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Discussione: Reati configurabili nel caso di omesso od errato soccorso.

  1. #1
    Spina L'avatar di Davidone
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    Predefinito Reati configurabili nel caso di omesso od errato soccorso.

    ciao a tutti.
    c'è una domanda che spesso quando penso al primo soccorso mi passa in continuazione per la testa, ma se mentre intervengo l'infortunato mi muore tra le mani???
    parto dal mio piccolo, 3 corsi primo soccorso + coso di aggiornamento ogni anno per rinfrescare la memoria, il tutto pagato dalla mia azienda poi due corsi antincendio, con relativi pompieri infermieri che ci insegnano come imbragare l'infortunato ed effettuare trasporti fuori dalle zone di pericolo.
    in tutto questo, preciso che mi ha molto entusiasmato, e stato associato ad un gruppo volontario della protezione civile con la reperibilità in caso di calamità.
    vengo al dunque:
    i preparatori, infermieri e dottori, mi hanno sempre detto, meglio fare qualcosa vista tua preparazione, che veder morire qualcuno.
    a tale proposito rileggendo la scheda: gli aspetti legali del primo soccorso, non è che sono rimasto molto convinto dalle parole dei miei istruttori, anzi, riflettendo una famiglia addolorata per la perdita di un caro, potrebbe farti causa, ma visto che corsi su corsi non attestano l'appartenenza ad una professione\servizio sanitario, i quali nel loro caso, sono sicuramente tutelati da lauree, nella malaugurata ipotesi di complicazioni.

    riporto trascrizione del testo;
    facendo ora una breve parentesi circa gli aspetti pratici della questione, si fa notare che una simile imputazione viene molto più facilmente addossata ad un generico soccorritore, privo di alcun titolo qualificativo piuttosto che ad un operatore del settore medico, ritenuto, in forza appunto della sua qualifica, maggiormente esperto e cosciente circa la necessità o meno di intervenire in un certo modo su di un ferito.

    questo entra in contraddizione con quello che mi è stato detto, nel mio ultimo corso di aggiornamento a marzo, quando ho sollevato il problema:
    mentre effettuo abc passando alla rianimazione cardio polmonare, se l'ipotetico l'infortunato ha due costole fratturate, che ne possono causare un'emorragia nel polmone cosa mi possono imputare, i famigliari?
    mi dicono che sono tutelato non devo crearmi problemi????????
    ma tutelato da chi?
    preciso per finire, che se un'altra volta come mi è già successo purtroppo qualcuno dovesse avere bisogno delle mie modeste conoscenze, non ci penserei su un minuto, visto per esempio,che per un infarto\arresto cardiaco la curva di intervento è minima vivrei peggio con il rimorso di non aver tentato nulla rimanendo a gurdare.
    ciao
    Ultima modifica di Davidone; 17/07/2009 a 19:42 Motivo: errori ortografici

  2. #2
    Spina L'avatar di Molecola
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    e' logico che sei il piu' preparato tra tutti i tuoi colleghi,senza dubbio.
    ma i corsi che fai non ti obbligano ad intervenire in determinate situazioni.questo perchè non hai una qualifica (in italia la figura di noi soccorritori ancora non è riconosciuta),quindi al massimo puoi solo fare due cose: chiamare il 118 e attendere il loro arrivo.in questo modo se l'infortunato morisse,tu saresti comunque intervenuto nel migliori dei modi (eviti l'omicidio colposo e omissione di soccorso).
    cosa diversa è se ti senti preparato,intervieni e il malcapitato muore.
    a quel punto verresti comunque incolpato di omicidio colposo (non dolo) in quanto sono i passi che si fanno in determinate situazioni (esperienza diretta...) per poi arrivare alla conclusione: innocente perchè l'infortunato è deceduto per altri motivi al di fuori delle manovre del soccorritore.colpevole perchè il massaggio è stato errato,la respirazione sbagliata e cosi' via...in ogni caso passeresti un brutto quarto d'ora..
    allora io ripeto,ancora una volta: è meglio non fare niente che fare male....
    partite dal presupposto (e io parlo dopo 5 anni di 118,volontario in croce rossa,misericordie,anpas e protezione civile) che in emergenza i fascicoli e quello che ti insegnano dopo 12 ore di corso,li butti...
    nel senso che vanno calcolati una miriade di altri parametri...l'adrenalina,la paura,la sinergia col team,il nervosismo e tante altre cose...ecco il perchè del mio consiglio: lasciate fare agli esperti..sulla vita delle persone non si gioca!

