2 allegato(i)
	
	
		[LUPI BIANCHI ROMA] MORTE ALL' ORSO BRUNO - 09/12/12 - Bellegra - RM
	
	
		MORTE ALL'ORSO BRUNO
  
 
 "Noi  siamo nel Kosovo perche vogliamo sostituire la pulizia etnica con la  tolleranza e con il rispetto.
Il nostro messaggio è chiaro: pace e  umanità prevarranno nel Kosovo.
I profughi torneranno a casa,  ritroveranno la sicurezza."
Bill Clinton
 
 Pristina, 10 novembre 2012.
L'eredità lasciata dalle guerre per l'indipendenza del Kosovo tra il  1996 e il 1999 e successivamente dall'intervento della NATO del 1999  contro la Serbia di Slobodan Milošević, ha prodotto,  agli occhi degli analisti occidentali, risultati quantomeno bizarri.Dopo  un lungo periodo di instabilità, una volta soddisfatte le richieste del  movimento indipendentista di maggioranza, l'UCK, il 17 febbraio del  2008 il parlamento di Pristina dichiara il Kosovo stato indipendente e  democratico.Il primo partito, il PPK, guidato dal primo ministro Hashim  Thaçi, rappresenta la maggioranza dei kosovari di etnia albanese del  paese.Nonostante la "svolta democratica" recente, il governo è stato a  più riprese accusato di connivenza con la crimininalità comune albanese  di essere l'ispiratore della brutale pulizia etnica a danno della  minoranza serba.Si è stimato che dalla fine della guerra, più di 220.000  serbi sono stati cacciati dalle proprie terre ed episodi di violenza,  intimidazioni e omicidi efferati sono tuttora all'ordine del giorno; il  fenomeno della distruzione selvaggia di centinaia di chiese serbo  ortodosse, molte delle quali costruite intorno al 1500 e dal valore  storico artistico inestimabile, è affiancata dalla nascita su grande  scala di centinaia di moschee, incoraggiata e finanziata nella  maggiorparte dei casi dai paesi arabi.Parallelamente a questo,  sfruttando il disordine degli anni della guerra, si è affermata nel  paese una nuova elite di potere che, si dice, gestisce direttamente  tutte le attività criminali dell'area: estorsioni, traffico di droga e  traffico di armi.I servizi di intelligence serbi parlano di una vera e  propria struttura segreta paramilitare, chiamata KShIK, che annovera tra  le sue fila più di ottocento noti ex combattenti dell'UCK.Un recente  rapporto dello UMIK (Nazioni Unite) sembra confermare questa teoria.A  partire dal 2008, in Serbia, a pochi chilometri dal confine con il  Kosovo, sono state scoperte decine di cellule terroristiche, la  maggiorparte delle quali di chiara ispirazione jihadista.Il confine tra  il Kosovo e la Macedonia, delimitato per a maggiorparte da valichi di  montagna, è il crocevia di un intenso e fiorente traffico di droga, che  dall'Afghanistan transita attraverso l'Iran, la Turchia, la Grecia, la  Bulgaria, la Macedonia e infine il Kosovo, da dove parte infine per  essere distribuito su larga scala nei paesi europei, a cominciare  dall'Italia.Il KOM turco, considerata la più efficiente polizia  antidroga al mondo, ha stimato che, mentre in un anno vengono  sequestrate in media dalle sei alle 12 tonnellate di eroina nella sola  Turchia, nei paesi europei ne riescono a passare più di 65 tonnellate  all'anno.Questo fenomeno sempre più preoccupante è esacerbato dalla  recente novità che da qualche anno, in Afghanistan (che produce l'80 per  cento dell'oppio mondiale), la droga ha cominciato a essere raffinata  direttamente sul posto, il che sta rivoluzionando rapidamente il mercato  dell'eroina.Non di secondaria importanza sembra essere il traffico  delle armi: la polizia macedone, da anni impegnata contro  l'indipendentismo albanese che si richiama esplicitamente a quello  kosovaro degli anni '90, sequestra ogni anno nel proprio territorio  migliaia tra armi leggere, armi d'assalto,esplosivi e armi da guerra,  compresi mortai, lanciarazzi e armi di artiglieria, tutte provenienti  dal Kosovo.Nelle aree a maggioranza albanese, gli indipendentisti  operano nella totale connivenza con la stessa popolazione civile e le  forze di sicurezza macedoni sembrano sempre più in seria difficoltà a  contenere tale fenomeno.Bande armate, non solo di etnia albanese,  controllano i valichi e le valli di confine.
  
