla frutta. Diciamo che sono quelle frasi che un vero giocatore non dovrebbe mai dire, e sono le uniche parole che dette in determinate situazioni, fanno trabboccare il vaso. Il mio vaso si era riempito velocemente difronte a tanto "schifo" così, con un modestissimo "Ma vai dove Sai" mi tolgo di mezzo. Contemporaneamente anche Grugno viene colpito e, poichè nessuno era giunto per tempo a dare una mano, il CP2 è pulito e conquistato.
    Sopravanzandomi qualcuno mi riconosce e si ferma... Gli dico: "sorpresi? Pensavate fosse qualche pivello di qualche club sconosciuto???? Ma che figura di merda ragazzi... 400 kilometri per giocare così! Possibile che a meno di 20 mt in due a fare fuoco di fila non abbiamo colpito nessuno?? Di risposta emmmmhhh... forse qualcuno è stato colpito... forse. Ma che forse e forse: state tutti giocando! Bastava che almeno 3 o 4 operatori alzavano subito la manina dicendo "preso" e ci saremo tutti sicuramente divertiti.
    Certe cose non le tollero e così per evitare altro, giro i tacchi alla ricerca della mia Sidewinder persa durante l'ingaggio con una gran voglia di andarmene a dormire, con il cervello in ebolizione è meglio staccare la spina. Di li in poi lo scontro è continuato verso il bivacco ma vedendo questa volta finalmente le manine alzarsi."

    Di risposta a chi ha affermato che TRE operatori, per giunta infantili, di guardia ad un check point abbiano "tenuto testa" a 23 operatori delle SF Nere superequipaggiate, anche con visore notturno... utilizato in modo improprio al fine di rovinarmi la pipì in corso.

    Per il resto mi accodo all'ultimo pensiero di Jocker... e chi mi conosce sa che il gioco è gioco e finisce là dove inizia, per cui nessun rancore con nessuno e spero di ritrovarvi presto tutti quanti, buoni, brutti e farabbutti!
    Un saluto al mio carissimo spirito guida: Pinuccio.
    AMEN
    Ultima modifica di GF1-Easy; 08/06/2010 a 21:49

  3. #13
    Spina L'avatar di LeaderBear
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    Ai ragazzi del 22°SAT:
    Cerco di darvi qualche spiegazione.

    Logistica.
    Mi spiace avervi dovuto far spostare dal piazzale del Briefing con le tende, ma se sapevo che eravate lì, vi avrei avvisato dal gg prima..così come ho fatto con tutti coloro che mi hanno chiamato...
    Il mio è stato un consiglio logistico e non un ordine, ma lì saremmo tornati a fine evento e non prima.. e la zona non sarebbe stata controlata da nessuno..

    Missione.
    Con GreenB., che era il vostro boss, avevo preso accordi pre missione. Dovevate crearvi la vostra missione, se sarebbe servito(come guistamente avete detto voi) vi avremmo contattato per farvi sbrigare qualche altra missione mirata e sicuramente appoggiata con mezzi e personale UN.
    Nelle fasi iniziali, vi veniva negata la luce verde (spesso richiesta per radio e alla mercé di tutti)perchè noi, in quanto ONU non potevamo autorizzarre quello che ci chiedevate alla luce del giorno...Ci saremmo compromessi sin da subito...e sarebbe saltato l'evento.
    Successivamente e non mi sembra siano passate molte ore dall'inizio delle operazioni,correggetemi se sbaglio, per telefono a GB, ho dato carta bianca alle SF.
    Lo scopo era farvi fare cio che più piace a chi vuole ricoprire certi incarichi...non avere limiti e arrivare sotto il sedere di qualcuno senza farsi sentire e al momento più opportuno presentare la supposta, così come hanno fatto alla settima edizione gli Excalibur...e se non erro si sono divertitissimi.
    Mi spiace sia andata così, ma come ha scritto qualcuno su, il soft air è così... ti può capitare di essere sempre al centro delle attanzioni o essere isolato per tutta la durata delle 24h.

    Belle le vostre inventive e iniziative, mi spiace che non siano andate in porto... trovare delle vecchie volpi non vi ha dato terreno fertile..hahahah...
    Se voltete noi l'invito ve lo giriamo sempre... a voi la scelta di esserci o meno.

    Quota di partecipazione:
    Non so voi, ma da Termoli in su, non ho mai visto quote più basse, eccetto che alle nostre tappe CRAMche sono prefissate a 100.

    Un saluto da parte nostra a tutto il 22°SAT e a CowBoy...che mi aspettavo di vadere in campo!


    JGane:
    Vai tranquilla ho già girato il tuo deb alla rivista... se non lo pubblicano ci sentiamo e lo giri qui sul forum...mi fa piacere che stai ricevendo tantissimi complimenti!! Brava!

    VX:
    La risposta del 22° guistamente è anche un pò per voi, in riguardo alle comunicazioni...
    Spero la prossima si riesca a migliorare questo lato comunicativo.

    Per l'utilizzo del campo è in progetto qualcosa col CRAM... speriamo vada in porto! Basta dopo la prossima basta ONU!

    Easy:
    Mi spiace chiamarti in causa in tal modo...prova a leggere bene non ho scritto "3 operatori infantili", ho scritto "polemiche infantili" e "infantilità di qulche operatore"(ma sempre rivolto in entrambi i sensi)... i tre puntini, designavano solo parole che mi sono arrivate...
    Sono certo di ciò che hai scritto,tant'è vero che ancora non vi sono delucidazioni diverse.
    Da quello che hai scritto questo non fa altro che farvi onore, visto che alla fine siete usciti dall'ingaggio e i 23 sono andati avanti... mentre credevo si fossero ritirati.
    Hai ragione, la frase "ti ho colpito" è la peggiore di tutte e ti manda in bestia...
    Mi farebbe piacere sentire qualcuno dei 23... almeno per confrontare le versioni e fare luce sulle incomprensioni.. magari ci si chiarisce e la bocca non resta più amara per l'accaduto.

  4. #14
    Spina
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    Grazie Leader di tutto...

    E' stata per me un'esperienza davvero particolare, e per la prima volta al comando di un così considerevole numero di uomini , sono stata affiancata da persone con la mia stessa linea di gioco e abbiamo svolto il ns ruolo fino in fondo...

    Spero tu abbia letto il mio deb. lì c'è scritto tutto sulla ns strategia che avremmo mantenuta, finkè l'ONU nn avesse fatto mosse poco chiare avremmo mantenuto la neutralità con le forze blu...e così è stato fino alle 00.15 AM.

    Per quanto riguarda i famosi tre, loro hanno smesso di giocare e se le xsone hanno pensato che nn lo avessero fatto, hanno preso un'abbaglio.
    Nel momento dell'ingaggio sul ns CheckPoint ho mandato altre forze di pronto intervento in supporto a chi era ancora in gioco, lasciando il QG Marrone Due e portandomi io con il mio nucleo scorta in un punto + e sicuro lontano dalla mia base!

