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Discussione: visori notturni - guida all prestazione

  1. #1
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    Wgb1994
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    Predefinito visori notturni - guida all prestazione

    ciao

    la mia guida personale ai visori notturni. spiego i meccanismi di iia e iiia gen e come influenzano il risultato, poi esprimo pareri personali. non è nè bibbia nè vangelo, se trovate errori correggerò volentieri.

  2. #2
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    Wgb1994
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    visori notturni – guida alle prestazioni




    l'intensificatore di luce nasce e resta soprattutto tecnologia militare, che finisce sul mercato civile solo dopo decenni. non stupisce, quindi, che esistano numerose leggi che regolano i visori notturni. alcune sono leggende urbane, ma alcuni venditori le seguono come precauzione.
    dalla mia esperienza, emergono queste regole:




    stati uniti:


    +l'esportazione è consentita solo con sovra tassa, o proibita, a seconda del livello di tecnologia
    +sono proibiti tutti i tipi di laser infrarossi


    italia


    +è proibita la iiia gen per uso civile, che viene considerata equipaggiamento da guerra della nato.
    +sono proibiti i cyalume infrarossi
    +è proibito montare un visore notturno su un'arma da fuoco






    per capire la differenza di prestazione tra le generazioni, bisogna capire cosa sono gli infrarossi.
    la luce visibile va dal viola al rosso. in mezzo ci sono tutti i colori che l'uomo riesce a vedere.
    ad ogni colore corrisponde un numero, che indica la sua lunghezza d'onda. la sua unità di misura si chiama nanometro (nm).
    il rosso, l'ultimo colore visibile a occhio nudo, corrisponde a 700 nanometri.
    800, 850 e 950 nanometri, i tre infrarossi delle tre generazioni, sono colori che non possiamo vedere, ma che esistono in natura.
    in termini di risultato, le questioni sono due:

    • che infrarosso riesce a vedere la tua generazione
    • quanto riesce a moltiplicare la luce (infrarossa e non).


    prima generazione


    grandezza e peso del tubo intensificatore:
    rilevante.
    solo i visori di recente progettazione sono davvero piccoli, e comunque restano più grandi e più pesanti di quelli di iia, quindi sono scomodi e dolorosi per la testa se portati a lungo. inoltre, i tubi di ia sono spesso diversi l'uno dall'altro, e questo rende impossibile l'upgrade (montare un tubo migliore spendendo poco).


    che infrarossi riesce a vedere:
    la prima gen, oltre ai colori normali, riesce a vedere (e moltiplicare) l'infrarosso che viene emesso dalla luna (800 nanometri). oltre gli 800, riesce a vedere ma non a moltiplicare.
    questo tipo di infrarosso purtroppo non è molto diffuso in natura perché:

    1. deve esserci la luna
    2. non devono esserci ostacoli tra noi e la luna (nuvole, rami, ecc) .
    3. la luna è una sola, in un punto ben preciso, spesso non allo zenith, quindi la sua inclinazione non gli consente di passare le foglie del bosco.



    quanto moltiplica la luce:
    quanto la differenza tra gli occhi umani abituati al buio e non. se entriamo in un negozio e proviamo un ia al buio sembra che moltiplichi tanto, perchè abbiamo le pupille strette dalla luce del giorno. se lo proviamo di notte, sembra che moltiplichi poco. in condizioni ottimali, una scena osservata dentro un visore di prima gen, appare come una visione un po' schiarita di quella che vedremmo ad occhio nudo. i proclami dei costruttori che riportano una moltiplicazione di 10 volte, si riferiscono a luci visibili e intense, che normalmente non possiamo nemmeno inquadrare. purtroppo, nella maggior parte delle condizioni possibili, la ia gen vede tanta luce quanta l'occhio umano, ma con meno risoluzione. il vero guadagno si ha in condizioni di abbondante luminosità (per es. campi aperti e luna piena, ovvero situazioni in cui ad occhio nudo abbiamo già un'idea di cosa abbiamo davanti). a livello militare, la prima gen è sempre stata usata con gli illuminatori infrarossi molto potenti (quindi contro nemici sprovvisti di visori), oppure dopo avere distrutto i visori del nemico con dei potenti laser.


    risoluzione:
    di solito si aggira sulle 30 linee per millimetro. significa che con luminosità perfetta potete distinguere una persona in piedi in campo aperto, sotto la luna e senza nuvole, a 100 metri, e non oltre.
    non è sufficiente invece a individuare nemici in occultamento a 50 metri. potrebbero sfuggirvi anche da più vicino, senza illuminazione infrarossa.