  3. #3
    Spina L'avatar di Davidone
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    Quote Originariamente inviata da molecola Visualizza il messaggio
    nel senso che vanno calcolati una miriade di altri parametri...l'adrenalina,la paura,la sinergia col team,il nervosismo e tante altre cose...ecco il perchè del mio consiglio: lasciate fare agli esperti..sulla vita delle persone non si gioca!
    e' un consiglio che dai che condivido pienamente, non mi sono mai sentito dott. kildare e non ci tengo.
    però: (mi ripeto)
    arresto cardiaco curva di sopravvivenza bassa, tempo di intervento da parte del 118, per mantenere vive almeno la metà delle cellule del cervello max 10 min..
    a questo bisogna aggiungere, che se in questi dieci minuti non applichi una respirazione manuale per mandare ossigeno alle principali parti del corpo il tempo si dimezza.

    all'ora concludo dicendo che, si è meglio non metter mani se possibile, se la persona e cosciente, bisogna sempre mettere in sicurezza l'infortunato dall'eventuale luogo pericoloso (prima regola del soccorso), ma nel caso sopra descritto dopo che hai fatto ore e ore di pratica in e out, ti senti di non toccarlo sapendo che il 118, se ti dice bene, anche arrivando in un quarto d'ora, la maggior parte delle cellule del cervello sono andate e se riuscissero ad rianimarlo non avrebbe una vita normale.

    statistiche:
    assenza di ossigeno per 10 min comporta, nella fortunata delle ipotesi di rianimazione, forti danni celebrali, infermità dell'infortunato.
    per non parlare, dei massaggi fatti e poi.....
    in questo caso guardare, vale a dire omettere.
    sarei un tantinello cauto con le considerazioni.

  4. #4
    Spina L'avatar di Molecola
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    Quote Originariamente inviata da davidone Visualizza il messaggio
    e' un consiglio che dai che condivido pienamente, non mi sono mai sentito dott. kildare e non ci tengo.
    però: (mi ripeto)
    arresto cardiaco curva di sopravvivenza bassa, tempo di intervento da parte del 118, per mantenere vive almeno la metà delle cellule del cervello max 10 min..
    a questo bisogna aggiungere, che se in questi dieci minuti non applichi una respirazione manuale per mandare ossigeno alle principali parti del corpo il tempo si dimezza.

    all'ora concludo dicendo che, si è meglio non metter mani se possibile, se la persona e cosciente, bisogna sempre mettere in sicurezza l'infortunato dall'eventuale luogo pericoloso (prima regola del soccorso), ma nel caso sopra descritto dopo che hai fatto ore e ore di pratica in e out, ti senti di non toccarlo sapendo che il 118, se ti dice bene, anche arrivando in un quarto d'ora, la maggior parte delle cellule del cervello sono andate e se riuscissero ad rianimarlo non avrebbe una vita normale.

    statistiche:
    assenza di ossigeno per 10 min comporta, nella fortunata delle ipotesi di rianimazione, forti danni celebrali, infermità dell'infortunato.
    per non parlare, dei massaggi fatti e poi.....
    in questo caso guardare, vale a dire omettere.
    sarei un tantinello cauto con le considerazioni.
    potrei parlarti da infermiere,da soccorritore o da semplice laico...
    allora,in questi casi dopo 4 minuti di assenza di ossigeno si ha il 60% delle perdite cerebrali.ogni minuto che passa questa percentuale aumenta del 5%.
    il discorso del 118 (e apro e chiudo subito una parentesi onde evitare flames inutili) è diverso: so per certo che dalla chiamata all arrivo dei soccorsi passano almeno 10 minuti (salvo rari casi),ma questo è un altro discorso.
    quello che dici tu è in parte vero e corretto..sarebbe ottimo fare delle insufflazioni..ma devi anche mandare l'aria in circolo col massaggio..e quindi richiedo (non punto il dito verso di te,sia chiaro),ce la sentiamo di prenderci questa responsabilità?
    purtroppo sono scelte difficili,da non sottovalutare...
    io,nonostante sia un professionista nel settore,ogni volta che esco con l'ambulanza e mi capita un rosso in arresto cardiaco..me la faccio sotto.
    ho paura quando iniettiamo adrenalina e altre cose...ma mi faccio forza pensando: siamo qualificati,la sua vita dipende da noi.

