buongiorno forum!
da qualche tempo stavo meditando su come realizzare un caricatore elettrico per alimentare il mio m60e3 top "etabetizzato", che aveva un suo caricatore elettrico che le poste hanno pensato bene di schiantare durante il trasporto.
così ho chiesto aiuto a deb, genietto del fai da te e autore del famoso box magazine per g3 che equipaggia normalmente il suo g3 "revenant" per realizzarne uno efficace e dall'aspetto possibilmente non obrobrioso. che dire... i risultati sono stati superiori alle aspettative!
innanzitutto, una breve lista di quel che potrebbe servirvi (a noi è servito, perlomeno...)
- compensato da 4mm
- listelli di legno
- chiodi chiodini e graffette
- due bulloni con dado da 5mm, o qualcosa di similare
- una cerniera in metallo, con relative minuterie
- colla epossidica bicomponente
- colla vinilica
- american tape
- gommapiuma spessa (2 cm circa)
- un pouch porta munizioni in tela o qualunque cosa con cui vorrete coprire la vostra scatolotta una volta finita.
- fascette autosigillanti
- un m60e3 :d
per la parte elettronica e meccanica poi vi servirà:
- un pezzo di molla flessibile per realizzare l'indotto dei pallini
- la meccanica di un caricatore da 190bb per serie colt (possono essere usati anche altri tipi noi avevamo questo ed è ottimo perchè più basso di altri)
- una cannuccia rigida di diametro di poco superiore alle molla, lunghezza circa 7 cm
- cavo elettrico
- un remoto con interruttore
- un clip per una batteria da 9v
- una batteria da 9v
- un servo da 3kg con relativa camma (il nostro era un hyper sport)
- altre minuterie per collegamenti, saldature, eccetera
veniamo a dettagliare l'operazione.
innanzitutto abbiamo preso le misure dello scatolotto da realizzare e abbiamo proceduto a disegnarle sul foglio prima del taglio. le misure sono state prese naturalmente misurando l'interno del pouch nel quale avremmo alloggiato lo scatolotto.
abbiamo quindi ritagliato con sega e taglierino i 6 lati della scatola e 4 listelli di rinforzo angolari.
in due di questi listelli abbiamo praticato uno scasso per fissare a incastro la meccanica, già modificata, del caricatore da 190bb:
nel frattempo che assemblavamo la scatola intera con colla vinilica e chiodini, badando bene a rinforzare la struttura dei 4 lati esterni con gli angolari su cui inchiodavamo le pareti, preparavamo la meccanica.
occorre calcolare con esattezza il centro della ruota dentata del caricatore prima di applicarvi, con colla epossidica, la camma del servo, e quindi collegare il tutto al servo stesso. ecco la meccanica assemblata prima della fase elettrica:
la scatola finita in fase di rifinitura a suon di dremel:
il servo con il caricatore installato nella scatola senza ancora il fondo e lo scivolo per i pallini:
infine realizziamo lo scivolo per far cadere i pallini nella meccanica del caricatore da 190, che poi, servoassistito, li tirerà su fino all'alimentazione dell'm60. lo scivolo non è necessario che sia molto inclinato, basta una pendenza di 20 gradi circa, per garantire di avere più spazio per i pallini ma permettere al caricatore di pescare anche quando l'arma è leggermente inclinata di lato.
lo scivolo montato:
passiamo quindi al collegamento dei fili, come potete vedere si tratta di un lavoro abbastanza semplice, si collega la clip portabatteria al servo e da lì si fa partire il filo che poi va al remoto. come sempre in questa fase è meglio abbondare che ritrovarsi con il filo troppo corto, come è successo a noi![]()
in foto vedete come il servo e le altre componenti sono tenute in sede dalla gommapiuma. per permettere l'agile cambio della batteria, la base della scatola è stata fissata con alcune strisce di american tape.
fatto ciò dobbiamo fissare lo scatolotto con la sua copertura alla piastra porta-munizioni dell'm60: utilizziamo a tal scopo due comuni bulloni da 5mm con controdado. dobbiamo naturalmente inserire prima la scatola nel pouch, e provvedere a bucare anche questo.
ora passiamo alla fase finale, ovvero il collegamento fra il caricatore e l'indotto di alimentazione pallini dell'm60. avrete naturalmente già estratto il sistema di alimentazione tradizionale e predisposto il tutto per l'alimentazione esterna. dal caricatore da 190bb abbiamo fatto partire un pezzettino di canna di metallo fissato con l'american tape e tenuto bene in sede da fascette autosigillanti. la parte dello snodo è stata poi realizzata con una molla in tutto e per tutto simile a quella usata nei caricatori elettrici in commercio. abbiamo dovuto praticare col dremel uno scasso nel punto in cui la molla entra nel corpo del fucile, per permetterle di girare senza "angoli" in cui i pallini si intopperebbero. alla fine la molla sta in sede solo per pressione, tirandola viene via e quindi rimuover il tutto è semplicissimo. se non vi fidate, dateci di colla epossidica ma sappiate che poi se doveste sostituirie il caricatore saranno cavoli per scollare il tutto.
infine i ritocchi estetici finali: il coperchio della scatola viene tenuto in sede da una cerniera di quelle per gli sportellini dei mobili, e permette naturalmente alla cannuccia dei pallini di uscire dallo scatolotto (è più corto non chiude completamente). a fini puramente estetici abbiamo inserito un frammento di (finta) catena di proiettili 7,62 per coprire il pezzo di molla che collega lo scatolotto. quando il pouch è chiuso, come potete vedere dalla foto, non si vede nulla se non i proiettili finti... sembra vero!
deb heavy gunner si sollazza durante il collaudo!![]()
risultato: circa 4000 pallini di capienza, caricamento perfetto e remotizzato, con una sanyo fly 9,6x1600 ha una raffica da paura e non salta un pallino...
naturalmente questo mini-tutorial non è completo ed esaustivo: se avete domande o volete più foto, chiedete e vedrò di accontentarvi.
ps: ringrazio sentitamente l'amico deb senza il quale tutto questo non avrebbe potuto essere realizzato.