    distorsione:
    forte, del tipo “fondo di bicchiere”.
    i visori con ingrandimento 1x (senza ingrandimento) sono rari sul mercato civile e militare d'epoca, perché difficili da utilizzare. appena l'occhio è disallineato di pochissimo, anche meno di un millimetro, la distorsione non ti consente di vedere più nulla (provate a guardare attraverso il fondo di un bicchiere mettendolo di traverso). questo rende inutilizzabile il caschetto 1x in combattimento, perché finché lo tenete a mano o su fucile potete regolare l'allineamento occhio visore in tempo reale, ma sul caschetto non potete farlo, a meno di non rinunciare continuamente ad una mano libera, con cui aggiustare spesso la posizione del visore sulla vostra testa.
    la distorsione diminuisce molto nei visori di ia con gli ingrandimenti, con cui però non ha molto senso l'uso del caschetto, perchè vi ritrovate un occhio che vede ingrandito, e uno che vede normalmente.
    consiglio vivamente 2x o 3x da montare su fucile piuttosto che un 1x da caschetto (su questo sono daccordo praticamente tutti i possessori di ia gen di sam).


    disturbo:
    il disturbo dei visori è simile a quello dei televisori con problemi di sintonia, e si presenta quando c'è poca luce.
    nella prima gen è quasi nullo. e' visibile solo nel buio totale, in cui il visore non si usa.


    autoregolazione/protezione dalla luce:
    assente.
    il visore di prima gen non si autoregola: se inquadrate qualcosa di troppo luminoso, il tubo la moltiplica ancora di più, la luce diventa accecante e il visore si danneggia. comunque non c'è pericolo per gli occhi, se non forse su modelli vecchissimi. questo limita l'utilizzo del visore, in quanto non potrete utilizzarlo, per esempio, per illuminare zone buie vicino a lampioni o fari accesi.
    nei casi di abbagliamento più gravi, il tubo si spegne da solo e per alcuni secondi non si riaccenderà. se vi capita questo, avete danneggiato il visore. se siete fortunati ne avete solo accorciato un po' la vita (visori moderni), in caso contrario l'avete rotto. alcuni nuovi modelli di ia, hanno una fotocellula che impedisce l'accensione del visore di fronte ad una forte luce (ma non lo protegge se la luce forte si presenta a visore già acceso).
    altri, ancora più evoluti, si spengono da soli in caso di necessità, ma questi modelli costano come quelli di iia usati.


    prestazione nel bosco:
    peggio dell'occhio umano. la luna è una sorgente di luce unica, e le foglie del bosco fanno da ombrello, bloccando i raggi lunari. nel bosco, il visore non funziona più. qui, l'uso di un ia gen dipende un buon illuminatore infrarosso.


    vita media:
    2000 ore per le generazioni più recenti.


    gli illuminatori infrarossi per la ia gen:
    devono avere 800nm di lunghezza d'onda. sotto gli 800, l'illuminatore emetterebbe troppa luce visibile. da 850 in su, l'illuminatore darebbe scarsi risultati (scarsa potenza/gittata, alti consumi).
    il meglio degli illuminatori per la prima gen. che si trovano in commercio, fanno 30-40 metri con 100 milliwatt, ma la loro lampadina (sorgente) è molto visibile a occhio nudo.
    nella ia gen, l'obbiettivo principale di un illuminatore è la gittata. quindi decidete quale modello è migliore in base: 1) alla potenza 2) alla capacità di concentrare il fascio.
    entrambe sono caratteristiche indispensabili per illuminare la ia gen.


    illuminatore consigliato:
    800 nanometri
    minimo 100 milliwatt, preferibilmente di più
    fascio stretto (o regolabile).






    considerazioni:


    la prima gen è stata usata in ambito militare, specialmente dai russi, per molti anni.
    purtroppo, però, la condizione in cui la prima gen sul campo funziona meglio degli occhi umani è rara. si ha quando l'ambiente appare scuro ma non buio, (ovvero quando i nostri occhi vedono qualcosa, ma vedono male perchè l'immagine è troppo scura) e a patto di essere in campo aperto e notte con luna. quando il buio diventa vero, la ia vede come l'occhio umano, o peggio.
    nel bosco, non funziona proprio (vede la luce come l'occhio umano, ma ha molta definizione in meno).
    inoltre, in prossimità di forti fonti luminose (luci di accampamento, lampioni, ecc), il visore deve essere spento, altrimenti si rompe. basti pensare che i russi, ben consci di questo problema, usavano i loro visori con un filtro infrarosso davanti. questo diminuiva ancora di più la prestazione (l'immagine diventava ancora più scura) ma almeno i tubi non rischiavano di rompersi di fronte a luci troppo intense.
    il segreto dei russi era usarli come strumenti attivi, ovvero illuminare il nemico con luce invisibile. i russi avevano potentissimi illuminatori infrarossi, che noi però non abbiamo. i migliori in commercio fanno 30-50 metri, a meno di non procurarci un illuminatore laser (laser infrarosso con fascio regolabile), che per il soft air, però, è decisamente pericoloso per la sua potenza, costoso e abbastanza fuori luogo (e se rovini gli occhi o anche solo il visore ad un altro giocatore di soft air, può denunciarti).


