Senza volermi addentrare sulla necessità o meno del coltello (o di un coltello di questo tipo) nel soft air mi limiterò ad una breve recensione. Avrei tranquillamente potuto postarla su uno dei forum di coltelli che frequento, ma questo è il mio forum preferito e la posto qui. Molti di noi oltre al soft air praticano escursionismo, trekking e ogni altra sorta di attività all'aria aperta, siccome secondo me il forum deve essere un database virtuale on line di tutte le informazioni che possono interessarci (compresa la sezione offtopic con film, musica etc) spero di far contento qualcuno con questa recensione.
Il coltello di cui parliamo oggi l'evoluzione del famoso SOG Tigershark.
La SOG knives and tool è una marca americana con sede nello stato di Washington che dagli anni '70 disegna e proggettacoltelli prettamente militari. Il nome stesso della compagnia, SOG è acronimo per Special Osservation Group. Negli anni '70 il MACV-SOG era un ramo delle forze speciali americane che operava in segreto dietro le linee nemiche tra Cambogia e Viet Nam, appositamente per loro il Pentagono commissionò una serie di coltelli senza marcatura. Questi gruppi che si occupavano di recoon in profondità dietro le linee nemiche, raccolta informazioni e controguerrilla erano addestrati per una estrema autonomia logistica per i rifornimenti e la sopravvivenza nellagiungla. Le loro missioni erano lunghe e rischiose e se catturati il governo avrebbe negato qualsiasi coinvolgimento. Non portavano piastrine né uniformi regolari e la maggior parte dei loro equipaggiamenti erano a scelta del soldato. I coltelli SOG dei bowie da 6.5 pollici (circa 14 cm) erano pensati sia per la sopravvivenza che il combattimento.
Queste lame diventarono legendarie, tanto che della prima produzione di 39 coltelli ne è rimasto in vita soltanto uno.
La fabbrica che aveva ideato e prodotto questi coltelli uscì sul mercato negli anni '80 con diversi modelli. Tra questi il Tigershark, un coltello di ben 9 pollici (circa 23 cm) di lama parzialmente seghettata prodotto a Seki, in Giappone, con acciai estremamente innovativi per il tempo. Il coltello è stato reso famoso dalla serie televisiva Lost essendo "il coltello di John Locke" uno dei protagonisti.
Il tigershark 2.0 vuole essere l'aggiornamento di questo modello ai nostri tempi.
Si tratta di un grosso coltello da sopravvivenza e combattimento.
le sue specifiche tecniche sono
23 cm di lama in acciaio AUS8 chr 56-58 di resistenza per 8 millimetri di spessore
39 cm totali compreso il manico in Kraton
450 grammi di peso circa
possibilità di montare un tirapugni e un frangivetri integrati
il fodero estremamente curato è in nylon.
LA SCATOLA
il coltello nel fodero
la lama in AUS8 trattata con polveri e affilata a rasoio
L'AUS8 è un acciaio piuttosto comune rispetto ad altri più ricercati, ha una buona capacità di sopportare l'ossidazione ed un ottima ritenzione del filo, purtroppo questo lo rende un po' tosto da ri-ffilare se ce ne fosse bisogno. Chimicamente l'AUS8 non è molto diverso da un normale C440.
La lama di questo ltello è semplicemente enorme!
gli accessori smontati
la scatola comprende viti e brugole per montare gli accessori, qui li ho solo mostrati
il manico è olto ergonomico, la costruzione del coltello è full tang e sono presenti molte zigrinature per aumentere la presa.
il fodero ha una tasca...
per una eventuale pietra affilatrice o una pinza multiuso o un kit sopravvivenza o quello che volete voi
la chiusura è assicurata da un bottone a scatt che però funziona solo con il tirapugni montato, fornito insieme al coltello viene questo velcro piuttosto scadente e mal montato.
In generale è un ottimo acquisto, estremamente bello e scenico. Secondo me può anche essere utile in vari circostanze, ma ancora non lo ho provato sul campo. Si tratta comunque idi un coltello da sopravvivenza, quindi secondo me oco adatto al SA.
se voleste damri rep... fate![]()