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Impossibilità di urinare
salve, black jack softairisti.
oggi devo porre un quesito importante a tutti quelli che hanno competenze in campo medico e/o psicologico.
un mio amico si trova nella strana condizione di non riuscire a urinare fuori casa.
mi spiego: pare che sia un fattore psicologico che lo fa sentire a disagio nei luoghi pubblici (credo) e come risultato non riesce a urinare neanche volendo, finche non comincia a sentire dolore alla vescica.
a casa sua o di amici ci riesce, ma basta andare a scuola che va in crisi.
per un pò di tempo ha rimediato immergendo il glande (circonciso) in acqua molto calda, ma adesso si è trovato in una situazione in cui nemmeno quello ha più funzionato.
molti dottori locali nemmeno credono che sia possibile una tale patologia, ma questo poveraccio ce l'ha.
qualcuno ha consigli da offrire? qualunque cosa, grazie.
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cavolo che brutta situazione...poverino...magari potrebbe provare a parlarne con degli psicologi, anche perchè credo che se riesce ad urinare a casa propria non sia un problema fisiologico come hai detto tu...
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mi permetto un consiglio perchè lavoro nel campo. e' bene rivolgersi agli specialisti della propria asl di zona (o struttura ospedaliera), che effettua attività di consultorio. il tuo amico può farsi fare l'impegnativa dal proprio medico curante per una visita urologica e prenotare al cup. diciamo che è bene prima escludere un problema di "hardware" e poi passare semmai al "software". peraltro i servizi di urologia sono spesso supportati dal servizio di terapia psicologica. eventualmente se è previsto dall'ordinamento sanitario locale e appurato che il problema è di natura psicologica, puoi rivolgersi direttamente con le stesse modalità al servizio di psicologia locale. per mia parte andrei prima dall'urologo.
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concordo, in primis è da escludere una patologia organica (appunto hardware) anche se da quanto dici potrebbe quasi già essere esclusa in quanto dici che in condizioni "ideali" non ha problemi.
a molti capita di essere inibiti nella minzione (nell'atto di urinare) o anche nel defecare in luoghi non chiusi e protetti come le mura di un bagno domestico, però è anche vero che oltre ad un certo "livello" l'inibizione viene spesso meno a causa dell'imperioso desiderio.
che lui arrivi addirittura a star male per l'eccessiva distensione della vescca è insolito, credo che un supporto di ordine psicologico sia comunque necessario per andare ad indagare le motivazioni di questo blocco e trovarvi una soluzione (ci sarebbe anche da fare anamnesi sul motivo della circoncisione ma non è questo il luogo).
in definitiva, quanto indicato da rli risulta essere ciò che ti consiglierei anch'io.
un saluto,
lorenzo "seal1"
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senza voler addentrarmi in diagnosi a caso..
mi veniva in mente che esiste un disturbo vero e propro che si chiama "fobia sociale" ..
molto brevemente consiste nell' incapacità di compiere determinati atti o azioni che possano determinare il giudizio da parte di altre persone o che espongano il soggetto all' attenzione di altri...l' esempio più semplice è il non riuscire a parlare in pubblico..ma anche x es il non riuscire a mangiare, telefonare,usare i bagni pubblici appunto.
questo che hai raccontato potrebbe esserne un esempio..anchè perchè da come lo hai descritto il disagio è tale da indurre il tuo amico a sostenere il dolore piuttosto che compiere l' atto in questione...
quindi anche io consiglio di non sottovalutare la cosa e di indagare più a fondo.
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Quote:
Originariamente inviata da
rizla
senza voler addentrarmi in diagnosi a caso..
mi veniva in mente che esiste un disturbo vero e propro che si chiama "fobia sociale" ..
molto brevemente consiste nell' incapacità di compiere determinati atti o azioni che possano determinare il giudizio da parte di altre persone o che espongano il soggetto all' attenzione di altri...l' esempio più semplice è il non riuscire a parlare in pubblico..ma anche x es il non riuscire a mangiare, telefonare,usare i bagni pubblici appunto.
questo che hai raccontato potrebbe esserne un esempio..anchè perchè da come lo hai descritto il disagio è tale da indurre il tuo amico a sostenere il dolore piuttosto che compiere l' atto in questione...
quindi anche io consiglio di non sottovalutare la cosa e di indagare più a fondo.
assolutamente concordo con rizla...
consiglia al tuo amico di farsi visitare,farsi fare un bel "check up" e vedere cosa gli dicono...
anche perchè come situazione è piu' che scomoda,oltre che dannosa.
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grazie per le risposte, minna-san. :jappo:
però è problema più grosso è il fatto che se anche lui va da dei dottori, pare che gli dicano che lo sta facendo apposta perchè una tale patologia non esiste; nemmeno i suoi genitori gli credono e si rifiutano di pagargli cure adeguate o rimedi temporanei come i cateteri.
una grossa fetta di problema è il fatto che lui vive negli usa e nel suo stato tali strumenti sono riservati a uso professionale, inoltre, non riuscendo a urinare fuori casa, non riesce a fare i test delle urine per trovarsi un lavoro (laggiù, per qualunque assunzione, si assicurano che non ti droghi).
per quel poco che so io, la patologia esiste e si chiama "paruresis" (mi chiedo a che dottori del menga si rivolga lui :crazy:) però tra tutti i metodi che conosco, lui asserisce che non ne funziona neanche uno (heh, si, non è proprio un rambo).