    il meglio la ia gen lo dà come mirino da fucile e non come visore: su un fucile, il 2x ha un senso e hai molta meno distorsione che con l'1x. inoltre, potendo aggiustare istantaneamente l'allineamento occhio visore in un istante, vedi sempre al massimo delle possibilità. sicuramente, mirerete meglio dei vostri avversari senza visore, e avrete la possibilità di illuminare i nemici con la luce invisibile degli illuminatori. inoltre avrete anche un angolo di visuale molto ristretto (occhio ai lati, usate anche l'occhio libero), e una specie di sigaretta sempre accesa vicino al viso (la sorgente del vostro infrarosso), che il vostro nemico può individuare (e che costa circa altri 100 eur...).
    questa soluzione però fuziona. tutte le altre, sono state fallimentari per il 90% dei softgunner, al punto da rimpiangere i soldi gettati.


    altro aspetto degno di nota, è quello della luminosità dell'immagine. il visore di ia si usa meglio con gli occhi abituati al buio, perchè la sua immagine ha una bassa luminosità. l'immagine a bassa luminosità va bene per usi prolungati, ma richiede alcuni minuti di oscurità per abituarsi ad essa, che in casi di emergenza potreste non avere a disposizione (se dovete stare in difesa a lungo, restateci al buio).






    seconda generazione
    grandezza e peso del tubo:
    scarsi, stesso peso e dimensioni dei visori usati dagli eserciti attuali.
    ciò, unito alla mancanza di distorsione, consente un utilizzo finalmente pratico del caschetto. inoltre i iia gen sono tubi generalmente intercambiabili con i modelli militari. questo consente l'eventuale upgrade (tenere il visore e cambiare solo il tubo intensificatore, come quando si cambia il processore di un pc), soluzione meno costosa di cambiare tutto il visore. inoltre, se ve lo potete permettere, potrete possedere legalmente visori leggendari come il pvs-14 e il num-14, attualmente in dotazione alla fanteria e alle forze speciali degli stati uniti (cambia solo il tubo interno, che sarà di iia gen invece che di iiia gen).

    che infrarossi riesce a vedere:
    la iia gen va oltre la ia e riesce a vedere (e moltiplicare) anche l'infrarosso delle stelle, ovvero 850 nm. oltre gli 850, riesce a vedere ma non moltiplicare.
    questo tipo di infrarosso è molto più diffuso in natura di quello lunare, col risultato che la prestazione è sempre buona ed è molto raro, con un iia gen, di avere bisogno di un illuminatore infrarosso.
    l'unica condizione in cui la iia arranca un po', è con cielo nuvoloso a chilometri di distanza dai centri urbani. in queste condizioni, occorrono modelli avanzati (modelli ad alta definizione, a basso disturbo, ecc), perchè l'immagine tende a essere troppo sgranata (specialmente oltre una certa distanza).


    quanto moltiplica la luce
    molto. la sensazione, guardando dentro un visore di iia gen, è quella di vedere al buio, perché non esistono condizioni di luce in cui dia un risultato uguale a quello dell'occhio umano. luna e stelle illuminano a giorno, e riuscire a vedere bene diventa solo una questione di grandezza degli oggetti e distanze. il riflesso dell'illuminazione urbana sulle nuvole (cielo notturno con nuvole arancioni), fa da illuminatore artificiale.


    risoluzione:
    di solito, si aggira sulle 40 linee per millimetro, ma può arrivare a 60 (la iia gen, a differenza della ia, ha anche varianti più avanzate, dipende da quanto volete spendere). queste 20 linee di differenza rispetto alla ia gen che, sulla carta, sembrano poche, nel risultato invece pesano molto, perchè vanno a sommarsi alla virtuale mancanza di distorsione.
    alla fine, la differenza di qualità dell'immagine tra ia e iia, è come quella che c'è tra televisione e cinema. la iia ha il doppio di gittata della ia solo grazie alla maggior quantità di dettagli che riescono a stare dentro l'immagine.
    con un iia montato su di un fucile, potete sparare in testa ad un nemico a cento metri, in condizioni di buio (per gli occhi) quasi totale e senza ingrandimenti. se il visore (o il mirino) è dotato anche di ingrandimenti, la gittata aumenta ancora un po'.