    Questo è quello che è successo durante quella famosa mezz'ora.

    L'alleanza con la Fazione Verde è stata concordata alle 06.00 della domenica mattina, quando abbiamo constatato che l'ONU appoggiava con i propri mezzi la Fazione Nera durante la fase notturna.
    Visto che qlc della fazione Marrone "va dicendo" che si era concordato tutto a monte, in questa sede nego l'accaduto!
    Ero io il comandante della Fazione Marrone e prendevo io insieme al mio vice le decisioni in merito, voglio proprio sapere chi sia questo "qlc" della ns fazione che ha sparato sta "c@@@@ta"!

    Lo ripeto la notte accende molto gli animi ! Bisogna avere + sangue freddo e portare pazienza, in fondo è sempre un gioco e in gioco si sta tra amici...

    Io ho ritrovato tantissimi amici ed è stata una magnifica esperienza.
    Ho visto visto un considerevole numero di club con una notevole storia alle spalle, e club, pur giovani, ma con lo spirito giusto x una milsim.


    @ Leader alla prox, se mi vorrai ci verrò molto volentieri.
    Ultima modifica di GI Jane; 15/06/2010 a 18:11

  5. #15
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    GI Jane:
    Maria, mi accorgo che sbaglio il tuo Nick di continuo... perdonami!!
    Certo che ci dovrai essere alla prossime edizioni!

    Scusate se non ho curato molto il debr, ma ero impegnato con l'Organizzazione della BHD IV... Sempre come ONU

  6. #16
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    Tranquillo Leader...
    fammi sapere quando esce la rivista che sono curiosa di leggere il resoconto della milsim...

  7. #17
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    Non mancherò di avvisarvi tutti...

  8. #18
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    Ragazzzi vi posto il DB di GIJane...viso ke la rivista è uscita ora si può postare...( Leader se ne sarà dimenticato )

    ( Copia Incolla dal nostro forum )