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beh, aspetta...l'uso di cateteri vescicali sinceramente lo sconsiglierei anch'io per mille e uno motivi.
se vive negli states digli di trovarsi un buon analista. non voglio correre a facili conclusioni ma da quanto descritto sembra proprio un problema di ordine psicologico.
potrebbe anche essere utile un programma di "rieducazioni" come si fà con la "rieducazione dell'alvo" per le persone affette da stitichezza su base più che altro emotiva.
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https://www.paruresis.it/
https://it.wikipedia.org/wiki/paruresis
https://psicocafe.blogosfere.it/2005...uresis-la.html
https://www.ospedale.perugia.it/canale.asp?id=60
internet in questo caso può venire incontro al tuo amico per dare qualche spiegazione o suggerimento di terapia,ma come sempre in campo sanitario,ti viene anche troppo incontro..anche perchè l'autocataterizzazione può trovare correttamente applicazione in patologie organiche,ma per un problema psicologico,la cura dev'essere fatta dallo specialista in materia..
visita dall'urologo,che dovrebbecomunque sapere il fatto suo in materia,e poi reindirizzarlo se del caso ad altra struttura..che alla fine sono presenti in ogni ospedale,e se il medico di paese non gli da retta,che si rivolga ad un astruttura sanitaria centrale e via!!
mandi
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banalissimi complessi di inferiorità, infansia ifrastagliata, troppo viziato o ha riocevuto traomi, la cura? visto che vive negli usa fagli fare domanda per i marines, ho visto un mio amico vergognoso come pochi entrare nell'esercito e diventare esibizionista con 6 mesi.
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..digli di parlarne con qualcuno che possa dargli un supporto psicologico...mi sa che potrebbe essere la cosa migliore...
..come è già stato detto sopra il fatto stesso che sia circonciso potrebbe essere un indicazione in più del fatto che ci sia qualche motivo psicologico dietro tutto..e anche se sembra impossibile è invece una cosa molto probabile.
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si bismark,hai ragione,così risolve di sicuro il problema in maniera definitiva.. come palla di lardo..
ma che discorso è "vai nei marines perchè se hai problemi è perchè sei una mammoletta e lì ti spaccano così guarisci"???
ma va la...
e in ogni caso se in usa ha una assicurazione sanitaria può andare a farsi visitare in cliniche serie,genitori o non genitori!
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hehe scusa hai ragione, però falco fa una domanda del genere in un forum di appassionati di miliatria, mi è venuto spontaneo unire i contesti, comunque questa "patologia" è comune e frequente, rimedi consigliati: una iniezione di virilità utilizzando svariegate forme, i marines sarebbero una cura d'urto. una cura piu leggera e progressiva protebbe essere la vecchia ma mai fuori moda figa.
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bismark riesci a controllare la tua grettezza? ma per favore..
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una curiosità: ma il tuo amico è impossibilitato all'urinare anche quando si trova in stato di ebrezza alcoolica?
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Quote:
Originariamente inviata da
bismark
banalissimi complessi di inferiorità, infansia ifrastagliata, troppo viziato o ha riocevuto traomi, la cura? visto che vive negli usa fagli fare domanda per i marines, ho visto un mio amico vergognoso come pochi entrare nell'esercito e diventare esibizionista con 6 mesi.
ti rendi conto che puoi essere offensivo!!!!!! o dai fiato perche' hai i polmoni ma ti manca il giudizio...non so' quanti anni hai ma sicuramente non sei un'adulto.. rispetto
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Quote:
Originariamente inviata da
nervo
una curiosità: ma il tuo amico è impossibilitato all'urinare anche quando si trova in stato di ebrezza alcoolica?
mmmm...non glielo ho mai chiesto, ma conoscendolo probabilmente si.
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allora, ci ho riparlato e mi viene da mettermi le mani nei capelli.
dice che lì l'assicurazione medica scade a 19 anni e che per una visita si paga un botto; ora, visto il problema, non gli riesce di trovare molti lavori in quanto non riesce a fare il test delle urine.
i genitori non vogliono sentir ragioni a riguardo e lui sta cominciando davvero a deprimersi, tanto che è da due giorni che non esce di casa. :shocked!:
aiuuuutooo!
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boh, detto così è un cane che si morde la coda.
mi sa che uno dei pochi modi per uscire da questa situazione, sia quello di un'auto-terapia, cioè provare ad uscire da solo ed andare in qualche bar e provare e riprovare, magari passare anche una giornata in giro.
se non è una questione organica è la sua testa ed è lui che deve trovare un modo per convivere con essa.
non so, ma sta cosa che stia negli states...
comunque vedo che sei dell'ascu, quindi ti consiglio di parlare di persona con gatling perchè qui, quello che ti si poteva dire ti è stato detto, comprese alcune cose fuori luogo (leggasi bismark).
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l'assicurazione funziona come l'rca per noi,vai e te la fai..
ma sicuramente gli chiederanno analisi delle urine..
in ogni caso anche in usa c'è un servizio di assistenza-consultori per chi non ha assicurazioni..non sono il massimo come qualità,ma meglio che non uscire o scoppiare..
mandi
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cerchiamo di comportarci in modo adeguato qui.
grazie.