    distorsione:
    scarsa, a forma di s.
    molti non se ne accorgono nemmeno, perché occorre un occhio attento e un soggetto lineare, per riuscire a distinguerla.
    e' difficile indossare male il caschetto di un iia gen. anche se succede la perdita di risoluzione è minima (ricordo che in un ia, un minimo errore di allineamento rende il visore inutilizzabile). ciò nonostante la distorsione per quanto bassa c'è e un eventuale errore di allineamento occhio-oculare, causa un abbassamento della risoluzione. questo è il motivo per cui alcuni dicono (sbagliando) che solo la iiia gen vada bene per il soft air. la iia gen è quasi esagerata per il soft air. la mia esperienza personale è che se lo sai usare, è quasi come barare.




    disturbo:
    il disturbo nella seconda gen è considerevole. il segreto della iia gen (e anche della iiia) è il “microchannel plate”. il microchannel plate è un moltiplicatore di elettroni (ovvero di luce), che diminuisce il peso e il volume del visore, e aumenta tantissimo le prestazioni. però crea disturbo, un disturbo che rappresenta una variabile importante sulla performance complessiva. questo disturbo è quasi assente con forte luminosità, ma aumenta al diminuire della luce a disposizione. di conseguenza, è il disturbo che determina il livello minimo di luminosità in cui il visore sarà ancora utile (da notare che, in materia di visori notturni, il livello minimo di luce necessario è il fattore più importante in assoluto).
    il disturbo è talmente importante che i iia gen a bassissimo disturbo arrivano a eguagliare le prestazioni dei visori di iiia gen.
    come per la risoluzione, anche riguardo al disturbo spendendo di più si possono ottenere visori di iia migliori, tanto che sul mercato civile, esistono visori con caratteristiche entro i minimi richiesti dagli eserciti nato (milspec). il rapporto segnale/disturbo standard è 16 (di solito il costruttore non lo dichiara nemmeno), ma i tubi avanzati arrivano oltre. i militari richiedono un minimo di 21 che, ovviamente, è un valore molto esigente. in generale, un costruttore che indica il disturbo, è un costruttore serio.


    vita media:
    5000 ore (per gli ultimi modelli),
    10000 per i modelli avanzatissimi (quelli a livello della iiia gen).


    autoregolazione della luminosità:
    presente e ottima.
    l'autoregolazione aumenta drasticamente l'elasticità di utilizzo del visore, la sua vita media e la resistenza del tubo ai danni da abbagliamento. il iia gen abbassa automaticamente la moltiplicazione della luce se inquadriamo qualcosa di troppo luminoso, e spegne il visore dopo alcuni secondi di luce eccessiva. danneggiarlo diventa virtualmente impossibile, ma è comunque meglio – se vogliamo allungare la vita del visore – evitiamo di usare l'autoprotezione ogni volta che è possibile.


    prestazione nel bosco:
    molto buona. le stelle non dipendono dalle fasi lunati e sono una sorgente di luce diffusa e non unica e puntiforme, come la luna, per cui la luce stellare trova sempre l'inclinazione per superare le foglie e entrare dentro il bosco. se le stelle non ci sono, basta anche il riflesso delle luci cittadine sulle nuvole. uno studio dell'esercito militare americano, addirittura, sostiene che in presenza di riflesso urbano sulle nuvole, la iia gen possa superare la iiia, che invece non riesce a sfruttare questa specie di illuminatore artificiale, per motivi di sensibilità alle varie lunghezze d'onda. l'eventualità che non ci sia nessuna delle due (km di distanza dal più vicino centro urbano e cielo nuvoloso), è piuttosto rara nel soft air.
    questo del bosco è, probabilmente, il fattore più importante di tutti rispetto alla ia gen.
    .



    1. illuminatori infrarossi
      in teoria, per dare il meglio devono avere 850 di lunghezza d'onda. in realtà, anche gli illuminatori a 800nm (ovvero quelli per la ia gen) vanno benissimo. un illuminatore da di questo tipo passa da 30-50 metri, con un prima gen, a 100 - 150 metri visto attraverso un iia gen. con una gittata del genere, è chiaro che il fascio stretto non è più indispensabile, perchè la gittata non è un problema.

    comunque, lo scopo di un illuminatore per la iia gen è radicalmente diverso da quello di ia.
    per prima cosa il visore non “dipende” dall'illuminatore, che verrà usato molto meno, se non quasi mai. inoltre un illuminatore molto potente, se usato da vicino, può essere talmente forte da accecare il visore stesso (cosa che non succede con un ia gen).
    l'infrarosso quindi verrà usato solo in circostanze particolari, rare, e diverse da quelle per cui viene usato con i prima gen. stiamo parlando delle stesse circostanze per cui vengono usati dagli eserciti occidentali attuali.
    ovvero:
    +entrare in edifici bui
    +guardare a distanze eccezionalmente grandi
    +sparare a grandi distanze.
    negli edifici non c'è luce stellare, non c'è proprio alcun tipo di luce, e l'infrarosso è l'unico modo di vedere. in questo caso occorre un illuminatore di scarsa potenza, con grande angolo.
    per vedere a grandi distanze, invece, occorre un infrarosso potente (100 mw o più) e a fascio stretto. questo tipo di illuminatore è particolarmente utile sui fucili da cecchino, ma ha bisogno di un ulteriore bonus di potenza, per illuminare talmente tanto da diminuire il disturbo. questo perché all'aumentare degli ingrandimenti del visore (o del mirino cui è applicato), diminuisce la capacità delle lenti di catturare la luce. unendo questo fattore a quello della distanza, ecco che diventa necessario un illuminatore ancora più potente, decisamente a fascio stretto.


