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Discussione: Divieto di usare mimetiche nel nostro sport sia italiane che straniere. Ma è vero?

  1. #41
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    Visto che non costa nulla consiglio a tutti di indossare la mimetica completa solo in campo. Noi abbiamo sempre fatto così e da quanto ne so nessuno ci ha mai multato in 12 anni di attività.

  2. #42
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    Quote Originariamente inviata da .:Ombra:. Visualizza il messaggio
    hai ragione, ma se il campo si trovasse su suolo pubblico?
    tipo terreno comunale?
    Consiglio di informarsi da Polizia e/o Carabinieri.
    In ogni caso se si fa tutto in regola, comunicando quanto dovuto alle forze dell'ordine, la vedo dura che dicano qualcosa, visto che vi hanno autorizzato a stare li e si presume che sappiano cosa fate.

    Scrivo queste cose da appartenente ad un club che ha un atteggiamento (fortunatamente) maniacale per queste cose e che grazie a certe scelte non ha mai avuto problemi.
    L'ultima volta che ho visto la Polizia parlare con qualcuno di noi in campo è stato quando si sono informati per venire a giocare.

    Io credo che se qualcuno incorre in problemi è perchè se li è andati a cercare, vedi i vari Rambo della domenica che prendono il caffè al bar con il tattico indossato.

    Scarpe da ginnastica, pantaloni della mimetica e maglietta, possibilmente non mimetica, e sfido chiunque a scambiarvi per un militare.
    Ultima modifica di Wotan; 15/03/2010 a 10:29

  3. #43
    SSSHH!!!! Zitto! Anche le pareti hanno mura! Hemmmm... Orecchie...



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    Quote Originariamente inviata da Wotan Visualizza il messaggio
    Io credo che se qualcuno incorre in problemi è perchè se li è andati a cercare, vedi i vari Rambo della domenica che prendono il caffè al bar con il tattico indossato.
    e quà..... come darti torto.......
    concordo sulla prevenzione e sulle riflessioni fatte.
    Basterebbe mettere le mani avanti, fare tutto per bene con le dovute comunicazioni e i problemi neanche si presentano

  4. #44
    Leggenda di SAM L'avatar di Shub
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    Quote Originariamente inviata da Wotan Visualizza il messaggio
    Scarpe da ginnastica, pantaloni della mimetica e maglietta, possibilmente non mimetica, e sfido chiunque a scambiarvi per un militare.
    Hai assolutamente ragione. A me nemmeno con la mimetica, per altro

  5. #45
    Il Poeta di SAM In attesa della conferma e-mail L'avatar di Ghigno
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    Quote Originariamente inviata da stitch Visualizza il messaggio
    Ci sono un sacco di cose di libera vendita, ma il porto o l'uso sono regolamentati in maniere e settori diversi.
    Infatti secondo la circolare è vietato usarle per il nostro sport...
    E' molto strano, ma è così...... la circolare esiste.....

    comunque mi sa che se ne era già parlato
    https://www.softairmania.it/threads/...e-min.-interni

    pagina 3, postato da ghigno

    "a tal fine potrebbe essere prescritto che la zona deputata a tale attività venga opportunamente segnalata a cura degli organizzatori con cartelli, pubblicità preventiva o altro che avverta in maniera inequivocabile della reale natura del gioco che vi si svolge; deve essere, altresì, impedito che i partecipanti ai giochi indossino divise o fregi attualmente in uso alle forze armate o di polizia nazionali o estere o portino armi o strumenti vietati, anche alla luce dell'art.4, commi secondo e quarto, della legge 18 aprile 1975, n.110."

    non ho voglia di leggermi come va a finire... sono 10 pagine....
    beh... dato che sono stato citato dico la mia...

    Forse è meglio leggersi quelle dieci pagine, che scriverne altre dieci e trovarsi un domani a doverne leggere venti


  6. #46
    Il sogno eretico delle italiane


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    roma, 28 novembre 1995

    oggetto: regime autorizzatorio e prescrizioni dei giochi ludico - sportivi di simulazione di guerriglia

    pervengono a questo dipartimento numerosi quesiti concernenti la disciplina cui sottoporre quelle particolari attività ludiche generalmente denominate "giochi di guerra", consistenti nella simulazione, da parte di persone adulte e, comunque, di età non più infantile, di azioni di combattimento mediante l'utilizzazione di strumenti ad aria compressa o a gas compresso simili - nell'aspetto - ad armi vere.

    questo tipo di manifestazioni, che pure presentano caratteri di novità rispetto alle attività tipizzate nelle leggi di pubblica sicurezza, possono ricondursi, per più aspetti, a manifestazioni contemplate dallo stesso t.u.l.p.s. o dalla legge penale come attività suscettibili a limitazioni, controlli o divieti, per la tutela dell'ordine e della sicurezza pubblica e dell'incolumità pubblica.