  5. #5
    Recluta L'avatar di LucianoHex
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    se intervieni devi portare a termine il tuo intervento, altrimenti incappi in respondasabilità, fino all'arrivo del 118. dato che sei un comune cittadino e non uno specializzato non hai l'obbligo di intervento, se non quello di chiamaare i soccorsi.
    qualora intervieni e il malcapitato muore o ha delle complicazioni scatta in automati il procedimento penale per omicidio colposo o lesioni colpose: per essere incriminato devono dimostrare la tua colpa con negligenza imperizia o imprudenza, che non sono configurabile se hai fatto tutto quello che sapevi fare, nell'ordine giusto e con la ovuta diligenza. diciamo che se dimostri di aver seguito le istruzioni che ti hanno insegnato non corri grossi rischi dato che ti viene richiesta l'ordinaria diligenza, in quanto normale cittadino senza conoscenze specifiche (non sei ne un dottore ne un infermiere a loro viene richiesta una diligenza superiore a quella richiesta al normale cittadino)

  6. #6
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    Quote Originariamente inviata da davidone Visualizza il messaggio
    ciao a tutti.
    c'è una domanda che spesso quando penso al primo soccorso mi passa in continuazione per la testa, ma se mentre intervengo l'infortunato mi muore tra le mani???
    parto dal mio piccolo, 3 corsi primo soccorso + coso di aggiornamento ogni anno per rinfrescare la memoria, il tutto pagato dalla mia azienda poi due corsi antincendio, con relativi pompieri infermieri che ci insegnano come imbragare l'infortunato ed effettuare trasporti fuori dalle zone di pericolo.
    in tutto questo, preciso che mi ha molto entusiasmato, e stato associato ad un gruppo volontario della protezione civile con la reperibilità in caso di calamità.
    vengo al dunque:
    i preparatori, infermieri e dottori, mi hanno sempre detto, meglio fare qualcosa vista tua preparazione, che veder morire qualcuno.
    a tale proposito rileggendo la scheda: gli aspetti legali del primo soccorso, non è che sono rimasto molto convinto dalle parole dei miei istruttori, anzi, riflettendo una famiglia addolorata per la perdita di un caro, potrebbe farti causa, ma visto che corsi su corsi non attestano l'appartenenza ad una professione\servizio sanitario, i quali nel loro caso, sono sicuramente tutelati da lauree, nella malaugurata ipotesi di complicazioni.

    riporto trascrizione del testo;
    facendo ora una breve parentesi circa gli aspetti pratici della questione, si fa notare che una simile imputazione viene molto più facilmente addossata ad un generico soccorritore, privo di alcun titolo qualificativo piuttosto che ad un operatore del settore medico, ritenuto, in forza appunto della sua qualifica, maggiormente esperto e cosciente circa la necessità o meno di intervenire in un certo modo su di un ferito.

    questo entra in contraddizione con quello che mi è stato detto, nel mio ultimo corso di aggiornamento a marzo, quando ho sollevato il problema:
    mentre effettuo abc passando alla rianimazione cardio polmonare, se l'ipotetico l'infortunato ha due costole fratturate, che ne possono causare un'emorragia nel polmone cosa mi possono imputare, i famigliari?
    mi dicono che sono tutelato non devo crearmi problemi????????
    ma tutelato da chi?
    preciso per finire, che se un'altra volta come mi è già successo purtroppo qualcuno dovesse avere bisogno delle mie modeste conoscenze, non ci penserei su un minuto, visto per esempio,che per un infarto\arresto cardiaco la curva di intervento è minima vivrei peggio con il rimorso di non aver tentato nulla rimanendo a gurdare.
    ciao
    rimane il fatto che non facendo nulla, muore in ogni caso,i l compito del soccorritore e' proprio quello di prestare il "primo soccorso", ovvero le tecniche da seguire in attesa dell'arrivo del soccorso qualificato.

  7. #7
    Utente con Restrizioni Lv.1 L'avatar di Blu-Vector
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    con questa febbre di denuncia facile che ha la gentaglia io aspetterei due volte prima di effettuare un primo soccorso.

    soprattutto se il malcapitato ha perso i sensi o peggio non è in grado di parlare in seguito ad un'urto, io credo che dal momento in cui avvenga questa eventualità si passa da primo soccorso a soccorso più avanzato ( sebbene ti abbiano preparato anche a queste eventualità. ) questo perchè ci sono troppe variabili per le quali il ferito possa aver perso i sensi in seguito ad agenti esterni.

    il fatto della foratura dei polmoni è molto frequente, e non dovrebbe comunque accadere, infatti prima di effettuare un massaggio cardiaco, da quanto so, si deve sempre ispezionare il torace del ferito.

