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sicuro al 100% ristagno, il 90% di gente che si crede operatori, con relativa barba di ordinanza, ormai un giocatore lo vedi in lontananza, scarpa tattica, barba e patch da ritardato, naturalmente al cinema non sui campi, e tanta gente è tornata a giocare nel suo orto pur di non vedere questi esibizionisti...
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Originariamente inviata da
BERSERK-SAN MARCO
Questo:
Che poi le vorrei davvero vedere ste capacità personali accresciute...metti sti "arenisti" in un bosco...e vediamo quanto stanno in piedi.
Ammetto però che se uno vuole fare una giornata alla John Wick (o per noi vecchietti John McClane) deve essere molto divertente e ci sta pure!!!
Concordo pienamente !
------ Post aggiornato ------
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Originariamente inviata da
anubi
sicuro al 100% ristagno, il 90% di gente che si crede operatori, con relativa barba di ordinanza, ormai un giocatore lo vedi in lontananza, scarpa tattica, barba e patch da ritardato, naturalmente al cinema non sui campi, e tanta gente è tornata a giocare nel suo orto pur di non vedere questi esibizionisti...
concordo nuovamente !
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Ma che scusa,finchè non si scrive solo per usare i polpastrelli ;) ,mi interessa ogni singolo particolare :-D.
Credo che sia davvero lodevole ciò che fai:impegnarsi anche dal punto di vista gestionale (e legale) per cambiare una situazione non ritenuta consona.
Colgo anche l'occasione per tutte quelle persone,associazioni,enti o altro che si impegnano dedicandosi pienamente a risollevare,o almeno sostenere,quello che resta del vecchio softair,o comunque promuovere una competizione sana e corretta,anche "soltanto" evitando di giocare e arbitrare per otto o più ore di fila,cercando di fare del loro meglio e affrontando le stesse situazioni degli operatori (sorbendosi,a volte,anche la noia di squadre che ritardano in misura MOSTRUOSA [cit. Fantozzi]).
Forza fecio,Tactical Chief è con te!!!
(In terza persona rende di più ;) )
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La mia personalissima analisi e valutazione dell'attuale momento che vive il softair prende in considerazione una serie di fattori
1) Economico, ovviamente in senso ampio, certamente la persistente situazione di grave incertezza (guai chiamarla crisi) che permane soprattutto nel nostro paese ha ingenerato una contrazione dei consumi (non generalizzata) e una minore propensione ad attività "dedicate" come il softair. Nonostante ciò la domanda si è orientata verso acquisti di fascia medio alta, per ciò che riguarda le asg _Non mi è però dato sapere se tale domanda sia a livelli costanti o meno in termini di valore e pezzi venduti. Un dato incontrovertibile è che il mercato mantiene un valore medio in termini di prezzi di vendita, superiore a momenti storicamente più effervescenti, anche se parte di questo stato di cose risiede nelle politiche monetarie adottate da Cina e c che non mi pare qui il caso di stare ad esaminare
2) Socio-anagrafico nel senso che esaminando l'età media dei sofgunner nel periodo di massima espansione, che io stimo tra i 20 ed i 25 anni, notiamo trovarsi dal putno di vista temporale in quel periodo in cui cessa l'attività scolare, inizia quella lavorativa e fattore non di poco conto, mutano i rapporti interpersonali con le personali affettivi, spesso orientati verso forme di più o meno formale convivenza/maggiore impegno.
Abbiamo assistito negli anni alla proliferazione, forse eccessiva, di ASD ed i rapporti stessi tra gli individui all'interno di dette associazioni, spesso influenzati da fattori esterni, sono andati deteriorandosi portando sovente allo scioglimento dell'associazione stessa.
