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Discussione: AKM Cyma vs AKM real steel

  1. #1
    Recluta L'avatar di cheffulj
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    27 Feb 2009
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    Predefinito AKM Cyma vs AKM real steel

    la recensione che vi posto è semplicemente un confronto estetico
    tra un akm cyma (cm036a) ed un akm real steel russo prodotto a tula nel 69, potendoli affiancare a casetta mia per fare i giusti paragoni.


    estetica & dettagli generali :
    per essere un low-cost mi sembra un arma nel complesso, abbastanza ben "finita" (anche se come molti ripetono da tempo la kalash è superiore a livello estetico)
    quì di seguito porto alcuni confronti con l'akm originale russo - 2°/3° versione, ovvero quelle prodotte in maggiore quantità.
    poi come sappiamo ogni paese ha le sue varianti....
    tutte le fotografie postate in seguito sono state fatte con luce artificiale (ovvero una luce media) per un semplice motivo, riguardante i legni: l'arma vera, "vantando", si fa per dire, calcio e guancette in multistrato, presenta riflessi e colorazioni del legno che la luce solare amplifica all'ennesima potenza, e queste falsano la reale colorazione semplicemente a seconda del posizionamento rispetto alla fonte luminosa (in parole povere, muovendo l'arma di qualche centimetro il marrone scuro diventa ocra, il classico noce si trasforma in rossiccio, e le tonalità + verdognole diventano nientemeno che oro), mentre con una luce media appunto, queste differenze vengono abbastanza livellate ad un livello accettabile (anche se effettivamente queste fotografie sono un po bruttine a vedersi)...
    i signori mi scusino questi sproloqui tecnici, mi sembra giusto portare ogni spiegazione possibile a scanso di equivoci.
    altra cosa: nelle fotografie della replica "elaborata" noterete la leva di armamento grigia, incongruenza dovuta al fatto che l'originale nera mi è stata spaccata dal pargolo che trascinando furtivamente l'asg per il corridoio ha preso una curva stretta diciamo...


    metallo:
    abbastanza solido a prima vista, in realtà il receiver, una volta smontato si rivela abbastanza morbido (si flette stringendolo forte con una mano), ma forse è un vantaggio avere una cassa + elastica, piuttosto che una troppo dura facilmente spaccabile. colore quasi impeccabile, riproduce al 99% la brunitura originale di un vero akm, riportata a galla nel real steel in oggetto eliminando a mano la finta bruinitura bluastra appiccicata in copertina dall'importatore italiano.
    la vernice in generale è un pelo troppo opaca.
    gli angoli in generale sono un po troppo squadrati.


    legno:
    mi sembra abbastanza scadente, al limite dell' accettabile.
    assolutamente poco solido, troppo leggero (ovviamente facendo il confronto con l'akm vero): il calcio, stringendo lateralmente con una presa decisa si deforma a vista d'occhio. anche le guancette mi sembrano mooolto leggere.
    colore: estremo per un vero legno. forse i cinesi sono tutti daltonici ma passa una bella differenza tra il colore della replica e quello dall'arma vera (ricordo che il legno originale è il noce). mi chiedo quale sia il problema nel dare subito una colorazione + esatta... non essendo multistrato non ci sono tutti i "disegni" di un akm real steel, ma le venature e le caratteristiche nel complesso sono + che accettabili (come anche l'effetto lucido presente su akm real steel lucidati):
    il problema tonalità si risolve facilmente, con un po di pazienza:
    una scartavetrata con una carta media, per levare il grosso, ma senza esagerare (non levare completamente l'arancio del legno originale, torna utile) e una ritoccata soft con carta morbida: il legno non dovrebbe essere superliscio, qualche difetto dona;
    2 mani decise di impregnante color mogano a pennello, a distanza ravvicinata, senza lasciar asciugare, si creano dei depositi che se controllati (un po meglio di quanto abbia fatto io, che di pazienza per sti lavorattetti di fino ne ho un po poca...) ricordano certi difetti del multistrato;
    lasciare asciugare bene, almeno un giorno, ripassare cartavetro per rendere il colore irregolare e infine passare una mano di noce scuro a spugna, anche quì in modo irregolare, quà di più quà di meno... et voilà... non sarà come il multistrato reale ma la tonalità quaglia decisamente. nel mio caso ho successivamente ri-scartavetrato l'ultima verniciatura, in quanto mi sembrava + utile un legno paco anzichè uno lucido.
    in generale il senso è: sbiadire l'effetto fluò, portare la tonalità da arancio in direzione rosso-bordeaux, scurire e ingrigire il tutto verso un marrone un po +spento.
    per chi ce l'avesse sotto mano, la tonalita dei finti legni marui è abbastanza ben azzeccata.
    altre considerazioni sui legni:guancette in legno + piccole del receiver nel punto in cui "toccano", e anche quì, come per il metallo, angoli troppo squadrati, ma la cartavetro fa miracoli...
    n.b. come vedrete nelle fotografie, il real steel in questione presenta legni lucidati, questa è comunque una lavorazione extra, o meglio, post-produzione: tutti gli ak in teorria uscirebbero di fabbrica allo stato grezzo, poi gli importatori (nel caso mio) o + semplicemente gli utilizzatori stessi (quali gli eserciti), a secondo dell'esigenza provvederebbero alla lucidatura opprtuna (utile essenzialmente per proteggere il legno da tutti i suoi nemici naturali quali umidità, botte varie, parassiti etc etc)