    Maira"GIJane" Cheyenne


    Salve a tutti ragazzi
    sono qui a postarvi il mio debriefing.
    Non sono una scrittrice alla Andy McNab, o Tom Clancy.
    Sono qui a scrivervi le mie impressioni, le valutazioni le emozioni provate in questa milsim nel
    quale ricoprivo il Ruolo di Comandante di Fazione, precisamente la “Fazione Marrone”!
    Sono stata nominata comandante fazione a mia sorpresa, non me lo aspettavo minimamente; non ho
    mai avuto una responsabilità tanto grande.
    Il tutto inizia quando arrivo alla fob intorno alle 08.30 AM del 29-05-2010.
    Lì mi aspettano già dalla sera prima due gruppi, 3 ragazzi dei Night Hawks e Prima Legio Minerva,
    il cui responsabile era stato nominato da me come vice comandante di Fazione Marrone e
    responsabile dell'altro comando Marrone a qualche km a nord da me.
    Finalmente associo volti alla ormai famigliarità e intesa che era nata telefonicamente durante la
    settimana prima della milsim.
    Riceviamo immediatamente l'ordine dall'organizzazione di procedere prima al montaggio dei campi
    e successivamente il briefing con il comandante e il vice comandante della fazione.
    Iniziamo a procedere, lo spettacolo della diga che mi si offre è qualcosa di veramente meraviglioso,
    mamma mia mai vista tant'acqua, e parlo da pugliese, vista la nostra scarsità di bacini idrici...
    Il paesaggio dei boschi, dei campi mi ha sorpreso ulteriormente, l'idea me l'ero fatta dalla cartina e
    ovviamente da Google Map e sapevo cosa ci aspettava e cosa gli uomini affidati al mio comando
    erano pronti a vivere.
    Ci avviamo ai campi rispettivi, lascio gli uomini con i responsabili dei team ad allestire i campi
    base, mentre contemporaneamente io e il mio vice, Riccardo Mondo responsabile della Prima Legio
    Minervia, ci muoviamo su FOB.
    Lungo la strada sui punti stabiliti durante la fase di strategia a casa, sganciamo le nostre pattuglie
    recon pronti ad iniziare il loro duro lavoro:
    - cercare di individuare il prima possibile i vari comandi delle fazioni (ONU, VERDE, NERA
    e FUXIA),
    - individuare la polveriera e l'aereoporto e cercare di capire soprattutto la forza (anche dei
    mezzi) messa in campo da tutti i giocatori partecipanti
    Alla FOB ci aspetta Michele con un sorriso e che lo contraddistinque...
    Passiamo subito alle consegne dei Gradi e noto che Michele non era per niente sorpreso di sentire il
    mio nome come comandante di fazione; forse la sua “intelligence” era riuscita ottimamente nel
    captare le indiscrezioni o che circolavano tra i partecipanti alla milsim.
    Chiariti alcuni punti e definiti per bene cosa sa si può fare, cosa no e cosa ni, io e il mio vice
    procediamo verso i nostri campi basecomandi.
    Lì comunichiamo definitivamente a tutti i nostri ragazzi quello che ci aspettavamo.
    Mi raccomando a tutti i giocatori di eseguire le disposizioni del comando, di stabilire la maglia
    radio e non creare confusione nelle comunicazioni, consegno le fasce ai capi squadra e soprattutto
    stabiliamo la parola d'ordine (ANGEL-SPIKE) alla quale risposta sbagliata, era precluso
    l'avvicinamento al campo con la relativa conclusione di una qualsiasi attività ostile presente sul
    campo.
    Stabiliamo i check point sulla strada a 250 mt dal comando e indico le turnazioni della muta e del
    cambio canale radio.
    Così senza neanche rendercene conto erano già arrivate le 12.15 PM, la milsim era iniziata da un
    quarto d'ora.
    Gli uomini al comando (marrone 2) iniziavano a muoversi sulle rispettive posizioni ed io mi
    incammino sul luogo dove era stabilito il campo base principale, la coordinata più a sud del
    territorio, all'estremo confine del campo
    Immediatamente l'ONU fa percepire la sua attiva presenza su tutto il territorio, ci fa capire che è lì
    ed è pronta a bacchettarci se le disposizioni ONU non vengono rispettate. Così decido di mantenere,
    come avevamo stabilito in pianificazione, un assetto difensivo sul nostro comando.
    Il nostro nemico erano la Fazione Verde.
    L'ONU era lì per affiancarci, per aiutarci a recuperare i nostri campi nel momento in cui venivano
    attaccati, e soprattutto ci forniva personale rieducato da implementare le nostre forze di polizia,
    implementare alle nostre forze in difesa sui nostri comandi,dava supporto per i bisognosi e
    soprattutto IMPONE la PACE la SICUREZZA con la forza su tutti coloro che non restavano nei
    loro territori.
    Premesso questo a tutti i nostri uomini della fazione Marrone avevano le seguenti disposizioni sul
    campo:
    - assetto “rilassato” all'ingresso dell'ONU, non per questo comunque farli scorrazzare liberamente
    su tutto il territorio: il check point erano lì anche per loro
    -assetto difensivo/offensivo per la Fazione Vedre e quella Nera.
    Il tempo si ferma subito dopo le ore 02.00 del pomeriggio, quando Grugno e Piero, uno dei nostri
    POA, ci comunicano l'ingaggio con una delle fazioni nere, resto col fiato sospeso fino a quando via
    radio il POA mi comunica il fine ingaggio e la prigionia di 2 giocatori della fazione (1/3 di tutta la
    squadra ingaggiata e vinta).
    Via radio comunico al Grugno di portarmi in consegna i due prigionieri su check point.
    Io dal comando mi incammino verso il check stabilito ma la consegna dei prigionieri viene fatta e
    subito mi rendo conto che i ragazzi, come da disposizione, avevano fatto spegnere il gps e radio dei
    prigionieri onde evitare qualsiasi tracciabilità della loro posizione dalla loro squadra.
    Gli uomini erano bendati e scortati a passo, mi accorgo di riconoscere uno dei prigionieri, un mio
    carissimo amico dai tempi di “Operazione Fiore del Drago”.
    Stranamente neanche lui vedo sorpreso dalla mia presenza, il mio sospetto è che sapesse che
    difronte a lui, la persona che gli faceva le domande, che cercava di carpire informazioni era il
    Comandante effettivo della fazione Marrone.
    Ma il gioco deve continuare e così mettiamo in scena la prigionia e la “finta tortura”, l'interrogatorio
    sotto stress nelle posizioni più scomode, (i ragazzi prigionieri stavano al gioco e nella voglia di
    mantenere quanto più reale la milsim) e con le mani sempre sopra la loro testa, lontano dal fucile
    ma soprattutto lontano da qualsiasi tipo di innesco di auto-eliminazione.
    Io mi identifico come una delle guardie buone e che se non ricevevo nessun tipo di informazione,
    mio malgrado, ero costretta a comunicare al comando la loro scarsa voglia di collaborare,
    facendomi poi avvicendare dalla guardia “CATTIVA NELL''ANIMO”, ma a quanto pare le mie
    richieste, nonostante la scomodità di stare sulle ginocchia e le mani sulla testa, non sortivano nessun
    tipo di effetto voluto.
    La “chiacchierata goliardica” procede e quello che riescono semplicemente a dirmi è che sono due
    turisti persi.
    Erano armati perchè durante stavano svolgendo battuta di caccia organizzata dalla loro agenzia
    turistica.
    Di rimando ribatto che per cacciare nella nostra fazione dovevano essere muniti di un permesso
    speciale consegnato dal nostro comando e quando gli ho chiesto di esibirlo ne erano sprovvisti.
    Chiedo ai prigionieri cosa o chi erano venuti a cacciare e di tutta risposta (il mio vecchio amico
    Seba) mi chiarisce l'animale, erano a caccia di bufale; animale dal cui latte si ricava un'ottima
    mozzarella, ma quel tipo di animale nella nostra fazione non era presente, la regione di interesse per
    queste “BUFALE” era la Campagna, e noi ci trovavamo in Molise.
    Nel frattempo mi raggiunge Maurizio “Mela” che era uno dei comandanti del team in ricognizione.
    Questo mi rincuora, uno perché significava che avevamo già qualche informazione strategico; due,
    senza volerlo Mela era diventato la guardia “cattiva” giusta, che mi poteva avvicendare durante
    quell'interrogatorio.
    Mela messo a conoscenza della situazione e che era stato da me definito “il CATTIVO” prende la
    palla al balzo e continua il giochino.
    Il tempo di prigionia era quasi al limite, mancava circa mezz'ora forse, così decido di far esfiltrare i
    ragazzi prigionieri direttamente dall'ONU, per me quel “gioco” era finito, avevo finalmente
    compreso che anche la fazione Nera era attiva sul nostro territorio.
    Contatto l'ONU e lascio le coordinate di dove avrei fatto consegnare prigionieri non identificati.
    Comunico via radio che l'interrogatorio ai prigionieri lo avrebbero effettuato loro in vece nostra,
    proprio per far capire all'ONU la voglia di collaborazione tra la fazione Marrone e loro.