Senza proseguire oltre il mio pistolotto, da venerdi pasquale, ritengo che il Softair abbia vissuto la classica situazione che denota tutti quei settori cresciuti troppo velocemente (spesso chiamate bolle) e che quindi di conseguenza si siano generate tutta una serie di "storture" che in questa fase congiunturale potrebbero risistemarsi
per riportare la ns. attività nella giusta collocazione
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Originariamente inviata da
zerosoft
2) Socio-anagrafico nel senso che esaminando l'età media dei sofgunner nel periodo di massima espansione, che io stimo tra i 20 ed i 25 anni, notiamo trovarsi dal putno di vista temporale in quel periodo in cui cessa l'attività scolare, inizia quella lavorativa e fattore non di poco conto, mutano i rapporti interpersonali con le personali affettivi, spesso orientati verso forme di più o meno formale convivenza/maggiore impegno.
Abbiamo assistito negli anni alla proliferazione, forse eccessiva, di ASD ed i rapporti stessi tra gli individui all'interno di dette associazioni, spesso influenzati da fattori esterni, sono andati deteriorandosi portando sovente allo scioglimento dell'associazione stessa
Credo che anche la serietà dei membri sia fondamentale,non solo per la questione delle assenze improvvise e ingiustificate (argomento di cui si sta già occupando un'altra discussione),ma anche per tutto ciò che riguarda la sfera personale e i rapporti umani che si instaurano,spesso positivi,ma che a volte possono portare a tensioni e rotture.
------ Post aggiornato ------
Rispondendo ad anubi,personalmente non sono contrario all'aspetto estetico,ma se passi tutto il tempo a curarti l'aspetto,e non sai neppure come far uscire i pallini nella direzione desiderata...
L'estetica è importante,ma non fondamentale.
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Quote:
Originariamente inviata da
zerosoft
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Senza proseguire oltre il mio pistolotto, da venerdi pasquale, ritengo che il Softair abbia vissuto la classica situazione che denota tutti quei settori cresciuti troppo velocemente (spesso chiamate bolle) e che quindi di conseguenza si siano generate tutta una serie di "storture" che in questa fase congiunturale potrebbero risistemarsi
per riportare la ns. attività nella giusta collocazione
Interessante e condivisibile analisi!
Sta avvenendo lo stesso in molti altri settori, professionali, ricreativi e commerciali: aspettiamoci quindi una sfoltitura dell’ambiente. farà bene a tutti! [emoji16]
Inviato dalla mia stazione orbitante.
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Personalmente sono circa 6 anni che pratico softair, non mi considero un veterano ne un novellino. Quando ho iniziato ero un giocatore piuttosto assiduo, ci trovavamo per allenarci e giocare tutti i lunedì (il fondatore del nostro ex team possedeva e possiede, un capannone adibito ad arena che ovviamente a noi metteva a disposizione a titolo gratuito), mentre a domeniche alterne ci dedicavamo (non avendo a disposizione un campo boschivo) ad amichevoli con altre squadre quando invitati o eventualmente a qualche torneo (pochi per la verità). Da due anni a questa parte sono diventato papà e quindi ho dovuto ridurre la mia presenza, ho quindi deciso di lasciare il club perchè non potevo garantire una presenza costante e un impegno. Ho continuato però a frequentarli e a frequentare un campo a pagamento dove posso andare quando riesco a liberarmi anche all'ultimo minuto. Ovviamente so bene che non è lo stesso che giocare con una squadra fissa ma dato che ci sono giocatori più o meno fissi sono riuscito comunque a trovare un buon feeling e un discreto livello di gioco. Dal mio punto di vista quindi trovo che sia un'ottima possibilità per chi come me non ha modo di avere una costanza e non lo trovo un ambiente così tragico come spesso viene descritto.
Rava
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Infatti anche io non ne sono contrario. La questione "arene",almeno dal mio punto di vista,si fa scomoda quando si cerca di inserire all'interno di un contesto più organizzato (almeno in teoria) l'approccio tipico di chi frequenta arene con compagni occasionali (chismalo dinamismo,chiamalo chaos). Ma alla finfine è sempre la serietà personale a fare la differenza. Ci sono iscritti a federazioni (vuoi figt,vuoi altre) alle quali non affiderei neppure il compito di sorvegliare i sassi,e persone serie tra gli assidui frequentatori di arene. L'importante è cercare sempre di agire in modo serio e coerente.