    illuminatori consigliati:




    da interni:

    • 800-850 nm di lunghezza d'onda.
      (tra 800 e 850 nm cambia solo un pelo di visibilità in meno a occhio nudo in favore della sorgente a 850).

    - da 10 a 50 mw di potenza (o più, ma solo se regolabile, altrimenti ti autoabbagli a distanza ravvicinata)
    - fascio largo (o regolabile)




    per distanza:
    800-850 nm
    100 mw (100+ metri)
    fascio stretto (o regolabile)


    per sparare in distanza:
    800-850 nm
    più di 100 mw o regolabili
    fascio stretto (meglio regolabile)




    considerazioni:


    nella sua storia, la iia gen è stata usata militarmente circa dieci anni, durante gli anni 80-90 ma anche negli anni successivi, specialmente dall'esercito americano e israeliano. a differenza della ia gen e dei vecchi modelli di iiia, la iia gen viene usata militarmente e sviluppata ancora oggi, per condurre operazioni speciali in ambito urbano, dove la iiia gen è inutilizzabile perchè moltiplica troppo la luce.
    i vantaggi rispetto alla ia sono davvero tanti:

    • prestazione sempre superiore all'occhio umano in qualunque condizione ambientale (la ia ci riesce solo in poche, precise condizioni),.
    • protezione automatica del tubo, attraverso l'autoregolazione della luminosità e lo spegnimento automatico. quindi utilizzo più e elastico e maggiore resistenza alle luci forti.
    • vita media più lunga.

    - caschetto più leggero, utilizzabile per ore (contro caschetto pesante, per certi modelli inutilizzabile).
    - bassissima distorsione, quindi caschetto molto pratico (contro caschetto con immagine instabile).

    • illuminatori raramente necessari e sempre potentissimi (contro indispensabili e sempre troppo poco potenti).


    • tubo interno, guscio esterno e accessori per lo più compatibili con quelli militari attuali.
    • vendita di accessori maggiore
    • possibilità di montare lenti protettive (importantissima nel soft air).
    • presenza di modelli “multipurpose” (lo stesso visore si può montare sul caschetto, sul fucile o dietro l'ottica di un fucile). modelli di ia “multipurpose” non ne esistono/non ne conosco.

    alcuni giocatori snobbano la iia gen (ci sono pazzi che snobbano anche la iiia, che è come snobbare gli f16). ciò è dovuto a vari errori di utilizzo. i visori sono strumenti complicati per cui non esistono guide operative. anche quelle militari sono incomplete, tant'è che poi i militari americani seguono dei corsi. l'utilizzatore solo, invece, impiega mesi di studio e allenamento, prima di produrre i massimi risultati. dopo il corso militare, la percentuale di avvistamenti e identificazioni sale fino al 50% in più.
    tra i possibili errori: pulizia delle lenti sbagliata (diffusissima), perchè diversa da quella di qualunque altro strumento ottico, lenti usurate (sempre per una pulizia sbagliata), errori di allineamento occhio visore. questi errori, sommati, possono ridurre la risoluzione al punto di rendere il visore inutilizzabile, o romperlo proprio, da cui il mito che la iia gen sia un giocattolo, mentre invece è perfino esagerata per il soft air.
    la mancanza di allenamento, che va tenuto costantemente alto, come per il tiro al bersaglio, dà il colpo di grazia.
    meglio per i pochi che riescono a usarli.




    gli infrarossi – divagazione sulla iiia gen.


    ogni infrarosso ha il suo livello di diffusione in natura, che influenza la prestazione dei visori.
    luna: 800 nanometri, diffusione modesta.
    stelle: 850 nanometri, diffusione buona
    piante: 950 nanometri, diffusione ottima.
    quest'ultimo tipo di infrarosso merita una nota a parte.
    le piante non sono verdi. verde è il colore che il nostro occhio usa per le foglie, visto che non arriva al colore che hanno veramente. un visore in grado di vedere questa lunghezza d'onda (ovvero la iiia gen), ha bisogno di molta meno luce per vedere la vegetazione illuminata a giorno e distinguere gli oggetti tra le foglie.


    altre caratteristiche importanti:
    +al salire dei nanometri, aumenta la potenza necessaria per illuminare l'ambiente (a parità di potenza, un proiettore a 800 nm illumina meno di uno a 750 nm).
    +ogni volta che accendiamo un illuminatore infrarosso, ricordiamoci che qualunque occhio nudo avversario può vedere la nostra sorgente (il nostro sigaro acceso), e che chi ha un visore notturno, di qualunque generazione, vedrà anche tutto il fascio di luce che stiamo emettendo
    .+la luminosità a occhio nudo di questa sorgente infrarossa (di questo sigaro) diminuisce all'aumentare dei nanometri. a parità di potenza, la lampida di un 800 nanometri è molto più visibile di una a 950.