    Avrei atteso via radio le informazioni che l'ONU avrebbe ricevuto dai prigionieri, informazioni che
    non ho mai più ricevuto.
    Con quest'accordo faccio consegnare i prigionieri al check point stabilito con l'ONU.
    Rientro al comando e Mela mi informa del risultato della sua ricognizione, è stanco, lo vedo anche
    se mi conferma del contrario.
    Maurizio Mela, presidente dei Cheyenne con i quali gioco, è una persona straordinaria.
    Sempre pronto a muovere e non si tira mai indietro, pronto a combattere sempre nella vita come nel
    gioco.
    Le comunicazioni col comando Marrone 1 procedono via telefono, onde evitare problemi di
    comunicazioni via radio ma soprattutto, evitare qualsiasi tipo di scansione delle frequenze dei due
    comandi.
    Una comunicazione via radio mi insospettisce da parte del Check Point 2.
    Mi comunicano di avere fermato, nonostante la parola d'ordine prima detta male poi subito corretta,
    un mezzo con due figuri alquanto equivoci.
    Asserivano di essere della nostra fazione marrone su al comando 1.
    Si identificano come club (ed effettivamente confermato) ma questo mezzo circolava con le nostre
    insigne (una bella X sulle fiancate) ma senza il permesso effettivo da parte del comando.
    Io non ero a conoscenza di questa vettura, una punto bianca, preposta a girare sui comandi.
    La cosa mi “puzzava” in quanto:
    1) Il mezzo non mi era stato comunicato
    2) Il comando Marrone 1 non mi aveva comunicato dell'uscita del mezzo con due operatori
    3) L'auto vettura veniva da una zona dalla quale solo l'ONU poteva entrare in quanto il nostro
    confine era delimitato da quel punto di accesso uscita.
    E quel mezzo che stava entrando, non era mai uscito da lì!
    I ragazzi del Check Point avevano fermato il mezzo giustamente, non avevano avuto nessun tipo di
    disposizione a far circolare quel mezzo.
    Avverto i ragazzi del Check Point che li stavo raggiungendo per capirci meglio qualcosa; ma nel
    frattempo mi interfaccio con Riccardo, il mio vice, chiedendogli se gli mancavano due all'appello
    dei suoi uomini.
    Riccardo mi conferma tale assenza, due uomini più un mezzo fatti prigionieri dall'ONU.
    Confermo a Riccardo che i due erano stati fermati al mio Check Point e lo metto a conoscenza della
    mia strana sensazione.
    A questo punto anche Riccardo inizia definitivamente a pensare come me che c'è in atto da parte di
    questi due un doppio gioco e lo saluto comunicandogli che in base alla loro storia, più o meno
    convincente, mi sarei regolata di conseguenza.
    Mi avvicino al check point e gli uomini concitatamente iniziano a parlare, tutti dicono la loro e
    anche per loro era in atto un doppio gioco.
    Mi presento e spiego la gravità della situazione, la loro giustificazione è che avevano avuto la
    geniale idea di fare gli infiltrati.
    Di rimando gli rispondo del perché non mi avevano messa a conoscenza di questa “splendida
    genialata”, dove il risultato finale, visto che a quanto pare neanche all'ONU era passata liscia,
    s'erano fatti prendere prigionieri inutilmente, a mio avviso.
    Comunque loro mi rispondono mostrandomi un mazzo di carte dal grande valore e che la prigionia
    comunque era servita a qualcosa di molto importante.
    Per me sono solo delle carte con dei nomi e il mio (GI Jane) era su di un asso di cuori (che fortuita
    coincidenza!)
    I due allo stato di fermo incalzano dicendomi che sono delle coordinate importantissime,vogliono
    raggiungere il campo e parlarne con tranquillità. Prendo in consegna queste benedette carte, ma nel
    momento in cui inizio ad incalzare con le domande, vedo a qualche centinaio di metri il furgone
    ONU in arrivo.
    Devo defilare non voglio farmi vedere dall'ONU, e lascio le sentinelle al Check Point con in
    consegna i fermati.
    Volevo che l'ONU passasse il check e andasse oltre, ma se nel caso l'ONU contestava il nostro
    fermo, autorizzavo la presa dei fermati da parte del contingente di pace. Per me i due non erano stati
    in grado di identificarsi, non erano stati capaci a vendermi una storia convincente, per me loro erano
    forze ostili che tentavano di entrare senza permesso nella nostra fazione.
    Come premesso l'ONU chiede spiegazioni al check point ed i ragazzi confermano l'accaduto, ma di
    rimando la forza di pace contesta la troppa presenza di operatori come sentinelle sul confine,
    avvertendoli che due di loro sarebbero stati portati via per accertamenti.
    I ragazzi allarmati mi contattano via radio dicendomi che due dei nostri “sarebbero stati allontanati”
    dal gioco perché erano in troppi sul check point.
    Lì mi spazientisco, i ragazzi iniziano ad innervosirsi, via radio non riuscivo a capire cosa stesse
    succedendo e chiedo di parlare direttamente con il più alto in grado dell'ONU.
    La voce mi conferma quanto detto dai miei ragazzi e questo mi fa arrabbiare.
    Pongo alla voce via radio una semplice domanda al responsabile: sapere se al momento dell'arrivo
    al confine con la nostra fazione l'atteggiamento del personale al check point era di tipo “offensivo”
    verso l'ONU.
    La voce farfuglia una risposta, forse la radio non trasmetteva bene, comunque restava il fatto che
    non avevo capito la loro risposta. L'ONU rincalza via radio che il numero del personale al check
    point era troppo ed io rispondo che il numero in più degli operatori era giustificato perché mandato
    a supporto per il controllo del mezzo fermato.
    A tale affermazione il responsabile della fazione blu di pace mi chiede cosa avrebbe dovuto fare dei
    due fermati.
    Per me poteva anche portarseli, i sospetti erano troppi, preferivo fidarmi del mio istinto.
    Ma in cambio l'ONU dovevano lasciare i due ragazzi che volevano allontanare.
    E così è!
    Sento finalmente mettersi in moto il furgone, ed io tiro un sospiro, ma il motore si spegne di nuovo.
    “Cavolo! Che altro hanno tirato fuori. Che diavolo sta succedendo ancora???”
    Contatto via radio i ragazzi per chiedere la situazione e mi confermano che il mezzo era pronto a
    muoversi con solo i due fermati.
    Finalmente il mezzo si allontana dal check point e tiro un sospiro di sollievo, i ragazzi erano ancora
    con me, sul mio comando ad assicurarmi il confine.
    Ma purtroppo gli animi dei ragazzi fermentava sempre di più, a loro l'atteggiamento che stava
    assumendo l'ONU non stava piacendo.
    Avevano il fiato dell'ONU sul nostro collo e questo iniziava ad irritarli.
    Riuscirli a convincere che finché non vi era un evento che giustificava un atto di forza contro
    l'ONU, in quanto evidenziava palesemente una loro posizione politica sfavorevole alla nostra causa,
    per noi loro erano ancora “NOSTRA AMICA”, e tanto bastava per ora!
    Rientrando via radio comunico tutto l'accaduto a Riccardo confermando che i miei sospetti erano
    più forti e di tenere ancora di più la morsa ora sul suo comando, purtroppo dei nostri uomini ci si
    erano rivoltati contro.
    Di chi fidarsi ora????
    Arrivo sul mio comando, la situazione era abbastanza tranquilla, fino a quel momento problemi seri
    non ce ne erano stati. Una pattuglia era pronta a muovere verso una delle coordinate del comando
    Verde, quando Riccardo mi comunica che il Comando Marrone 1 era caduto sotto mano dei Verdi.
    L'assalto era stato al quanto pesante, ma lui era riuscito a defilarsi con un manipolo di operatori su
    un punto di RV più sicuro.
    Rassicuro Riccardo e gli comunico che era già pronta una pattuglia che stava uscendo in
    ricognizione e che sarebbe stato di rinforzo anche per la riconquista del comando appena perso.
    L'importante era mantenere il suo RV al sicuro il più possibile.
    Era l'imbrunire e la squadra sotto il comando di Marco” Killo11” si allontanava
    Al mio comando la situazione anche se tranquilla era elettrica, gli uomini erano delle pile cariche, i
    rumori si amplificavano e quasi tutto poteva diventare probabile contatto.
    Ma c'era anche il tempo di mangiare chi voleva e di riposare.
    I turni di muta erano estenuanti, ma i ragazzi tenevano duro.
    Mi piaceva stare con loro!
    Ragazzi in gamba dal primo all'ultimo, sempre disponibile l'uno verso l'altro, pronti ad eseguire le
    disposizioni del comando, anche se a volte richiedeva un sacrificio al loro riposo, non li ho mai
    sentiti dire no.
    La notte con la sua oscurità ci avvolgeva, le sagome che dovevano colpire le coppie Sniper e
    Spotter delle SF erano state montate nel pomeriggio. Ora bastava un singolo colpo per farmi perdere
    il comando e farmi prigioniera e questo la mia truppa non voleva farlo accadere.