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Quote:
Originariamente inviata da
TACTICAL CHIEF
Apro questa discussione,con relativo sondaggio,per poter capire come viene valutato il Softair,soprattutto da parte di giocatori anziani,con molti anni di esperienza alle spalle,che hanno visto sorgere e (quasi) tramontare la FTH,magari in attività da prima della comparsa degli hop up. Ciò che mi interessa è soprattutto il punto di vista sui novizi o poco più (tra i quali figuro anche io),sulle nuove
squadre e del loro approccio a questa disciplina.
Insomma,mi interessano molto i pareri del tipo "ai miei tempi..."
Come :old: considera :neonato: .
Secondo me:
Softair
il livello qualitativo del softair in quanto disciplina ludico-sportiva e varietà dell’offerta è aumentato enormemente.
Si è spostato sempre di più verso un misto di softair/reenacting/milsim e questo è un bene in quanto stimolo a inventare cose nuove.
Il lato negativo è che molti si ritrovano alla domenica per passare metà del tempo a scattarsi fotografie come fighette adolescenti in situazioni simil-tattiche molto cool. La scarsità di allenamento si ripercuote in amichevole/torneo. Sono i club che in campo le prendono di santa ragione (sportivamente parlando, si intende).
Giocatori
Il livello qualitativo del giocatore medio è calato. Dopo il boom di qualche anno fa, che ha portato a giocare (e a fondare club) cani e porci siamo ad un punto in cui la quantità va a scapito della qualità.
Il giocatore dedito in tutto e per tutto al softair è quasi sparito. Una volta chi iniziava non perdeva una domenica, in qualsiasi stagione. Oggi giocano quasi più i veci dei nuovi, troppo occupati a fare dell’altro specialmente nella bella stagione.
Le persone da formare come pilastro del club per i tempi a venire sono sempre meno, ne consegue che i veci sono quasi costretti a mantenere ritmi elevati, quando magari vorrebbero poter fare affidamento su persone più fresche.
Il vantaggio è che chi inizia e ha la volontà, la costanza, le capacità e le idee ha opportunità immense per il futuro, specie se ha la fortuna di entrare nel club giusto.
Giocatori così sono una risorsa da tenersi stretta, oggigiorno.
Club
Club insulsi attraggono i potenziali nuovi giocatori offrendo un’esperienza talmente scarsa che o si formano in modo errato (diventando pessimi softgunner) o se ne vanno schifati. Va da se che questi nella stragrande maggioranza dei casi non toccheranno mai più un'ASG in vita loro. Tutto questo a scapito dei club che mettono impegno e buona volontà cercando di mantenere alto lo standard.
Fortunatamente i club senza arte ne’ parte spariscono dopo poco, ma ciò non toglie che nella loro breve esistenza facciano più danno che altro.
Poi ci sono le cosiddette isole fuori dal tempo, club legati al softair come si giocava 10 anni fa che mostrano ai giovani soci solo quello per paura di perderli, facendogli credere che il softair sia così, quando è le possibilità sono molto più ampie.
I club che ragionano come vere società sportive (ancorchè dilettantistiche), che pretendono presenza e risultati dai soci sono una minoranza.
Facendo un riassunto:
Grandi possibilità in generale
troppi club disorganizzati o senza obbiettivi o con finalità estetico-segaiole
poca volontà (in media) di dedicarsi come si dovrebbe da parte degli aspiranti giocatori.
Questo è quanto ho visto realizzarsi dal 2006 ad oggi.
Ho speranza per il futuro, il softair potrà anche ridimensionarsi ma non sparirà. Rimarrà un gioco praticato da chi ha veramente voglia e passione, quindi si presume che la qualità sarà maggiore.
Probabilmente ci saranno pochi eventi di grande rilievo, molte amichevoli dovute al minor numero di giocatori distribuiti nei vari club, e qualche club chiuso in se stesso che si accontenterà di sparacchiare pallini la domenica.
Opinioni personali ovviamente.