    prima del trattamento





    dopo il trattamento





    plastiche:

    l'unica parte in plastica evidentemente visibile è l'impugnatura:
    ovviamente + larga dell'originale per poter ospitare il motorino, ma anche quì poco sbattimento ingegneri cyma: la plastica al tatto è uno schifo (non che la bakelite sia qualla gran cosa, ma questa sembra essere + fragile e meno "morbida" ancora) e inoltre il colore nella realtà non esiste, se non nel 74su (dalla cui replica probabilmente per comodità l'impugnatura è stata prelevata). ovvio che poi gli "ibridi" proliferano tra gli ak users, ma il vero akm in teoria avrebbe l'impugnatura in legno + bordo metallico (tipo 47), nella prima produzione industriale, oppure l'impugatura in bakelite color marrone-rossiccio nelle seguenti... gli altri sono imbastardimenti.


    imbracciato:
    la prima sensazione è di un fucile abbastanza solido, ovviamente molto meglio di un non-metal, ma siamo ancora lontani dall'emozione di akm vero...
    quello che pecca un po è la scarsezza qualitativa del legno...
    i caricatori di metallo marui ballano un po una volta inseriti (si risolve facilmente applicando un qualsiasi spessore nell'imbocco o su bordo caricatore).
    il calcio è un po inclinato in basso, tipo 47 (vedi foto), dico un po, quel tanto che basta a far rimuginare i rompicogliani come me, ma d'altronde uno dei punti forti dell'akm è la linea dritta in comune con la serie 74 e posteri...
    nota dolente (o no?):
    l'impressione, imbacciandolo è che sia + pesante del real steel!
    ovvio, l'arma vera non si porta a spasso un gear-box, e questo influisce anche sulla abbastanza spiccata differenza nell'andare in mira.


    dettagli da notare:
    tra copri-gearbox e gearbox, nella parte a frontale a sinistra, passa uno scoiattolo, fortunatamente il top cover un po rimedia coprendo quasi sufficentemente la voragine.
    questo semplicemente vuol dire che una manutenzione un po + frequente è consigliata
    (porto confronto col marui smembrato per prelevare gb: mai aperto in oltre un anno di impallinate, beh non c'era un grano di polvere... ermetico!).
    top cover un po ballerina, e come (penso) molti altri ak low-cost, almeno i cyma, pernetto di chiusura molto poco "sveglio" confronto al classico marui...
    altro difetto: non viene mai preso in considerazione ma in effetti il tappo del calcio fissato con le viti non è proprio una genialata: il cambio batteria richiede sempre un tempo ben più lungo rispetto alla chiusura a scorrimento delle repliche tradizionali in abs, e in + ci si deve sempre portare in campo un cacciavite (o almeno un coltello multiuso, utile comunque per 1000 altre cose).