    I miei ragazzi non volevano che il loro comandante cadesse sotto il fuoco dei vili che avrebbero
    effettuato il “tiro” da una distanza di sicurezza, mentre l'oscurità che se in un primo momento ci
    aveva fatto rilassare, diventava un mezzo ancora più vigliacco per perdermi.
    La loro sorveglianza aumentava, la loro allerta era al massimo dei livelli, i rastrellamenti al minimo
    rumore si intensificavano, ma il morale era sempre alto e si rideva di tutto.
    Durante i turni di muta avevo avuto il modo di conoscere un po' di più i ragazzi che mi affiancavano
    sul comando, ragazzi che erano disposti a farsi prendere prigionieri affinché il comando e il loro
    comandante non cadesse sotto il fuoco nemico.
    Aceto il responsabile dei BlackHorse S.A.T di Anzio, di una simpatia e di una preparazione unica,
    le sue comunicazioni radio sempre impeccabili e la sua squadra sempre precisa e pronta in ogni
    situazione e in ogni momento.
    Killo11 responsabile dei Jolly Roger di Roma di una carisma eccezionale, ottimo mediatore con le
    truppe ONU, disposto insieme al suo gruppo ad una ricognizione lunga km ed estenuante nella
    resistenza fisica.
    Fatica condivisa con i ragazzi DEVGRU che con Antonio, il loro inesauribile team leader hanno
    dimostrato che il soft air che piace a me è possibile viverlo.
    Il soft air fatto di simulazione, dove l'importante è ricostruire una situazione quanto più vicina alla
    realtà, pur sapendo benissimo che il nostro è solo un gioco.
    Il soft air dove non è solo bello sparare, quanto l'aspetto tattico e strategico della simulazione, dove
    a volte è meglio congelarsi per ore che rischiare con un ingaggio inutile la perdita di un obiettivo
    più importante.
    Queste sono le persone che mi hanno affiancata in questi due giorni, questi sono i miei nuovi amici,
    questo è il bello del soft air. Il soft Air a volte delude, ma a volte da l'opportunità di conoscere
    davvero persone fantastiche e ti lascia sempre aperta la speranza che un giorno questi tuoi nuovi
    amici ti potranno affiancare in una nuova avventura, in un nuovo film da vivere, come quello che ho
    vissuto io alla Silent Running VIII.
    E così persa nei miei pensieri sui miei nuovi amici e con l'ansia di sapere che succedeva dall'altra
    parte del campo sul comando Marrone 1.
    Non avevo più contatto con il comando di Riccardo e la pattuglia in ricognizione non dava nessun
    tipo di segnale.
    Ma avevo fiducia nelle loro capacità, sentivo che le persone che mi affiancavano durante questo bel
    film erano come me e non avrebbero mai mollato, avrebbero tenuto duro nonostante tutto.
    Come hanno dimostrato i ragazzi che nel momento più critico sul comando Marrone 2 ho vissuto.
    Piero durante il suo turno su check point avvista un furgone che sbarca un numero relativamente
    importante di giocatori, subito allerta il comando e richiede il rinforzo.
    Aceto allerta i suoi, pronti a muovere sarebbero arrivati sù quanto prima, ma tra noi del comando e
    Piero al check, c'è una salita che sfianca anche il più allenato.
    Il nostro comando generale era in una gola, un po' mi rassicurava quella postazione, un po' mi
    intimoriva.
    Ho sempre imparato a non dare mai nulla per scontato e di pensare che il mio avversario è sempre
    superiore a me e per affrontarlo al meglio deve pensare al peggio.
    Attorno a me c'erano allarmi naturali fatti di rami secchi e foglie che al primo passo avrebbero
    allarmato gli uomini a sentinella.
    Un muro naturale fatto da una parete ricca oltretutto di alberi altissimi, mi creava una barriera da
    ogni ingresso dal fianco.
    L'altro fianco un'altra parete naturale fitta di alberi e arbusti che impedivano ogni passeggiata
    tranquilla al giocatore più esperto e silenzioso.
    L'unico punto accessibile da una pattuglia che avesse voluto conquistare il nostro comando e
    portarsi a casa l'Asso di Cuori era un ingresso tra questi due fianchi: libero, accessibile, penetrabile,
    ma con una sorpresa.
    Erano state piazzate su questo accesso due bombe claymore sonore, un piccolo pensiero portato da
    un ragazzo dei blackHorse, credetemi mai visto tanta bravura.
    Ora oltre agli uomini, oltre alla natura che mi proteggeva avevo anche queste piccole trappole
    sonore, e credetemi io le ho sentite suonare per errore; avrebbero svegliato anche un mulo sordo
    addormentato.
    Ma la situazione al CheckPoint peggiorava inesorabilmente, Piero e Grugno erano stati eliminati.
    Le comunicazioni via radio sempre più concitate.
    Chiedo a qualcuno informazioni, ma l'unico che riesco a copiare è Mela, che mi dice di
    abbandonare il comando per raggiungere il mio punto di RV sicuro, finché la situazione sul check
    non si stabilizzava.
    Inizio a muovermi con la mia scorta verso punto RV e ad ogni passo le raffiche di fucile
    aumentavano.
    Chiedo cosa stava succedendo e soprattutto chiedo conferma della fazione che ci stava ingaggiando.
    La fazione era la nera.
    La fazione nera era quasi sul mio comando, chiedo conferma se il mezzo che aveva trasportato la
    fazione era contrassegnata con il simbolo della fazione nera; ma i ragazzi non confermano questo.
    Purtroppo il mezzo che aveva trasportato gli uomini neri quasi sul nostro comando era ONU.
    La fazione BLU, la fazione nostra alleata aveva appena mostrato il fianco.
    Finalmente aveva fatto palesemente una mossa falsa.
    L'ONU giocava un doppio e chi mi diceva che non stesse giocando anche un triplo con la fazione
    verde????
    Mentre i miei uomini cercavano di mantenere ancora il nostro comando e senza riuscire a contattare
    Riccardo il mio vice, decido di fare una mossa, cerco di contattare la Fazione verde.
    Per fortuna mia, al rientro sul nostro comando dopo il briefing da FOB, il nostro autista aveva
    sbagliato ingresso al campo e nel cercare di prendere la strada giusta, mi ero imbattuta nella fazione
    verde.
    Stavamo cercando di passare inosservati, ma non potevo non fermarmi.
    Tra la miriade di uomini avevo riconosciuto un mio carissimo amico che giocava nei verdi. Era
    Giulio- Giulk degli Indians di Ascoli.
    Quante giocate insieme, quante sfacchinate, quanti bei film condivisi; no, non potevo non fermarmi
    a salutarlo e così scendo dal mezzo, cercando comunque di non far vedere il mio grado, abbraccio il
    mio amico di tante avventure e ridendo e parlando passiamo qualche minuto di chiacchiere felici al
    ricordo dei tempi passati e con la speranza futura di rivederci quanto prima.
    Ci salutiamo con un forte abbraccio con la certezza di sentirci telefonicamente.
    E ora il quanto prima era impellente.
    Era l'unico riferimento certo della fazione verde; Giulio era diventato il mio asso nella manica.
    Dovevo contattarlo telefonicamente, ma cavolo, il suo numero non lo avevo.
    Ma il mio Iphone aveva la connessione ad internet. Cerco il sito su internet con la speranza di
    trovare il suo numero di cellulare tra i contatti del sito, ehhhh, bingo, era lì!
    Eccolo il numero che cercavo.
    Il segnale Tim non era ottimo sul campo, ma speravo che quel numero squillasse e squillava.
    Al terzo squillo finalmente mi risponde.
    Giulio l'unica voce amica tra i verdi che avevo era al telefono con me. Gli spiego i fatti e gli faccio
    la mia proposta.
    L'ONU faceva il doppio gioco con noi. Lo aveva palesemente dimostrato e mi informo se anche con
    la loro fazione stava mantenendo lo stesso atteggiamento che aveva con noi.
    Giulio mi accenna qualcosa ma non può esporsi tanto, purtroppo siamo sempre sui fronti
    contrapposti e lui non è al comando.
    Jarod è il loro comandante, lui è l'unico con cui parlare ma non so come contattarlo, quindi espongo
    a Giulk la mia strategia sperando che riesca ad interessare anche a Jarod.
    La strategia era questa:
    -Mettere da parte le nostre lotte di potere
    -Dichiarare la pace tra le due fazioni
    -Unire le risorse per ristabilire l'ordine
    -Combattere il nostro comune nemico: la fazione nera
    -Costringere l'ONU a lasciare il nostro territorio, visto che ormai l'ordine, la stabilità e la pace
    regnava sulle nostre due fazioni.
    Detto questo Giulk mi da un'ulteriore bella notizia Leon dei TNT Force, amico mio da tempo
    immemore, il mio primo comandante in una milsim (la lontanissima NCIII) era al comando verde
    con Jarod e forse avrebbe potuto parlarne direttamente con lui.
    Chiamo Leon e anche a lui spiego la situazione e anche a lui come a Giulk, questa strategia piaceva,