  8. #8
    Adoratore della Sacra Boccia


    L'avatar di Vertunno
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    Quote Originariamente inviata da lucianohex Visualizza il messaggio
    se intervieni devi portare a termine il tuo intervento, altrimenti incappi in respondasabilità, fino all'arrivo del 118. dato che sei un comune cittadino e non uno specializzato non hai l'obbligo di intervento, se non quello di chiamaare i soccorsi.
    qualora intervieni e il malcapitato muore o ha delle complicazioni scatta in automati il procedimento penale per omicidio colposo o lesioni colpose: per essere incriminato devono dimostrare la tua colpa con negligenza imperizia o imprudenza, che non sono configurabile se hai fatto tutto quello che sapevi fare, nell'ordine giusto e con la ovuta diligenza. diciamo che se dimostri di aver seguito le istruzioni che ti hanno insegnato non corri grossi rischi dato che ti viene richiesta l'ordinaria diligenza, in quanto normale cittadino senza conoscenze specifiche (non sei ne un dottore ne un infermiere a loro viene richiesta una diligenza superiore a quella richiesta al normale cittadino)
    concordo perfettamente in pieno con le tue parole. bisogna stare attenti a improvvisarsi dr. house, perchè potresti causare + danni che benefici al malcapitato.

    Quote Originariamente inviata da blu-vector Visualizza il messaggio
    con questa febbre di denuncia facile che ha la gentaglia io aspetterei due volte prima di effettuare un primo soccorso.

    soprattutto se il malcapitato ha perso i sensi o peggio non è in grado di parlare in seguito ad un'urto, io credo che dal momento in cui avvenga questa eventualità si passa da primo soccorso a soccorso più avanzato ( sebbene ti abbiano preparato anche a queste eventualità. ) questo perchè ci sono troppe variabili per le quali il ferito possa aver perso i sensi in seguito ad agenti esterni.

    il fatto della foratura dei polmoni è molto frequente, e non dovrebbe comunque accadere, infatti prima di effettuare un massaggio cardiaco, da quanto so, si deve sempre ispezionare il torace del ferito.
    si infatti anche per esempio ho fatto 2 anni fa un corso bls con l'anpas o onlus adesso non ricordo. capisco che non è niente in confronto ai vari corsi che avete fatto tu davidone e naturalmente ancora di meno rispetto a molecola che fa parte del 118, però anche io chiamerei direttamente il l'ambulanza senza esitare, purtroppo anche se uno si è fatto 1000 mila corsi se non si è una persona qualificata del 11 si rischia di causare danno al malcapitato e di conseguenza si passano dei guai seri. ma chi vi ci porta a fare gli eroi! chiamate il 118 e al limite cercate di capire se la persona malcapitata quanto meno respira e sia cosciente, poi per il resto non toccatelo e tutta più aspettate l'arrivo dell'ambulanza.

  9. #9
    Spina


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    (ti parlo come soccoritore 118)penso che tu lo sappia,ma tutto comincia come imposti la chiamata
    dopo che hai trovato la persona infortunata e/o infartuata visto se coscente o non coscente
    1)chiami il 118
    2)mantieni la calma e descrivi chi sei e da dove chiami,spiega in poche parole ma esplicative quale è il problema
    3)rispondi a tutte le domande che ti fanno (non ti fanno perdere tempo)
    loro ti diranno cosa devi fare
    per la questioni legali tutte le telefonate vengono registrate
    in caso di decesso del paziente hai comunque eseguito ciò che ti anno detto di fare in base a quello che tu hai riferito loro
    un massaggio cardiaco ben eseguito implica anche la frattura di qualche costola
    difficilmente riusciresti a perforare un polmone

  10. #10
    Spina L'avatar di Molecola
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    date un'occhiata alla [scheda] la telefonata al 118 ! :d
    comunque sono un po' d'accordo con tutti,e ci tengo a sottolinearlo di nuovo:
    se non siete sicuri di quello che potreste fare,lasciate fare.
    il mio motto è: meglio non fare che fare male!! :d
    chiamate il 118 e aspettate.al massimo gli operatori potrebbero indicare qualcosa da fare,ma non sempre è cosi!
    quindi...

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