Rispondo alle obiezioni sollevate
1) solo un'associazione a livello nazionale può o potrebbe sobbarcarsi la spesa di min 3/4.000 euro/prodotto per effettuare delle certificazioni presso laboratorio indipendente
2) solo ed unicamente sulla base di tale certificazione e previo accordo con produttore/importatore si potrebbe procedere con la mia idea di "bollinatura"
3) solo sulla base di tale certificazione emessa da laboratorio indipendente e non sulla documentazione fornita dal produttore l'associazione promotrice si tutelerebbe da voci di "combine" o intrallazzi vari
4) l'operazione in sè stessa non presenta alcuna difficoltà pratica. Si tratta innanzitutto di avere la volontà di partire, costituire un gruppo di lavoro che contatti importatori e/o produttori e vederne le risposte.
5) in mancanza di risposte valide esiste una soluzione "B" l'associazione informa sempre i produttori/importatori che procederà autonomamente (labo certificato)con tali valutazioni, rendendo pubbliche le stesse e invitando i propri associati all'uso dei bb giudicati idonei.Voglio proprio vedere se i principali fornitori di bb non si attivino! Configurandosi tra l'altro che in taluni casi venga sollevata l'ipotesi di truffa in commercio in quanto se quello che c'è scritto sulla confezione non corrisponde al contenuto......
Eventuali accordi economici relativi a condizioni particolari di fornitura o condivisione delle spese di certificazione, non mi pare possano fare nascere dubbi sulla serietà dell'operazione, proprio perchè il giudizio sul materiale avrebbe fonte indipendente.
Poi se uno vuole trovare il "male" beh lo trova dovunque ...se c'è l'intenzione.
Ripeto, attendere pronunciamenti del legislatore (ammesso arrivino) può giocare a ns. sfavore, proprio per la totale ignoranza, spesso dimostrata, negli argomenti discussi.
Sarebbe auspicabile addirittura un'operazione collegiale tra le varie associazioni nazionali, ma questa la vedo un pò più difficile, visti, pare, i rapporti ....