    ma una conferma me l'avrebbe potuta dare solo alle 04.00 del mattino.
    Solo in quel momento mi ero accorta che erano mezzanotte e mezza.
    Ci congediamo salutandoci e dandoci appuntamento all'alba, quando avrebbe parlato direttamente
    con Jarod.
    Contatto i miei ragazzi, ormai non avevo comunicazioni dai check o da Aceto da diversi minuti e
    una voce famigliare quella di Mela mi conferma che il campo base è ancora nelle nostre mani e che
    la situazione era fredda e potevo rientrare al comando.
    Trovo i ragazzi che, finalmente, stavano mangiando. La giornata era stata davvero lunga e ora il
    momento per una pausa era arrivato.
    Aceto e i suoi con la loro insalata di riso, mentre Mela con le sue razioni K, si preparava a mangiare
    minestrone di verdure e Ravioli al ragù. Pallino che ancora continuava a stressare sul cordiale che
    Mela aveva trovato nella sua razione, nonostante il fatto alla fine della giostra se lo era bevuto lui.
    Solo allora mi rendo conto che neanche io avevo messo niente nello stomaco e mangio il mio bel
    panino.
    Alla fine Aceto tira fuori un liquore il cui nome non ricordo e Pallino sbuca dalla tenda
    contemporaneamente alla bottiglia, richiamato dall'aroma dell'alcool.
    Brindiamo alla nuova amicizia e del comando ancora stabile tra le nostre mani.
    Metto a conoscenza Mela ed Aceto dei nuovi eventi e della telefonata che avevo fatto a Leon e
    Giulk della Fazione Verde e che avrei saputo di lì a poche ore la decisione di Jarod loro
    capofazione.
    L'ora è tarda davvero, i ragazzi sono stanchi, un bel nucleo è già in branda e Aceto monta la sua
    tenda sul comando.
    Io non ho ancora sonno, sono ancora in attesa del rientro della pattuglia in ricognizione ormai da
    troppo tempo fuori.
    Non avevo ancora ricevuto informazioni, quando finalmente dalla radio Kilo11 chiede
    l'avvicinamento al comando.
    Mi conferma la riconquista del nostro comando Marrone 1 e dell'esito su Verde e gli spiego quello
    che era successo al comando e la motivazione che mi ha spinto a contattare la fazione Verde.
    Ora si trattava di aspettare solo l'alba, ormai gli uomini erano quasi tutti addormentati, escluso io,
    Pallino e due miei compagni di club dei Cheyenne che, all'aria aperta, continuavamo imperterriti a
    tenere gli occhi aperti.
    Sono ormai le 04.00 del mattino della domenica.
    Cerco di mettermi a dormire, ma non si può”
    Ero circondata a 360° da gente che russava, musica infinita usciva dalla tenda comando, dalla tenda
    di Aceto, e dal mio fianco.
    NOOOOOO! Anche Pallino mio compagno di poncho russava.
    Provo a dormire ma tra il russare e il freddo, visto che ero all'aria aperta non riuscivo ad
    addormentarmi, solo dopo che Pallino mi lasciava metà del sacco a pelo come coperta, sono riuscita
    a chiudere gli occhi per qualche minuto ma alle cinque e mezza mi metto in piedi, avevo troppo
    freddo, dovevo prendere la giacca in gore-tex dallo zaino.
    Contatto Leon dei Verdi il quale da luce verde all'inizio delle nostra alleanza e l'unione in un unico
    fronte contro la fazione nera e l'inizio delle ostilità anche con le truppe ONU.
    Risalgo la gola che circonda il comando per accertarmi delle condizioni della mia truppa, dei
    giocatori pronti, svegli o ancora da svegliare.
    I Devgru mi confermano che Giulk era appena stato lì e che cercava me e nel momento in cui lo
    stavo contattando mi informano che era in avvicinamento al bivacco.
    Io e Giulk pianifichiamo la strategia di azione.
    Insieme saremmo andati sull'aereoporto per poi muoversi su comando dell'ONU di cui avevamo le
    coordinate individuate.
    Metto a loro disposizione un mezzo per andare a recuperare i loro mezzi e nel frattempo che il resto
    della truppa si preparava mi bevo finalmente il caffè caldo preparato da Mela.
    Pensavo peggio il sapore!
    Comunico a Giulk che io comunque avrei mantenuto i comandi attivi, nonostante il nostro cambio
    strategia.
    Speravo che l'ONU non capisse fino all'ultimo il nostro gioco, quindi se avessi avuto visite
    inaspettate dall'”amico BLU” avrebbero trovato il comando attivo, con un certo numero di operatori
    come scorta,
    Le comunicazioni erano buone, sentivo le disposizioni via radio, per un attimo ho pensato alla scena
    del film di Black Hawk Down, quando davano inizio ad “IRENE”, stavo pensando di farlo anche io
    via radio, ma visto la conclusione per scaramanzia me lo sono ingoiato quell'IRENE!
    Intorno alle 09.30 mi contattano via radio i miei dicendomi di contattare l'ONU per far venire a
    recuperare dal loro contingente 10 operatori della fazione verde che aveva sconfinato nella nostra
    fazione.
    Parlo col comando ONU che mi conferma, anche se la radio prendeva male, che due mezzi si
    stavano spostando sulle coordinate da me appena comunicate per recuperare i 10 giocatori
    prigionieri.
    Con questa conferma ritorno sul mio canale radio per avvertire i miei che l'amo era stato buttato e
    che il pesce avrebbe abboccato quanto prima.
    Nel frattempo decido con la mia scorta di spostarmi su punto RV per paura di una ritorsione da
    parte ONU quando all'arrivo sulle coordinate non avrebbero trovato nessuno.
    Bene il dado era tratto!
    L'attacco sul comando ONU stava per avvenire di lì a poco, ed io ero infognata nel mio RV e le
    comunicazioni erano pessime.
    Ogni tanto qualcosa arrivava, ma non riuscivo a capire cosa stesse succedendo...
    All'improvviso Dog, che era preposto alla mia scorta, mi conferma che il comando ONU era nelle
    nostre mani.
    Eravamo contenti dell'esito dell'ingaggio, ero contenta che i ragazzi avevano conquistato
    quell'obiettivo.
    Ora l'unico ostacolo era riuscire a comunicare con la Fazione Verde il resto della strategia.
    Speravo che il comando Verde contrattasse con l'ONU l'unica merce di scambio accettabile: il
    cessate operazioni e l'uscita dell'ONU dalle nostre fazioni.
    Cerco di contattare Leon via radio ma da dove ero la radio non prendeva e la linea telefonica era
    morta.
    Mi allontano da RV e cerco di riportarmi sul comando, da li la radio prendeva...
    Mentre camminavamo dalla radio arriva la comunicazione di Leon che mi aggiornava sugli esiti e
    sulla decisione presa.
    Non ho potuto che confermare visto che coincideva perfettamente con la mia stessa strategia.
    Mentre mi ricongiungo con kilo11 al comando via radio mi giunge la comunicazione da Giulk che
    l'ONU aveva fatto una controproposta, il fuoco cessava fino alle ore 11.00, che le truppe ONU
    rientrava al comando senza più uscire dai loro confine, che avremmo combattuto solo l'unico
    nemico senza intromissioni ONU: la fazione nera.
    Per noi andava bene, bastava che l'ONU restasse nei suoi confini, avremmo cacciato i neri dalle
    nostre fazioni e se avessimo rivisto truppe ONU in ausilio dei neri avremmo nuovamente rivolto il
    fuoco verso il nostro ritrovato “amico blu”.
    Ma mentre ci prepariamo per la caccia ai neri via radio Leon mi contatta.
    Dovevo confermare a Michele Leader della fazione ONU che alle ore 11.00 sarebbero cessate tutte
    le attività a fuoco.
    Mi congedo da Leon,ormai sono le 11.00 contatto Michele via cellulare e confermo che la fazione
    Verde e la Fazione Marrone cessavano tutte le attività a fuoco.
    La Silent Running VIII era definitivamente finita.
    Gli intenti del comando marrone sono stati raggiunti:
    -ristabilire ordine, stabilità e pace
    -combattere e allontanare dai nostri confini il nemico che avesse minato a tutto questo
    Cosa dire del fine settimana che ho vissuto grazie al soft air.
    Ho rivisto amici carissimi con i quali è sempre un piacere incrociare i fucili, ho visto posti
    bellissimi e faccio i miei complimenti per il campo messo a disposizione, ma soprattutto ringrazio i
    ragazzi che mi hanno accompagnato per tutto questo week end.
    Ho conosciuto gente davvero in gamba, gente con la stessa passione, con la stessa testa.
    In questo fine settimana la parola d'ordine era divertirsi cercando di mantenere quanto più possibile
    realistica la cosa.
    Bhè tutto questo io l'ho trovato.
    Grazie ragazzi per la vostra amicizia la stima e il rispetto. Ringrazio tutti i ragazzi instancabili che
    mi hanno affiancato augurandomi quanto prima di incrociarvi in un nuovo bellissimo film.
    Grazie Riccardo, Kilo11, Aceto, Dario, Mela, Piero, Antonio, grazie a tutti i vostri ragazzi che
    instancabili insieme a tutta l'oragizzazione mi ha fatto vivere un bell'evento.
    Qui comando Marrone
    "GI Jane"Asso di Cuori

