eccomi qui con il nuovo acquisto, arrivato giusto ieri sera. da amante degli ak e delle dotazioni del blocco est e avendo ormai praticamente completato la mia collezione della serie ak, era naturale passare alla sua evoluzione, il suo fratellino israeliano, dato che sono anche un grande appassionato dell’idf.
dopo aver spulciato il web in cerca delle varie case che producono questa replica, ne ho trovato 5 interessanti: inokatsu, lct, king arms, ics, cyber gun.
i primi due li ho scartati per il prezzo esorbitante, anche se non metto in dubbio sia giustificato dalla qualità delle finiture e dei materiali utilizzati. sono comunque scarsamente reperibili.
l’ics lo stavo attendendo da parecchio, dopo aver visto dei video su internet. a differenza del king arms ha i loghi incisi ed in ebraico e il selettore sulla grip motore è funzionante. forse qualitativamente migliori anche i metalli. invece non sembrano compatibili i caricatori con il king. reperibile sul web in uk a non meno di 500€ + spese di spedizione
dulcis in fundo cybergun e king arms.
da uno scambio fatto sul forum mi sta arrivando il sar della cybergun e quindi ho optato per l’acquisto dell’arm king arms. ho preferito prendere l’arm piuttosto che l’ar perché in questo modo potevo avere entrambi i modelli. e’ sufficiente smontare il maniglione, il bipiede e cambiare l’impugnatura anteriore per convertire l’arm nel modello ar.
veniamo alla replica, scatola ben rifinita con adesivo in cui la kingarms afferma l’utilizzo dei brand uzi su licenza concessa dalla cybergun.





all’interno della scatola, troviamo il galil con la sua dotazione standard, ossia manuale utente in inglese, asg, caricatore da 130bb in metallo, spegni fiamma arancione (maldestramente incollato ad attack sulla filettatura dell’outer, comunque rimosso senza danneggiare nulla per fortuna), spegni fiamma in metallo e, al posto della classica astina per caricare il car standard un bb loader color ghiaccio trasparente. bravi.
levando l’asg dall’imballo ed imbracciandola si percepisce un’ottima sensazione di robustezza e si resta stupiti dalla leggerezza della replica. infatti non supera i 3,7kg a pieno carico.





la replica è ben verniciata e rifinita, viti e perni ben serrati, calcio stabile come una trave, ma un pò duretto da aprire e chiudere anche se con l’utilizzo presumo si addolcisca un po.
particolare del frontale e della tacca di mira posteriore con mirini notturni abbattibili:






ecco come la tacca posteriore è attaccata alla cartella:



particolare dei loghi incisi e del finto selettore basculante sulla grip:



altro lato, selettore e asta di armamento:




tolta la cartella e il finto tubo recupero gas, vediamo il gearbox con il robusto sistema di scartellamento, t hop up e outer con impugnatura:







all’interno del finto tubo di recupero gas possiamo alloggiare batterie tipo ak sino a 12v. qui in foto una 1300mah della gp da 9,6, ma ci sta comodamente anche una 2200mah da 9,6 gep:




particolare t hop-up:



tolta la grip motore si nota un motore anonimo ma che garantisce un’ottima raffica senza soffrire lo scarrellamento e la presenza di boccole in metallo cuscinettate. per il resto è un normalissimo gb di 3° generazione, fatto salvo il fatto che è fresato nella parte superiore, all’altezza del guidamolla e per circa 4 cm per far posto al sistema di scartellamento.



questi invece i caricatori ed un confronto con uno standard per ak:





è sufficiente limare l’aggancio frontale del caricatore dell’ak per renderlo compatibile per il galil. fatto, tempo 5 minuti e un dremel.

domenica test sul campo, sul manuale parlano di 300bb per rendere performante il gommino hop-up, staremo a vedere, intanto per sicurezza ho già preso un gommino sistema.

beh, che dire.. io sono di parte, uso solo serie ak, sono un’appassionato dell’idf… la replica è stupenda!
ma si và beviamoci su come insegnano gli israeliani!