Se cerchi su wikipedia dovresti trovare a cosa si riferiscono quelle normative...
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Se cerchi su wikipedia dovresti trovare a cosa si riferiscono quelle normative...
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Se mi permetto hai cercato maluccio visto che basta digitare su Google "ISO 14851:2004" o "EN71 part 3 oppure EN71-3" e ti viene proposto tutto lo scibile in materia dagli stessi enti emittenti
Buona lettura
Ultima modifica di zerosoft; 11/07/2013 a 19:28
Cerca i pallini di ecosphere. Quelli hanno il certificato di biodegradabilità. Per giunta per dimostrare che non dicono palle ed è un azienda seria, ha il certificato stampato sulla confezione
Ciao
Ultima modifica di Viper07; 11/07/2013 a 19:32
Replica di una puntata precedente:
Il mio suggerimento al consumatore di bb meno esperto alla ricerca di veri o presunti bio è di fare attenzione alla confezione, più è "povera" e più remota è la possibilità che il prodotto sia bio o meglio compostabile
Senza addentrarmi in noiose considerazioni chimico-fisiche l'osservazione nasce dal fatto che se un prodotto è destinato a degradarsi a contatto dell'ambiente elementi come luce e umidità sicuramente non gli fanno bene soprattutto se come i nostri bb hanno, per usare un termine merceologico, una lunga shelf-live ovvero non sono deperibili come gli alimenti ma dovrebbero stare in magazzino anche anni o perlomeno mesi
Orientatevi quindi verso confezioni che non mostrino i pallini, che siano realizzate in materiale poliaccoppiato , ovvero non del classico film trasparente ma quello accoppiato con multi materiali tipo alluminio & c. se poi li trovate con il sacchettino di silica gel all'interno e sottovuoto siete proprio sulla buona strada.
Attenti però più sono compost più l'esigenza che debbano essere rapidamente usati una volta aperti è elevata, pena il rischio che si gonfino, evitate per quanto possibile una volta usati di tenerli nelle classiche sacche di tessuto ma rimetteteli nei loro sacchetti con il loro bravo silicagel in dotazione
nessun problema puoi tranquillamente dire che ho cercato male, in quanto se io avessi capito quello che ho cercato non avrei chiesto conferme e pareri a chi ne capisce più di me in materia. il mio quesito è: con quello che c'è scritto sulla confezione nella foto (allegata nel mio post precedente ) potrebbe essere un prodotto biodegradabile certificato?
buongiorno ragazzi, qualcuno può postare la certificazione dei pallini bio della G&G?
grazie mille
Riprendo questo sottolineando che:
-Mi sembra essere solamente un rapporto di prova, non una certificazione (come questa http://www.ecospheregroup.it/certificazione_en.html)
I rapporti di prova valgono SOLO ed esclusivamente per il campione mandato nei laboratori, non riguarda la produzione massiva
-Risultano essere sfere di polistirene (non biodegradabile) caricate al 73% circa di Bario solfato (sempre dallo stesso sito, il PLA o Acido polilattico sarebbe meglio anche se http://it.wikipedia.org/wiki/Acido_polilattico ma credo che avranno ottimizzato un particolare blend per ottenere una più facile biodegradabilità)
-non sono stati rilevati metalli pesanti
Ma non credo si possano proprio definire BIO o mi sbaglio?
Poi mi sa tanto che le cosiderazioni di zerosoft [valutare empiricamente dall'imballo] sono le più sensate per tutti gli altri
Ultima modifica di fabiotacs; 10/09/2013 a 14:32
Ti ringrazio per la considerazione del mio empirico test
Partiamo dall'osservazione, anche se altrettanto empirica, che, io produttore, se non ho particolari necessità di stoccaggio e deperimento del prodotto, non vado a spendere soldi per un sacchetto in multiaccoppiato con addirittura il silica-gel interno.
L'apposizione del marchio "bio" è altamente discutibile in termini di valenza e nei casi più gravi, configurabili come truffa in commercio, sui sacchetti dei bb "più sconosciuti" e economicamente + convenienti potrebbe essere scritto di tutto, tanto chi mai si prenderà la briga di costose analisi e singole azioni legali?
Infine un osservazione da non tecnico ma utilizzatore di prodotti con problematiche di compatibilità ambientale.
Biodegradabile è un termine generico che prevede la scomposizione del prodotto in elementi semplici in un periodo variabile a seconda del materiale che può anche superare i 20 anni (se soggetti alle normative e certificazioni precedentemente indicate invece max 6 mesi)
Compostabile prevede invece la decomposizione in un periodo di 3 mesi se ricordo bene
E' per questa ragione che il processo di certificazione di questi materiali è costoso in quanto gli "accelleranti" non possono "accellerare "troppo il periodo di analisi
Ultima modifica di zerosoft; 11/09/2013 a 09:57
Dalle mie penose letture delle normative ISO attinenti, in Europa la "biodegradabilità" intesa nel senso di <<possibilità di abbandonare in un giardino, parco o zona protetta>> non esiste.
Esiste solo un doppio principio: Atossicità + Compostabilità
Questo principio individua una categoria di rifiuti (si! RIFIUTI!) meno dannosi e inquinanti, che è possibile scaricare in discarica e compostare senza particolari problemi o cautele.
Quindi è evidente che noi gettiamo fumo negli occhi quando protestiamo la "biodegradabilità" dei pallini. Sia perché stiamo sempre parlando di abbandonare rifiuti, sia perché le prove di compostabilità riguardano ambienti di compostaggio con temperature e carica batterica molto superiori a quelle del sottobosco.
Ciò detto, è evidente che oggi come oggi sia inacettabile che si usino ancora materiali non "bio", ovvero inerti e spesso anche tossici (soprattutto per le grammature superiori).
M
ragazzi, non so se qualcuno lo ha gia fatto notare, ma sui pallini della G&G non sono riportati i test di laboratorio relativi la BIODEGRADABILITA' ma solo i dati relativi la "tossicità", e da quanto sappia non credo che la conformità con la ISO 9001 possa opperire a questa necessita.
Questo mi fa prespporre che potrebbero non passare eventuali verifiche almeno solo con queste certificazioni....
Spero che qualcuno mi smentisca....