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    Ultima modifica di F.O.X; 26/07/2010 a 01:32

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    Si parte il Venerdi, con non poche difficoltà a caricare le automobili con tutta l'attrezzatura necessaria allo svolgimento del game.
    Arriviamo a destinazione intorno alle ore 20.00 e dopo una rapida lettura dell'OpOrd, ci rechiamo alle coordinate stabilite per l'insediamento del nostro campo (circa 100 metri a protezione dell'HQ2 fazione Verde).
    In 30 minuti allestiamo il campo, montiamo le tende, quindi Veleno Spacca Postino e Ronf si distaccano per raggiungere l'hotel in cui passeranno la notte,
    Si ricongiungeranno in seguito a Ruzzolo, Tiburon e Ago per la grigliata notturna.
    Ago è a pezzi, troppo lavoro, troppo poco sonno. Alle 24.00 è in tenda a nanna,gli altri lo seguono a ruota.
    Sabato sveglia alle 6.00, sento delle voci di operatori che vanno in giro nei dintorni.
    Tutto tranquillo fino alle 10.00 circa, quando Veleno e gli altri tornano al campo base. Fuori dalle tende, cominciano i giochi.
    Ci attrezziamo, e alle 12.00 veniamo spediti in recon nell'estremo sud del campo di gioco.Ci tocca sempre il lavoro sporco,ma è cio' che ci piace fare.
    Sin dai primi istanti ci si rende conto che non sarà una passeggiata. L'umidità e il caldo, uniti ad un terreno malefico e mefitico (senza considerare la spropositata quantità di insetti), rendono la marcia un calvario.
    Siamo piu volte costretti ad occultarci nell'erba per evitare di essere avvistati dai veicoli o dalle pattuglie avversarie,ormai siamo all'interno della maglia difensiva marrone.
    Raggiungiamo la parte piu alta del campo, ed avvistiamo diverse unità nemiche in movimento. Vengono inoltre individuati diversi punti strategici in cui si suppone possa trovarsi il campo base nemico.
    Lungo il cammino incontreremo un pick up contrassegnato con l'emblema della fazione dei NERI, parcheggiato. Occhio quindi, nemici in zona.
    Poco distante il buon Ronf avvista una numerosa pattuglia che si dirige verso di noi. Non ci vedono e la distanza ci permette di occultarci. Passano circa 15 minuti,
    quando il pattuglione nemico arriva sul luogo in cui siamo nascosti. Li sentiamo chiacchierare e divertirsi,dall'accento sembrano pugliesi. Che gran bella imboscata si sarebbe potuta fare.
    Li lasciamo andar via indisturbati, meglio mantenere un profilo basso. Di li a poco prendiamo una stradina secondaria che (alla luce dell'alto numero di forze nemiche in zona) ci porterà ai limiti della zona operazioni per poter fare il punto della situazione.
    Dalla nostra posizione, il presunto HQ nemico si trova a Nord-Ovest. ma per arrivarci occorre superare un enorme campo arato, in cui un gruppo di 7 operatori sarebbe stato visibile agli occhi del nemico come un albero di natale illuminato a festa.
    Ad Ovest il terreno è impraticabile, con buche e piccoli dirupi.
    A sud siamo bloccati da una collina irta e con fitta vegetazione, impossibile da scalare. Non ci tocca nient'altro da fare se non ripiegare verso Est, aggirare la collina per poi ridiscendere verso ovest e puntare al campo nemico.
    Con non poco sforzo,approfittando di un paio di scaramucce, il sole e il caldo alleati alla fazione avversaria, raggiungiamo il nostro obbiettivo e troviamo un luogo sicuro in cui riposarci.siamo a circa 70mt da quello che si rivelerà essere HQ marrone con al suo interno il capofazione.
    E' una donna.la sentiamo chiacchierare ed impartire ordini,c'è un via vai di mezzi,siamo vicinissimi e l'adrenalina sale.
    Le comunicazioni radio sono difficoltose e neanche il cellulare ha linea,non si capisce bene cosa stia succedendo al capofazione dei verdi. Sembra che Jarod sia in difficoltà fisiche e che il comando sia stato ceduto a qualcun'altro. Ad ogni modo, faccio rapporto sul nostro status e richiedo istruzioni. Ci viene detto di attendere, che i rinforzi per condurre un massiccio attacco al campo nemico sarebbero arrivati di li a poco.
    Non arriveranno mai. Passa la prima ora e i ragazzi mostrano i primi segni di agitazione . Ago e Ruzzolo, stanchissimi, si addormentano. Di colpo inizia a piovere.
    Dopo due ore tento una nuova comunicazione, ma il risultato è lo stesso. Confusione, sembra ci sia una terza persona al comando. Dopo un'altra ora ci viene comunicato di sganciarci per attaccare il campo prigionia UN a circa due km dalla ns posizione.
    Mission impossible ! Per non farci scoprire dobbiamo fare un giro larghissimo,ci vorranno ore,decidiamo quindi di rientrare al ns HQ.
    Alla fine saranno state 10 ore di recon,il doppio di quanto pianificato col nostro comando.
    Finalmente al sicuro,ci rilassiamo, ci asciughiamo intorno al fuoco e mangiamo qualcosa. Appena prima di entrare in tenda, arriva al campo a bordo del suo Defender Giulk degli Indians Ascoli. Ci informa che alle 3.00 vogliono attaccare le coordinate in cui noi abbiamo scoperto il campo nemico e ci chiedono supporto.
    Ovviamente i MAST rispondono all'appello.
    Ci fiondiamo nei sacchi a pelo, ma neanche il tempo di chiudere gli occhi, sentiamo delle raffiche.Ten.Col e Wolf del 999°, posti a 100 metri da noi, stoici nella difesa, hanno ingaggiato una pattuglia di circa 12 operatori che si era lanciata contro il nostro campo.
    Sento Postino e Ronf agitarsi, sveglio i miei,in caso di sconfitta dovremo abbandonare il campo e sono troppo stanco per farlo. Esco dal sacco, mi infilo gli anfibi. Cerco gli occhiali, mi infilo 3 caricatori nelle tasche e impugno il fido Sig 552. Siamo tutti fuori,
    Sembriamo dei disadattati. Anfibi slacciati, pantaloni sbottonati, corriamo verso gli spari. Il buon Spacca, colto da un malore la sera prima, non si accorge di nulla.
    Formiamo una linea per evitare aggiramenti, fuoco a volontà e riusciamo a ricacciare indietro i nemici, per altro già decimati dai 999°