In questa "terra di nessuno" è balzata recentemente agli onori della  cronaca locale la presunta presenza di un personaggio leggendario, del  tutto estraneo all'indipendentismo albanese o al fondamentalismo  islamico.Parliamo di Djurd Vojnović, curiosamente di etnia serba,  soprannominato "Arì" (orso in lingua albanese).Un ex luogotenente di  Branislav Lainovic-Duga, uno dei comandanti della Guardia Serba (Srpska  Garda), coinvolto nei fatti di Gospic e Nova Gradiska durante la guerra  in Croazia.Dopo Dayton (1995) riuscì a scappare dalla Serbia e di lui  non se ne seppe più nulla per diversi anni, molti ritengono che abbia  ricevuto molte protezioni nel periodo della latitanza, curiosamente  anche da gruppi musulmani del Daghestan o addirittura da alcuni attuali  gruppi criminali del Kosovo (questa sua attitudine a fraternizzare con  gruppi musulmani gli è costata l'isolamento da parte degli ambienti  ultranazionalisti serbi che lo accusano di essere un  traditore).Considerato come uno dei criminali più pericolosi da un  rapporto del 2006 dell' FBI, cinico, senza scrupoli e politicamente  disinteressato, ha ricostituito una sua milizia di mercenari che mette a  disposizione del miglior offerente.Al momento è uno dei maggior  ricercati dal tribunale internazionale dell'Aja per i crimini commessi  durante le operazioni in Slavonia Occidentale e molti sospettano che  abbia avuto un ruolo importante nell'assassinio di due caschi blu  francesi il 27 maggio '95 a Sarajevo.L'interpol e l'FBI lo considerano  uno dei più pericolosi narcotrafficanti del Kosovo.L'ultima segnalazione  è del 2009 da parte del MIT, i servizi segreti turchi, che in una  operazione congiunta con le forze di sicurezza macedoni, ha effettuato  un bliz per catturarlo nei pressi di Remnik, ma Vojnović è riuscito  miracolosamente a sfuggire grazie a una soffiata dell'ultimo minuto.Di  corporatura robusta, alto circa un metro e ottanta, non ha segni  distintivi.Parla correntemente, oltre al serbo, il francese, l'albanese e  l'italiano.Soprannominato anche Računovodstvo (contabile in lingua  serba).Se la sua presenza nell'area corrisponde effettivamente al vero, è  ciò che intendo scoprire.
Pierce McGowan, The Guardian.
PREMI :
1° PREMIO: BUONO SPESA DA 500 EURO PRESSO STORE SOFTAIR (IL CUI NOME VERRA' COMUNICATO A FINE TORNEO)
2° PREMIO: BUONO SPESA DA 350 EURO PRESSO STORE SOFTAIR (IL CUI NOME VERRA' COMUNICATO A FINE TORNEO)
3° PREMIO: BUONO SPESA DA 250 EURO PRESSO STORE SOFTAIR (IL CUI NOME VERRA' COMUNICATO A FINE TORNEO)
DOG TAG RICORDO PER TUTTI GLI ALTRI
MORTE ALL'ORSO BRUNO
DATA: 09/12/2012
LUOGO: BELLEGRA (RM)
TIPOLOGIA: NAVIGAZIONE FORZATA CON RICHIESTA FINESTRA ALL'OBIETTIVO
METEO: QUALSIASI 
DURATA: 2H
DIFFICOLTA': MEDIO BASSA
SQUADRE: 10 SQUADRE DA 8 OPERATORI
COSTO: 250 EURO A TEAM
MODALITA' DI PAGAMENTO:
POSTEPAY: 4023 6004 7467 1775 INTESTA A LORENZO MAZZOLA (MZZLNZ85E18H501N)
BONIFICO BANCARIO: I DATI VI VERRANNO COMUNICATI IN PM
TERMINE ULTIMO PER ISCRIZIONI: 25/11/2012
GARA APERTA A TUTTE LE SQUADRE ISCRITTE E REGOLARMENTE ASSICURATE
PER QUALSIASI INFO:
INFO@LUPIBIANCHI.ROMA.IT
LORENZO: 346 3228967
LA PRENOTAZIONE E' CONFERMATA SOLO A PAGAMENTO RICEVUTO.
1 - Legio Severiana Albana 
2 - Steel Foxes (PAGAMENTO RICEVUTO) - BOOK INVIATO - OK
3 - SILENT-THREATS (PAGAMENTO RICEVUTO) - BOOK INVIATO - OK
4 - Bad Company (PAGAMENTO RICEVUTO) - BOOK INVIATO- OK 
5 - TNT Force Roma (PAGAMENTO RICEVUTO) - BOOK INVIATO - OK
6 - Pirates SBT (PAGAMENTO RICEVUTO) - BOOK INVIATO - OK 
7 - Gladius (PAGAMENTO RICEVUTO) - BOOK INVIATO - OK 
8 - Royal Australian Roma (ACCONTO RICEVUTO) - OK 
9 - NAVY SEALS ROMA (PAGAMENTO RICEVUTO) - BOOK INVIATO- OK
10 - Alpha Team Roma(PAGAMENTO RICEVUTO) - BOOK INVIATO- OK 
	 
	
	
	
		[LUPI BIANCHI ROMA] MORTE ALL' ORSO BRUNO - 09/12/12 - Bellegra - RM
	
	
		task force phoenix interessata, blocca un posto