
Originariamente inviata da
L.Tower
Io vivo ancora nell'utopia del softair come oasi di onestà, che ancora ad oggi quando mi chiedono cos'è il softair, quando la domanda dopo, alla spiegazione di come riconoscere un "colpito" allego il mio bel discorso sul fatto che il softair è un gioco basato sull'onestà, unico vero metro di sicurezza.
Quindi devo essere sincero che rimango un po' stranito a leggere questa raccolta di mezzucci (perchè questo sono, mezzucci) per prevalere.
Sono cosciente del fatto che questa sia una visione assolutamente utopica della cosa, siamo persone, come persone sbagliamo, la perfezione non esiste.
Ma, con chi dobbiamo prendercela?
Con il singolo?
Con la cattiva educazione che il club insegna ai suoi affiliati?
Al presidente che non ha messo in chiaro le cose sin da subito?
Sinceramente non saprei proprio dirlo, da persona estremamente calma e pacifica, sorpasso in genere le furbate, non sopporto discutere, ci sono passato ed evito, davvero mi rovina la giornata farlo.
Però sono completamente in accordo sul fatto che quando l'evento diventa impegnativo, agonistico, coinvolge uno sforzo economico ed organizzativo da parte degli ospitanti, rispettare le regole scritte, insieme a quelle che ci detta il buon senso, è l'obbligo.
Il problema che appare dal post mi sembra piuttosto chiaro, è difficile tener conto di tutto e tutti, essere onnipresenti, etc etc..
Però è altrettanto vero che c'è un altra cosa che risalta, c'è gente davvero meschina in giro, più di quanto potevo arrivare ad immaginare, e la cosa è molto triste.
Alla fine non ho tirato fuori nessuna conclusione, non me ne vogliate, probabilmente sono anche molto OT.
Diciamo, una riflessione personale, su una attività che è ormai diventata passione e pensiero fisso.