    ancorché il gioco di guerra simulata, esercitato in luogo pubblico in età non infantile, possa risultare in concreto non idoneo a realizzare, neppure come ipotesi di tentativo, le fattispecie più gravi previste dal codice penale o dalle leggi speciali in materia di armi, materiali d'armamento ed equipaggiamento militare, occorrerà soffermare l'attenzione sulla possibilità che lo stesso possa configurare arbitrarie invasioni di terreni pubblici o privati, o trascendere in danneggiamneti, molestie o disturbo alle persone, tutte condotte variamente punite dalla legge penale, ovvero ancora che lo stesso possa - ipotesi da tenere in massima considerazione - procurare allarme nella cittadinanza e costituire un pericolo anche potenziale all'ordine pubblico.

    indipendentemente dalla persecuzione in sede penale dei reati eventualmente connessi, é specifico dovere delle autorità di pubblica sicurezza di prevenire le situazioni di pericolo o di allarme attraverso i mezzi consentiti dall'ordinamento.

    a tal fine, occorre preliminarmente verificare se si tratti di manifestazioni che ricadano nella disciplina dell'art.18 del t.u.l.p.s., in quella dell'art.123 del relativo regolamento di esecuzione, o se, diversamente, siano organizzate e gestite in un quadro di pubblico trattenimento, con i caratteri imprenditoriali richiesti dalla sentenza n.56/1970 della corte di cassazione, nel qual caso gli organizzatori dovranno richiedere la licenza di cui all'art.68 del t.u.l.p.s. medesimo.

    nell'una o nell'altra ipotesi e in ogni altra circostanza in cui sia noto lo svolgimento di siffatte manifestazioni, le ss.ll. si avvarranno delle rispettive attribuzioni (non esclusa, se ne ricorrono i presupposti e non si ritiene applicabile più specifica disposizione, quella prevista dall'art.2 del t.u.l.p.s.), affinché non siano consentiti i giochi in parola in circostanze, anche in tempo e luogo, tali da porre in pericolo la sicurezza e l'incolumità pubblica o da comportare turbative per l'ordine pubblico.

    solo nei casi in cui possa ritenersi ragionevolmente escluso qualsiasi pericolo al riguardo, le ss.ll. impartiranno le prescrizioni di volta in volta occorrenti ad evitare ogni residua possibilità di allarme per la popolazione, adottando le misure occorrenti affinché chiunque sia in grado di cogliere nell'immediatezza le finalità meramente ludiche dell'evento.

    a tal fine potrebbe essere prescritto che la zona deputata a tale attività venga opportunamente segnalata a cura degli organizzatori con cartelli, pubblicità preventiva o altro che avverta in maniera inequivocabile della reale natura del gioco che vi si svolge; deve essere, altresì, impedito che i partecipanti ai giochi indossino divise o fregi attualmente in uso alle forze armate o di polizia nazionali o estere o portino armi o strumenti vietati, anche alla luce dell'art.4, commi secondo e quarto, della legge 18 aprile 1975, n.110.

    resta comunque inteso che i partecipanti alla manifestazione ludico-sportiva potranno utilizzare soltanto gli strumenti "inoffensivi" tra i quali vi sono quelli che non sono stati classificati da questo ministero fra le armi di cui agli artt. 1 e 2 della citata legge n.110 del 1975.

    nel contempo, al fine di consentire a questo ministero di avere piena conoscenza della portata e dell'evoluzione dei giochi in argomento, si raccomanda ai sigg. questori di svolgere un attento monitoraggio, comunicando a questo dipartimento ed in particolare al servizio ordine pubblico, divisione ii, l'avvio, nelle rispettive provincie, di attività consimili a quelle descritte.

    si raccomanda puntuale applicazione delle disposizioni suesposte e si resta in attesa di un cortese cenno di assicurazione.

    il ministro

  7. #47
    Il sogno eretico delle italiane


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    resta da capire se una tuta mimetica è considerata divisa.
    Come divisa si intende un vestito caratteristico con taglio colore e mostreggiatura che ne indichi inequivocabilemte l' appartenza ad una forza armata.
    Una giacca mimetica di per se non ti lega alle forze armate.