    .




    guida all'acquisto.


    scheda tecnica per valutare la ia gen:


    peso -> il peso determina quanto sarà pratico sul caschetto o peserà sull'arma. il peso ridotto si paga di più.
    dimensioni -> le dimensioni sono una specie di moltiplicatore del peso. determinano quanta leva farà sul caschetto o quanto sarà scomodo sull'arma.
    ingrandimenti -> 2x o 3x sono molto meglio per la prima gen, perchè diminuiscono la distorsione, ma non sono indicati per camminare.
    alimentazione -> meno volt usa e più piccole sono le batterie, meglio è. i visori si logorano man mano che l'elettricità necessaria al funzionamento passa dentro il tubo. meno corrente ci vuole per far funzionare il visore, più evoluto è il sistema.


    risoluzione-> non andate sotto i 28. cercate il meglio, la risoluzione è importante.


    lista accessori e compatiblità -> esistono accessori? no? qualcosa non va.
    autonomia -> come per l'alimentazione, anche l'autonomia indica quanto è evoluto un sistema rispetto ad un altro. meno consuma un visore, meno corrente usa, più è evoluto e resistente il sistema.


    scheda tecnica della seconda gen:


    peso-> il peso determina quanto sarà pratico sul caschetto o peserà sull'arma. generalmente, la iia gen lo è sempre.
    dimensioni-> le dimensioni sono una specie di moltiplicatore del peso. determinano quanta leva farà sul caschetto o quanto sarà scomodo sull'arma. generlamente, quelle di iia gen sono buone.
    ingrandimenti -> li sconsiglio. diminuiscono l'elasticità di utilizzo, relegando al visore il ruolo di osservazione/tiro, mentre con un iia gen potete davvero fare tutto, da andarci in mountan bike (non scherzo) a guidare (non fatelo! era solo per rendere l'idea).
    alimentazione -> ininfluente.
    e' multipurpose? -> chiedetelo. il multipurpose rende il visore divertentissimo: potete tenerlo ore sul caschetto, montarlo dietro un redot, fare il cecchino daynight, metterlo su un'ottica a zoom variabile... con un multipurpose vi godete il visore tre volte di più. guardare le stelle con gli ingrandimenti è bellissimo.
    possibilità di upgrade -> chiedetela. magari un giorno vi verrà voglia di prendere un iia gen pari iiia senza spendere tantissimo.
    risoluzione -> può variare molto, non state sotto i 40, significa che è un modello vecchio. quanto aumentare la definizione valga i soldi che costa, putroppo non lo so. secondo i militari, la definizione determina la capacità di vedere oggetti immobili.
    disturbo -> dove non specificato è 16. sopra 16, dovete pagare molto, ma non ho fatto prove e non so dirvi quanto aumenti il risultato. teoricamente, il disturbo è molto importante. secondo i militari, determina la capacità di individuare oggetti in movimento. inoltre, determina il livello minimo di luce di cui il visore ha bisogno di vedere. ecco perchè un iia con basso disturbo può eguagliare un iiia. poi la iiia amplifica la luce di più, ma in ambito urbano con luce artificiale, il iia è ancora utilizzabile, il iiia no. tornando al mercato che ci riguarda, esistono visori di iia sotto il valore minimo di disturbo consigliabile e non c'è modo di distinguerli a meno di non essere davvero esperti. sicuramente, specificare il disturbo nella scheda tecnica del visore è un grande segno di serietà.


    in genere, i costruttori specificano le caratteristiche solo per vantarsene, quindi più caratteristiche specifica un costruttore, più il visore è prestigioso. il problema è che esistono varie unità di misura per vari aspetti del visore, e ogni costruttore specifica aspetti diversi, (che per noi non hanno senso), e non li possiamo confrontare con i dati di un altro visore.

    procedura controllo lenti


    prendi un piccolo catarifrangente, mettiti in una stanza buia, con la luce che entra solo dalla porta. posa il catarifrangente davanti alla fessura chiusa della porta, e osservalo. deve essere illuminato poco e apparire leggermente bianco nel visore.
    se ha un alone attorno, allora hai la lente sporca. spostalo nell-immagine, mettendolo al centro, in alto, a dx, a sx, ecc.
    vedrai l-alone che diventa piu` grande o piu` piccolo a seconda del settore piu` o meno sporco della lente.
    puliscila con coton fioc nuovo, immacolato, senza premere.
    se non c`e` stato un miglioramento o il miglioramento e` troppo scarso, la lente e` rovinata da pulizia scorretta (si e` usurata).

    esempio di come non si deve vedere il catarifrangente>

    http://viewmorepics.myspace.com/inde...ageid=22190557

    pur non essendo scattata con un visore notturno, l`effetto e` davvero identico.

