l’angolo del pignolo – errori nel carteggio
e
la declinazione magnetica
quando riportiamo gli azimut misurati con la bussola sulla cartina, il più delle volte, ci imbattiamo in un certo errore che anche se piccolo … c’è!
questo errore è dato da diversi fattori:
errori di lettura
questi errori sono dati da errori di lettura della bussola, sulle lunghe distanze anche un arrotondamento ai 2° delle bussole a specchio oppure ai 5° della m27 e cloni vari, possono creare degli errori importanti.
altro fattore che contribuisce a questi errori sono le interferenze magnetiche come un ‘d-ring’ in ferro sulla spallina … oppure l’auricolare dimenticato addosso!
si può tranquillamente ovviare agli errori di lettura con uno strumento più preciso (precisione di 1° oppure con i scala millesimale) e che risenta meno delle influenze magnetiche esterne, e naturalmente con un setup più certosino!
errori di trascrittura
è l’errore dato dalla fretta!
se si usa la bussola come goniometro ci può essere l’imprecisione dell’orientamento a nord della mappa!
se si usa il goniometro si può essere imprecisi nell’allinearlo al reticolo, si può ovviare a questo disegnano le linee di riferimento ortogonali sui punti ed allineando il goniometro a questi.
errore dovuto alla declinazione magnetica
…e qui facciamo sul serio!
se si vuole proprio essere pignoli ed avere dei risultati precisi, oltre agli accorgimenti visti sopra, dobbiamo tener conto che il nord magnetico non corrisponde al nord reale (detto anche nord geografico).
il nord geografico è il punto del pianeta chiamato ‘polo nord’ ed è il punto in cui convergono tutti i meridiani del reticolo geografico (gcs – geographic coordinate system).
il nord magnetico è il punto del pianeta che indica l’ago della bussola e si trova a circa 2000 km dal polo, nel canada settentrionale.
l’angolo formato tra le semirette che indicano i due nord si chiama declinazione magnetica (viene usato il simbolo δ ) e varia dalla zona in cui ci si trova e varia pure nel tempo, in quanto il polo magnetico terrestre si sposta leggermente ogni anno.
per questo motivo esiste una variante annua calcolabile ed è indicata nelle carte magnetiche, eccone una mondiale
in italia, ad esempio lo spostamento della declinazione magnetica è all’incirca sui 5,5’-6,5’ est l’anno.
per correttezza questo valore andrebbe ricalcolato ogni 5 anni, per questo motivo l’istituto geografico militare (igm) produce le mappe magnetiche ogni 5 anni.
il terzo nord, il nord rete o nord reticolato
in realtà esiste anche un’altro nord in cartografia, il nord rete che corrisponde all’allineamento del reticolo chilometrico (solo per questo reticolo, ricordo che il reticolo geografico << xx°xx’xx’’ >> corrisponde al nord geografico).
la differenza tra il nord geografico e il nord rete è indicato sul cartiglio ed è un valore costante per ogni mapa, è la convergenza (simbolo: γ ).
ecco un esempio:
legenda:
n: nord geografico -nord reale
nr: nord rete
nm: nord magnetico
δ: declinazione magnetica
γ: convergenza rete
il cartiglio seguente indica graficamente le posizioni dei tre nord.
la declinazione è indicata in 1°10,1’ (al centro della mappa) con un aumento annuo di 5,3’, è indicata anche la data del 1 gennaio 2000, e all’oggi son passati quasi 10 anni.
con un semplice conto risulta che in 10 anni il valore è aumentato di 53’ quindi la variazione effettiva corrisponde a:
+ 1°10,1’ + 53’ = +2°03,1’
questa è la declinazione magnetica relativa alla mappa che stiamo utilizzando!
non e’ finita….
nel 99% dei casi utilizziamo mappe utm, ovvero con reticolo chilometrico e dobbiamo tener conto anche della convergenza rete
quindi alla declinazione dobbiamo aggiungere anche questa variabile, la variazione magnetica:
variazione magnetica= declinazione magnetica + convergenza rete
2°03,1’ + 2°23’ = 4° 26,1’
praticamente ad ogni azimut misurato con la bussola, per poterlo riportare in mappa dobbiamo aggiungere 4° e mezzo
viceversa per un azimut trovato in mappa dobbiamo toglierli sti 4 gradi e mezzo per trovare il riferimento sul terreno con la bussola
(PS: Grazie Furetto!)
possiamo ovviare questo problema calcolando preventivamente la variazione magnetica ed utilizzando una bussola che permette la regolazione di questo valore.
concludendo
se siete all'inizio tralasciate questo fattore della declinazione, sulle distanze tipiche del soft air l'errore non è poi così grosso, magari si può arricare ai 20 metri nei casi più gravi...
in ogni caso conoscere tutti i particolari della cartografia può portare a dei risultati veramente precisi.