    Se ancora non lo si è fatto, credo convenga fare una capatina dalle forze dell'ordine e dare garanzie su quando dove e come facciamo softair prima che a qualcuno venga in mente di sventolarci sotto il naso 'sta roba..
    Ultima modifica di ramcke-sswg; 15/03/2010 a 17:21

  8. #48
    Il sogno eretico delle italiane


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    da wikipedia:

    Le divise e le uniformi sono vestiti standard generalmente indossate dai partecipanti di organizzazioni di vario genere, nei momenti di partecipazione alle attività dell'associazione stessa.
    La divisa è caratterizzata dal fatto che è composta da pantalone e giubba di colori diversi, mentre l'uniforme è composta da giubba e pantalone del medesimo colore. [senza fonte]Secondo tale definizione infatti per l'Arma dei Carabinieri o la Guardia di Finanza, ad esempio, sono previste specifiche uniformi mentre la Polizia di Stato è dotata di una divisa. Molte civiltà del passato condividono l'utilizzo di divise da parti di gruppi religiosi e militari. Un esempio particolarmente noto è quello dei soldati dell'Impero Romano, che esportarono gli standard della loro divisa nell'intera Europa.
    Oggi le divise sono principalmente indossate dagli appartenenti alle Forze Armate, a gruppi paramilitari, come Polizia, guardie di sicurezza, servizi di emergenza, dai partecipanti alle competizioni sportive, ed a volte sui posti di lavoro e nelle scuole. In alcuni paesi, anche i detenuti hanno l'obbligo di indossare una divisa.

  9. #49
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    Quote Originariamente inviata da ramcke-sswg Visualizza il messaggio
    da wikipedia:

    Le divise e le uniformi sono vestiti standard generalmente indossate dai partecipanti di organizzazioni di vario genere, nei momenti di partecipazione alle attività dell'associazione stessa.
    La divisa è caratterizzata dal fatto che è composta da pantalone e giubba di colori diversi, mentre l'uniforme è composta da giubba e pantalone del medesimo colore. [senza fonte]Secondo tale definizione infatti per l'Arma dei Carabinieri o la Guardia di Finanza, ad esempio, sono previste specifiche uniformi mentre la Polizia di Stato è dotata di una divisa. Molte civiltà del passato condividono l'utilizzo di divise da parti di gruppi religiosi e militari. Un esempio particolarmente noto è quello dei soldati dell'Impero Romano, che esportarono gli standard della loro divisa nell'intera Europa.
    Oggi le divise sono principalmente indossate dagli appartenenti alle Forze Armate, a gruppi paramilitari, come Polizia, guardie di sicurezza, servizi di emergenza, dai partecipanti alle competizioni sportive, ed a volte sui posti di lavoro e nelle scuole. In alcuni paesi, anche i detenuti hanno l'obbligo di indossare una divisa.
    Perdonami.... ma la definizione (tra l'altro senza fonte) di wikipedia è errata:





    la differenza tra i due termini si basa sulla lingua di origine e sul "lato della medaglia" dal quale si vuole vedere tale abbigliamento: uniforma chi appartiene a... oppure divide da chi non appartiene a...

    Nulla ha a che vedere con la livrea spezzata tra "sopra" e "sotto".

    Questo sotto un punto di vista "etimologico"...


    Per il resto tutto è stato già discusso nel topic già citato.


  10. #50
    SAM Maniaco


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    Quote Originariamente inviata da wild Visualizza il messaggio
    la questione e che indossando capi originali o perfetti con distintivi e equipaggiamneti si può far incorrere in chi incontri in fraintendimenti credendoti un militare vero, ti faccio 3 esempi capitatomi,

    -vestito con completo it anni 90' in un paesino il barista mi hanno offerto il caffè al bar chiamandomi sergente e raccontando di quando anche lui era sotto le armi
    - vestito con completo tedesco verde anni 80' un paio di raccoglitori funghi mi han fatto vedere il tesserino credendomi un forestale
    -vestito da inglese odierno durante una pattuglia e arrivata un'auto della municipale chiedendo che esercitazione interforze era e se dovevan chiudere la zona al traffico

    salvo il caffè non ne ho approfittato ma ci sono molti casi di criminalità o bimbo minchia (di ogni età) che spacciandosi per polizioni o militari compiono reati o sopprusi, la legge nasce per questo motivo, poi da questura a questura viene applicata in modo diverso con più o meno buon senso.

    il consiglio datomi anche a suo tempo dalla digos e vice questore e di evitare i materiali italiani in uso o di dismissione recente anche copie e assolutamente senza distintivi pure l'innoquo scudetto tricolore

    poi una cosa che noto e che molti gruppi arrivano al ritrovo in luoghi pubblici piazze, bar, autogril .............. gia completamente vestiti in mimetica e pure alcune buffetterie, risale a dicembre l'ultimo arrivo dei carabinieri allertati (e non era il primo) per colpa di club sprovveduti e pressapochisti di cui son stato testimone.
    ti condivido in pieno,infatti nel mio club all'atto della stesura del regolamento interno ho fatto inserire il divieto assoluto di viaggiare da e verso il campo da gioco, con la mimetica indossata (al massimo con pantaloni mimetici e sopra abbigliamento civile), di trasportare le asg nelle loro custodie con tappo rosso inserito e senza il caricatore etc.etc.

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