    PROVA DEL NOVE PER LA SECONDA GEN

    Molti si chiedono se il proprio IIa gen è valido, se rientra nella norma, se ha fatto un buon acquisto. Tralasciando i luoghi comuni (la roba americana va sempre bene, il IIa gen è sempre una divinità in terra, la IIa gen fa sempre cagare, la IIIA rulla), ecco una semplice prova di controllo del disturbo.

    1)accendete una luce nella stanza a fianco, poi chiudetevi dentro la vostra. Dovete vedere la fessura di luce sotto la porta. Aspettate nell'oscurità, finchè non vi siete abituati l buio. Se l'occhio non sarà almeno abituato, la prova non sarà valida. La stanza è totalmente buia anche dopo alcuni minuti? Non vedete proprio niente? Bene.
    Adesso siete in un ambiente dove c'è luce, ma non siete in grado di vederla.

    0) Accendete il visore.
    La differenza tra occhio e visore dovrebbe essere netta, anche se il disturbo è notevole. Dovrebbero esserci interi oggetti che ad occhio nudo non eravate in grado di vedere davanti a voi, per quanto disturbati. Questo è MOLTO più di quanto si possa avere da un Ia.
    Al chiuso, tutti i visori sono in difficoltà.
    Questo perchè mancano la luna e le stelle, quel bonus per noi invisibile, ma per loro visibilissimo, che ci dà l'illusione che i visori vedano al buio.

    2) Il visore dovrebbe essere in leggera difficoltà, con molto disturbo.
    Aprendo leggerissimamente la porta, potete dosare la luce. Aumentate la luce finchè la stanza diventa illuminata a giorno e il disturbo sembra sparire all'improvviso: in questa condizione si fa il test di risoluzione. Potete saggiare la risoluzione massima del vostro visore guardando piccoli oggetti, come libri aperti o altro.
    Se avete posseduto un Ia gen, noterete subito la differenza.

    3) Abbassate di nuovo la luce finchè il visore vede ogni oggetto, ma c'è grande disturbo (l'immagine è quasi tutta verde e non buia, ma non c'è abbastanza luce da diventare verde luminosa).

    A) Il disturbo è a minuscoli puntini o grossi grani?
    il disturbo rende irriconoscibili oggetti medi/grandi, anche se la maggior parte dell'immagine è tutta verde e non nera?
    C) Resta uguale anche con l'aumentare della luce?
    Oppure aumentando la luce, si trasforma in puntini minuscoli che non disturbano più?

    In caso affermativo a TUTTE le domande, potreste avere tra le mani un IIa gen primissimo modello. O lo avete pagato come un prima di lusso, o avete avuto una fregatura.
    In generale, la qualità di un visore si misura domandandosi: quanta luce occorre prima che il disturbo diventi ininfluente? Meno è, meglio è.

    4) controllate macchie e puntini nel tubo. Accendete l'lluminatore infrarosso e e guardate una parete bianca. Non devono esserci puntini luminosi bianchi, nè fissi, nè pulsanti, e soprattutto non in movimento.
    Al massimo piccoli come punte di spillo, fissi e non pulsanti.
    Non devono esserci macchie nere grandi e centrali, ma al massimo:
    minuscole (capocchie di spillo) centrali
    piccole periferiche
    e nella quantità di non più di 5 in tutto tra piccole e minuscole.



    Ultima modifica di marswallace; 13/09/2010 a 11:36

  3. #3
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    molto interessante!!!!!!!!!!!!!!!!!complimenti!!! + 1 per te!!!!

