Active Breaking senza Mosfet

Per chi non vuole spendere troppi soldi a schedine mosfet e menate varie ma vuole farsi un Active Breaking con cinque euro, questo schemino è quello che fa per noi.
Utilizza un relè per automobili, di quelli che si usano sulla linea elettrica dei fari.
Sono generalmente da 30-40 ampere ed hanno 5 contatti (2 vie - 1 scambio) e funzionano a 12V.
Gli attacchi sono Faston (grandi) ma si possono saldare tranquillamente avendo cura di non starci troppo con il saldatore sopra.
In questo modo, si risparmia spazio.
Questo relè non è indicato a chi monta batterie inferiori alle 11,1 V, in quanto non riuscirebbe ad eccitare la bobina.


Allegato 255571 Allegato 255572



Per chi usa batterie da 7,4 V, può prendere un relè a 6 Volt - 16A, (2 vie - 1 scambio) in un qualsiasi negozio di componenti elettronici e mettere in serie al positivo che alimenta la bobina di eccitazione, una resistenza da 15 Ohm 1 Watt (oppure due diodi 1N4007 in seire).
Se si usano batterie da 8,4 V, la resistenza sarà da 27 Ohm 1 Watt (oppure 4 diodi 1N4007 in serie).
La piedinatura sarà diversa ma lo schema rimane lo stesso.

Mimmo

Ciao puoi spiegare un attimo il principio per cui dovrebbe funzionare? Non è uguale al grilletto normale ma nel momento in cui apro il circuito al motorino arrivano entrambi i +?

Quote:

---

Originariamente inviata da Blondie_San

Ciao puoi spiegare un attimo il principio per cui dovrebbe funzionare? Non è uguale al grilletto normale ma nel momento in cui apro il circuito al motorino arrivano entrambi i +?

---

Funziona sullo stesso identico principio del Mosfet AB, solo che in questo caso lo fa meccanicamente, mentre i due mosfet N e P lo fanno elettronicamente.

In semplici parole, per frenare un motore DC, o si alimenta al contrario per un periodo da stabilire (troppo stress), o si mettono in cortocircuito i suoi terminali (nostro caso).
Il motore in corrente continua è una macchina reversibile:
- se gli fornisci energia elettrica ti restituisce energia meccanica;
- se gli fornisci energia meccanica facendo girare il suo albero, il motore si trasforma in generatore.
Mettendo in corto i due terminali mentre il motore funziona come generatore, si viene a creare la "reazione di indotto".
Il corto, genera un campo magnetico all'interno dell'indotto che si oppone alla causa che lo ha generato. In pratica un freno elettrico è tanto più efficace quanto più velocemente gira il motore.

Un mosfet che passa a miglior vita, rimane in corto circuito, quindi la nostra replica inizierà a sparare pallini fino a che non staccheremo la batteria. Situazione a dir poco spiacevole.

Usando un semplice relè meccanico, a meno di fondere i contatti con conseguente incollamento (e non saranno le nostre correnti in gioco a farlo, poco ma sicuro), quel problema non si verifica. Male che vada, si potrebbe bruciare la bobina di eccitazione (casi rari) e la nostra replica non sparerebbe.

Il circuito che ho proposto, e che non costa più di cinque euro, non è solo teorico ma lo uso regolarmente sul mio G36C.

Mimmo

Grazie spiegazione perfetta,ma quindi in questo modo all interno del motorino si crea un campo che si oppone alla rotazione che ha per inerzia impedendo al rotore di girare?

Quote:

---

Originariamente inviata da Blondie_San

Grazie spiegazione perfetta,ma quindi in questo modo all interno del motorino si crea un campo che si oppone alla rotazione che ha per inerzia impedendo al rotore di girare?

---

Centrato in pieno il concetto :shake:

Grandioso

Un altra domanda,la resistenza la metti prima del contatto del grilletto?
Il relè non rallenta la risposta? Perché essendo un contatto mobile impiega un po di tempo a scattare

Quote:

---

Originariamente inviata da Blondie_San

Un altra domanda,la resistenza la metti prima del contatto del grilletto?Il relè non rallenta la risposta? Perché essendo un contatto mobile impiega un po di tempo a scattare

---

La resistenza puoi metterla sia prima che dopo, non fa differenza. La risposta di un relè, mediamente varia dai 5 ai 20 mS (millesimi di secondo) a seconda del modello...... se i tuoi riflessi sono più veloci, allora si, rallentano la risposta e non ti vorrei mai come nemico :giggle:

Aggiungo pure che alimentando i relè a tensione più alta ed utilizzando una resistenza di caduta per riportare il valore della tensione di alimentazione entro i suoi dati di targa, si crea una situazione di speed-up. E' un vecchio trucco che si usa per velocizzare i relè "lenti".
In pratica, per un istante (prima che la bobina inizi ad assorbire corrente) il relè è alimentato in sovratensione.

Mimmo

Quote:

---

Originariamente inviata da Staffani

La resistenza puoi metterla sia prima che dopo, non fa differenza. La risposta di un relè, mediamente varia dai 5 ai 20 mS (millesimi di secondo) a seconda del modello...... se i tuoi riflessi sono più veloci, allora si, rallentano la risposta e non ti vorrei mai come nemico :giggle:

Aggiungo pure che alimentando i relè a tensione più alta ed utilizzando una resistenza di caduta per riportare il valore della tensione di alimentazione entro i suoi dati di targa, si crea una situazione di speed-up. E' un vecchio trucco che si usa per velocizzare i relè "lenti".
In pratica, per un istante (prima che la bobina inizi ad assorbire corrente) il relè è alimentato in sovratensione.

Mimmo

---

Va bene,come pensavo

Quote:

---

Originariamente inviata da Staffani

Per chi non vuole spendere troppi soldi a schedine mosfet e menate varie ma vuole farsi un Active Breaking con cinque euro, questo schemino è quello che fa per noi.
Utilizza un relè per automobili, di quelli che si usano sulla linea elettrica dei fari.
Sono generalmente da 30-40 ampere ed hanno 5 contatti (2 vie - 1 scambio) e funzionano a 12V.
Gli attacchi sono Faston (grandi) ma si possono saldare tranquillamente avendo cura di non starci troppo con il saldatore sopra.
In questo modo, si risparmia spazio.
Questo relè non è indicato a chi monta batterie inferiori alle 11,1 V, in quanto non riuscirebbe ad eccitare la bobina.


Allegato 255571 Allegato 255572



Per chi usa batterie da 7,4 V, può prendere un relè a 6 Volt - 16A, (2 vie - 1 scambio) in un qualsiasi negozio di componenti elettronici e mettere in serie al positivo che alimenta la bobina di eccitazione, una resistenza da 15 Ohm 1 Watt (oppure due diodi 1N4007 in seire).
Se si usano batterie da 8,4 V, la resistenza sarà da 27 Ohm 1 Watt (oppure 4 diodi 1N4007 in serie).
La piedinatura sarà diversa ma lo schema rimane lo stesso.

Mimmo

---

ciao staffani stavo cercando di realizzare il tuo schema... io utilizzo batteria da 11,1. da quanto devo prendere la resistenza? si può saldarla direttamente su 85 e 86?