    in sintesi:
    non mi inoltro nella meccanica, non è il mio settore diciamo, ma per il resto mi sembra un buon compromesso qualità/prezzo, considerando il fattore materiali usati, anche se come avrete capito la differenza la fa il metallo...
    arma abbastanza solida, che dovrebbe soddisfare i requisiti minimi per poter girare tranquilli per boschi senza avare grossi timori nel gettarsi a terra e far prendere qualche botta ai 160 euri targati cyma...
    asg dedicata ai sostenitori del "chi si accontenta gode", non è il massimo del realismo ma oppourtanamente trattata fa la sua figura.
    Ultima modifica di cheffulj; 11/09/2009 a 12:13

  2. #2
    Spina L'avatar di caos_tredici
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    bella! rep +1 senza dubbio(edito:virtuale perchè non posso).

    il metallo delle repliche a quanto ne so io purtroppo non può essere per legge un granchè...perchè non deve poter esser convertito in nessun modo in arma vera.

    secondo me la replica non è niente male...
    Ultima modifica di caos_tredici; 11/09/2009 a 12:50

  3. #3
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    bravo!, la rep te la do io! molto interessante!

  4. #4
    L'uomo che sussurrava alle vanghe In attesa della conferma e-mail
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  5. #5
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    grazie regà!
    purtroppo sono obbligato a postare ste foto buie per fare le giuste comparazioni, ma fanno proprio un po c------e... il legno multistrato lucido del real steel è veramente balordo...
    magari fra qualche tempo che il sole sarà meno violento non mi farà + scherzetti di luce e riflessi vari...

  6. #6
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    nota sui legni, a casa ho 4 tipi li legni ak, 2 ddr uno proveniente da un mpi-k quello corto e uno da un ak74 normale, 1 cinese e uno rumeno, hanno tutti lavorazioni nonchè tipi di legno differente su alcuni è presente uno strato pesante di "lucido" (ddr ak74) altri sono al grezzo mpi-k gli altri 2 hanno un lucidetto che va via a guardarlo. come detto infatti il tipo di legno e la lavorazione dipendono dai lotti produzione e dallo stabilimento in cui vengono prodotti gli ak.
    se ci si informa infatti izmash e tula nella loro storia di produzione hanno una varietà di legni e lotti molto vasta con prezzi che vanno fino a centinaia di euro per alcuni lotti "rari" di legni.

  7. #7
    Recluta L'avatar di cheffulj
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    Quote Originariamente inviata da kurnikoff Visualizza il messaggio
    nota sui legni, a casa ho 4 tipi li legni ak, 2 ddr uno proveniente da un mpi-k quello corto e uno da un ak74 normale, 1 cinese e uno rumeno, hanno tutti lavorazioni nonchè tipi di legno differente su alcuni è presente uno strato pesante di "lucido" (ddr ak74) altri sono al grezzo mpi-k gli altri 2 hanno un lucidetto che va via a guardarlo. come detto infatti il tipo di legno e la lavorazione dipendono dai lotti produzione e dallo stabilimento in cui vengono prodotti gli ak.
    se ci si informa infatti izmash e tula nella loro storia di produzione hanno una varietà di legni e lotti molto vasta con prezzi che vanno fino a centinaia di euro per alcuni lotti "rari" di legni.
    esatto!
    di akm russi io ne ho visto giusto qualcuno oltre al mio, ma il legno era sempre quello (e questo semplicemente mi fa pensare ad un grosso arsenale inutilizzato aperto recentemente al mercato civile).
    ma come ho detto il multistrato è very balordo, per cui io ce l'ho rossiccio, qualcun altro ce l'avrà verdognolo...
    una buona scusa per non perdere la testa ad azzeccare la tonalità dei nostri legni..

  8. #8
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    lavoro stupendo!
    prenderò spunto per fare lo stesso anche sul mio ak...

    lunedì mi procuro il materiale e comincio a lavorarci su ^^

  9. #9
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    eh eh eh attento a non sbagliare quando lo metti nella borsa la domenica mattina eh!!!

    gran bel pezzo, prenderò spunto per il mio progetto di cetme
    punto rep meritatissimo!

  10. #10
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    ottimo articolo, anche se il cm.036 è storia passata, consiglio a chiunque fosse interessato in un akm di prendere il nuovo modello cm.048m clone vfc, non c'è paragone.

    ps
    per la vernice troppo opaca una passata di olio di silicone con uno straccetto aiuta molto

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