  4. #4
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    e la terza?

    servirebbe anche un cenno ai vari acronomi utilizzati nei data sheet, e la differenza appunto tra visori con data sheet o senza, ma qui si entra in campo riservato praticamente ai mil-spec.

    per il resto mi sembra tutto corretto, tengo a sottolineare però che la differenza tra un 2a di ultima generazione (xd4, xr5) e un terza omni v/omni vi è, anche solo dati alla mano, quasi abissale...si arrivano a fom di 2400, con s/n 32...un d300 mi sembra faccia 800-900 e 10/12 di s/n...

    quello che mi fa girare le balle è che negli states (eccetto alcuni tubi mx *****) tutto è comprabile ed utilizzabile...ci sono foto scattate con i mum14/nepvs14 pinnacle in tandem con un'ottica swarosky, in una notte nuvolosa inquadrano bersagli a 260 m con zoom 6x !!!
    http://www.nightvisionforums.com/upl...g_0772_123.jpg

    e stiamo qui a discutere la differenza tra prima gen. e seconda in italia?

    a taso che tristezza

  5. #5
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    many,

    la terza non la tratto perchè illegale, non mi va. quella che ho scritto è una guida pratica, che risulta utile nel soft air reale, dove al massimo gira fom 1200 (parliamo già di quasi 3000 eur) e la maggior parte dei visori sono di ia. tanto per chiarire il discorso: "col iia si vede da dio, la ia fa cagare".
    mi premeva soprattutto spiegare perchè la prima gen è stata usata militarmente per un sacco di anni, e come mai nel soft air non riusciamo a usarla (la colpa è in parte nostra).
    senza sapere tutto quello che c'è scritto, ti ritrovi il pirla che ti dice: "avevo il iiia mal'ho venduto, non serviva a niente".
    orientarsi tra itt, xd4, xd5 ecc, va bene per un'altra guida, e se sai già quanto è importante la sensibilità agli infrarossi, altrimenti sono tutti dati che non sai cosa vogliono dire.
    potresti scriverla tu.
    Ultima modifica di marswallace; 10/11/2009 a 16:00

  6. #6
    Cavallo di Frisia

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    un buon lavoro, mars.... un +1 a te (anche solo per lo sbattimento...) ed un -1 a many che sa solo "criticare".....

  7. #7
    SAMaximum



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    la rep te la meriti per lo sbattimento nello scrivere tutta sta roba...poi, che corsi o guide si potrebbero seguire/leggere per utilizzare al meglio il visore?

    io ho un d300ms 2+, utilizzato sul nostro campo che tu conosci, nella parte urbana tra gli angar, era una notte buia con poche stelle e poca luna, a 15 m senza illuminatore un avversario accovacciato sotto un albero lo vedevo solo come una macchia nera...è normale o sbaglio qualcosa?
    Ultima modifica di TEX_ZEN; 10/11/2009 a 17:54

  8. #8
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    texzen,

    il tuo campo lo conosco bene, e` li` che mi sono reso conto che avrei potuto sparare a cento metri in testa (con la visibilita' a occhio nudo di trenta metri). era il torneo tiger/assi, tra l`altro senza luna, ma nemmeno nuvole, per cui una pacchia per i iia gen, una tragedia per i ia.
    per sapere se il tuo visore ha un problema, o se ha semplicemente superato la sua vita (come le macchine con 200.000 km) si puo` solo confrontare con un altro iia gen. soprattutto, controlla lo stato delle lenti in controluce, e dimmi se vedi segni sul `rivestimento fantasma` viola, quello che si vede/non vede.

    per il resto mi hai sgammato... i trucchi ci sono eccome. non li posso mettere perche` se li rendo pubblici li ritrovero` usati contro di me. sarebbe come raccontare ad un altro club schemi di movimento e diversivi usati dalla propria squadra. quello che ti posso dire, e` di lasciare stare le guide militari. per es. il pvs7 e` una ciofeca, non vedi nemmeno dove metti i piedi. i nostri scenari propongono rischi inconcepibili per i militari, manuali ad hoc non ce ne sono.

    ps> ci becchiamo sul campo... l-ultima partitona 30 contro 30 mi e` piaciuta molto.
    Ultima modifica di marswallace; 10/11/2009 a 20:20

  9. #9
    Mi è sembrato di vedere un gatto...






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    ottimo ed esauriente scheda mars.

    occhio pero' che le gen non sono sempre discriminanti nella qualita' del visore. le generazioni descrivono essenzialmente le modalita' di costruzione.

    esistono tubi 2a gen con caratteristiche superiori ai 3a gen milspec. inutile comunque andare nei dettagli, andremo solo a creare confusione di numeri.

  10. #10
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    thnx!

    sgheno quello che dici e` vero soprattutto per la iia gen, meno per la ia.
    i prima si equivalgono molto, i iia gen vanno dal qualcosa in meglio alla prima (per la roba d`antiquariato) ai pari/quasi meglio della iiia gen, in effetti almeno una frase potevo dedicarla a questo discorso, do` per scontato di parlare dei visori attuali comunemente in commercio.

    lo scopo della guida era chiarire il discorso degli infrarossi, perche` al di la` dei pareri personali e delle recensioni, ci sono dei meccanismi ben precisi che spiegano perche` il caschetto non va bene con la ia, perche` la ia nel bosco non vede, perche` il seconda va meglio in periferia, ecc.
    Ultima modifica di marswallace; 10/11/2009 a 21:49

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