    Sono le 2,00 si torna a nanna,chiudo gli occhi, li riapro subito, le urla di Veleno dicono che sono le 3.00 dobbiamo uscire.
    Attrezzati e cazzuti ci dirigiamo al Defender che ci porterà in area nemica.
    Siamo felici, finalmente spareremo qualche colpo.
    Iniziamo una recon nell'area circostante l'HQ marrone,ma non c'è anima viva.

    Si decide l'attacco. Gli operatori avversari sono vicini alle tende, alle macchine, alcuni senza neanche gli occhiali.....decidiamo di ingaggiare,via le sicure ai fucili, entriamo urlando ed intimando di abbassare le armi.
    30 secondi, il campo è preso, i ragazzi si complimentano con noi per non aver sparato neanche un colpo.
    In questo frangente si stabilirà una alleanza tra la fazione verde e quella marrone. Ci dirigiamo insieme verso l'obj Aereoporto,ma lo attacca solo la faz. Verde (M.A.S.T.- Indians Ascoli),per non far intuire all'UN l'avvenuta alleanza, conquistandolo in pochissimi minuti, quindi ci dirigiamo,questa volta in massa, verso il campo base ONU, in cui sono volati miliardi di pallini.
    Il campo ONU è preso. Forse la cosa piu divertente del game. Un'orgia di operatori da tutte le parti.
    Si rientra ai propri HQ,ormai e' mattino inoltrato,finalmente un meritato riposo. Di li' a poco verremo a sapere della fine delle ostilità decisa,giustamente,dall'UN.
    Non ci resta che smontare tutto e recarci al ritrovo dell'organizzazione per saluti e ringraziamenti. Un'altra bella domenica passata insieme a vecchi e nuovi amici.
    Già pronti per una nuova avventura,sperando di reincontrare i fratelli del 999°,gli amici del GOA e degli Indians e tutta la faz Verde con cui siamo stati benissimo.
    Lorenzo"Tiburon"
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  10. #20
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    Quote Originariamente inviata da GI Jane Visualizza il messaggio



    L'alleanza con la Fazione Verde è stata concordata alle 06.00 della domenica mattina, quando abbiamo constatato che l'ONU appoggiava con i propri mezzi la Fazione Nera durante la fase notturna.
    Visto che qlc della fazione Marrone "va dicendo" che si era concordato tutto a monte, in questa sede nego l'accaduto!
    Ero io il comandante della Fazione Marrone e prendevo io insieme al mio vice le decisioni in merito, voglio proprio sapere chi sia questo "qlc" della ns fazione che ha sparato sta "c@@@@ta"!


    D

    Durante la notte Non erano i neri che hanno appoggiato l'ONU ma bensi io e altri 9 ragazzi tutti dei Night Hawks di Campobasso decisi a fare di testa nostra perche i nostri 2 amici (quelli della punto bianca) non erano stati creduti dal comando e inizialmente anche da noi...ci siamo incamminati verso il campo verde ( quello tra campo onu e polveriera) e abbiamo creato un sacco di scompiglio.In tutto ne eravamo 12 o 13 ora non ricordo.

    Saluti

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