il consiglio federale licenzia il progetto di legge
la legge sulle armi approda in parlamento
il consiglio federale rinuncia nella nuova legge sulle armi all’introduzione di un registro centrale delle armi. in fase di consultazione la resistenza è stata troppo grande , al punto di minacciare un referendum.
testo e immagine: hans ulrich schaad
la settimana scorsa il consiglio federale ha presentato la nuova legge sulle armi, esattamente come la sottoporrà al parlamento. attraverso l’adesione al trattato di schengen nello scorso anno, il popolo svizzero ha già accettato alcuni dei punti essenziali che devono essere ancorati nella nuova legge. in tal modo viene per esempio punito l’acquisto ed il possesso ingiustificato di armi. quale novità si richiede, che nel commercio di armi fra privati sia pure necessario un permesso d’acquisto – come è il caso da tempo nel commercio usuale (fra venditori d’armi e acquirenti) infine le armi da fuoco importate o confezionate in svizzera devono essere contrassegnate per un migliore accertamento in caso di persecuzione.
rilevare le armi d’imitazione
accanto a queste modifiche già decise il consiglio federale propone tra l’altro le seguenti innovazioni:
le armi d’imitazione, quelle ad aria compressa, le armi intimidatorie e le cosiddette armi-soft-air vengono comparate alle armi normali e sottostanno di conseguenza alle direttive della legge.
- deve inoltre essere proibita la vendita anonima di armi (internet, inserzioni). chi vuole vendere armi deve essere identificabile per le autorità.
- si crea una base legale per uno scambio di dati tra l’ufficio federale di polizia e l’esercito. così i proprietari d’armi d’ordinanza d’una volta diventano identificabili.in tal modo si dovrebbe poter impedire che le stesse vengano consegnate a persone, che sono registrate per l’abuso di armi.
nel suo comunicato stampa il consiglio federale fa notare come la revisione non contenga novità che possano limitare l’“esercizio dello sport della caccia e del tiro”. ai minorenni va riservata la possibilità di poter prendere in prestito armi piccolo calibro e ad aria compressa, affinché possano allenarsi in un ambito controllato.
il registro non ha ottenuto una maggioranza
in seguito alla gigantesca resistenza riscontrata nella consultazione contro un registro centrale delle armi – il 93 per cento si è pronunciato contrario – il consiglio federale rinuncia ad un simile registro. e` stata criticata in particolare la sproporzione fra l’investimento e l’eventuale tornaconto. dopo questa larga resistenza in fase di consultazione, l’introduzione avrebbe avuto quale conseguenza l’impossibilità di raggiungere una maggioranza oppure il crollo della legge attraverso un referendum; in ogni caso l’accettazione della legge sarebbe stata di molto procrastinata.
urs weibel, direttore della federazione sportiva svizzera di tiro fst vuole dapprima esaminare a fondo nel dettaglio la legge e per il momento preferisce non fare commenti. alle federazioni cantonali e alle sottofederazioni verrà fatta proseguire la relativa documentazione. a loro spetterà il compito di segnalare eventuali mancanze palesi. solo in seguito la fst prenderà una propria posizione in merito alla legge sulle armi.
l’ordinanza è importante
«possiamo convivere con quanto ci è stato presentato“ spiega daniel wyss, vicepresidente dell’associazione svizzera degli armaioli e dei commercianti d’armi specializzati. wyss ha collaborato nella commissione.egli non ha ancora potuto esaminare nel dettaglio il progetto, ma assicura che stando alle conoscenze fin qui acquisite,lo stesso non contempla sorprese. wyss saluta con soddisfazione il rifiuto del registro centrale, poiché lo stesso “avrebbe comportato un’immane spesa e non sarebbe servito a molto”. secondo lui molto dipenderà dall’ordinanza. „la stessa deve essere chiara e vicina alla prassi“ auspica daniel wyss. e` fiducioso nella riuscita sotto il consigliere federale blocher.
per i tiratori sportivi che comperano un’arma, secondo le prime valutazioni di wyss, cambia poco. con una limitazione: se qualcuno vorrà comperare un fass 90, deve poter indicare un motivo. in certe circostanze la motivazione “tiro sportivo” non è sufficiente e sarà necessario allegare ulteriori certificati. un ulteriore spesa potrebbe significare la marcatura delle armi, rispettivamente delle loro parti più importanti, in quanto certi produttori stranieri non procedono alla numerazione ditutte le parti importanti.
continuare ad osservare
«soddisfatto» del nuovo progetto di legge è willy pfund, presidente della società protell, che si impegna per un diritto liberale delle armi. secondo lui non vi è stato inserito niente che in occasione della consultazione aveva incontrato un largo rifiuto. così un registro centrale avrebbe causato molta burocrazia e sarebbe stato sproporzionato. e pfund aggiunge: „con lo stesso non vengono impediti i crimini“. pfund saluta il fatto che nella legge, come novità, venga ancorata la proibizione della vendita anonima di armi d’imitazione e armi soft-air. protell ora non dormirà sonni tranquilli ma osserverà con occhi di lince, cosa intraprenderà la parte sinistroide e verde. infatti la stessa continua ad essere favorevole ad un registro centrale.