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in Ritardissimo
marksman 07 27-28 ottobre 2007
team delta “bat lang”
i giorni 27 e 28 ottobre 2007 nel paese denominato “la cassa” in provincia di torino si è svolto il torneo sniper e spotter organizzato dallo stealth team.
il team bat lang, denominato per l’occorrenza team delta, era composto dallo sniper valerio detto grignapola e dallo spotter davide detto mc.kenzie.
con un po’ di ritardo per problemi logistici e organizzativi, il nostro team si accinge ad entrare in gioco.
dopo una consultazione durata vari giorni decidiamo di infiltrarci dalla porta 5 cioè dalla porta più a sud del campo di gioco, per cui non avendo bisogno del trasporto da parte dell’organizzazione.
vediamo con piacere che anche “flaka” e il suo compagno hanno avuto la stessa idea.
attraversiamo una piccola chiusa a destra del ponte, siamo in gioco e già occultati.
avanziamo lentamente verso il primo wp che è “sierra hotel” dove dovremmo trovare la foto del nostro terrorista da eliminare, anche se per il momento non potevamo avvicinarci al wp per una distanza inferiore a 100 mt fino alle 16:00 per motivi logistici.
nell’avvicinamento incontriamo nuovamente i battlemech che hanno già occultato il loro materiale, li oltrepassiamo e ci portiamo a nord dell’obiettivo.
ci accampiamo facciamo il mark della posizione, copriamo il nostro materiale (zaini) con rami e foglie e attendiamo l’ora di ingresso ripassando le nostre strategie, i compiti e varie vie di fuga.
partiamo, troviamo il wp, ci portiamo in una posizione predominante per noi, raccogliamo i vari dati per compilare la range card, sentiamo dei rumori e delle voci, ma per il momento non ce ne curiamo.
il mio sniper si accinge a prendere la mira, ma flaka (sicuramente era lui!) dalla parte opposta alla nostra spara qualche secondo prima di noi.
tiriamo e ci ritiriamo verso i nostri zaini, sentiamo “la contro”, ma riusciamo a esfiltrare senza problemi.
ci acquattiamo e ricominciamo la nostra marcia che procede sull’argine del fiume.
veniamo intercettati nuovamente e mentre crediamo di averla fatta franca “la contro” ci piomba addosso, vinciamo lo scontro, ma non siamo contenti, poco male, dopo i soliti saluti di rito riprendiamo a costeggiare l’argine del fiume.
erano circa le 17:30, quando io mc.kenzie metto un piede in fallo su un pagliame che sotto non aveva terreno e ahimé mi ritrovo nell’acqua fino all’ombelico, esco rapidamente, ma ormai il guaio è fatto, ci guardiamo, ma decidiamo di proseguire.
nel dirigerci verso il secondo obiettivo che naturalmente era romeo, avvistiamo quattro sentinelle.
guardiamo di aggirarle, ma l’unica via è ancora tenere i piedi in acqua, dato che alla nostra sinistra ci sono solo campi aperti.
arrivati ad un certo punto però, la scelta si impone, dobbiamo fare uno sforzo e correre un tratto di campo aperto, tutto bene.
intravediamo tra le piante una tenda blu, man mano che ci avvicinavamo ci siamo resi conto che era l’accampamento echo, decidiamo allora di aggirarlo.
avvistiamo “la contro” che spara qualche colpo, ma non avendoci visti non entra nello sporco.
ci fermiamo e facciamo il punto della situazione, dobbiamo decidere se: proseguire verso il wp romeo o approfittare di questo regalo del destino, intanto la luce comincia a calare.
decidiamo di approfittare della situazione e ritorniamo sui nostri passi.
ci apprestiamo a fare i rilevamenti del caso, della disposizione del campo e delle informazioni “mailsatcon” per ricavare le coordinate per esfiltrare. il mio cecchino si porta ulteriormente avanti, al mia radio funziona male dopo aver fatto il bagno,non riesco a comunicare correttamente e ben presto mi rendo conto dalle urla, che il mio compagno è stato scoperto e che degli elementi della “contro” mi vengono a cercare. mi nascondo e li attendo.
cominciano a tagliare la penombra che si è venuta a creare con le torce; io li attendo e ho la meglio su entrambi. decido di uscire e andare a cercare il mio compagno.
vedo un gruppo di guardie che discutono fra loro, esco deciso con passo calmo, ma sicuro e mi avvicino chiedendo come va e avendo risposte positive, sortisco dicendo “siete tutti morti”.
tutti mi guardano attoniti, ma io ero lo spotter che stavano cercando. scontro vinto, recupero il mio sniper e ci allontaniamo; ormai è già scuro.
a questo punto il freddo e gli abiti bagnati si fanno sentire e allora decidiamo di metterci al riparo. mi cambio, ci rifocilliamo e facciamo il punto della situazione.
decidiamo di portarci allora verso l’obj “papatango” e di fare romeo al ritorno. consultiamo il gps e ci accorgiamo che mancano 2,5 km circa. senza fiatare ci mettiamo in marcia, percorriamo anche dei tratti di strada sterrata forti della protezione dell’oscurità. dopo un po’ che camminiamo vediamo in lontananza delle luci e un puntino rosso. il pensiero va subito ad un visore notturno. ci arrestiamo momentaneamente e decidiamo di cambiare strada, controlliamo la cartina e imbocchiamo un sentiero in leggera salita. lo percorriamo fino alla fine e ci troviamo in campo aperto, anche se la luna era spettacolare decidiamo di andare e stare a ridosso delle siepi di confine in modo da aver la minor ombra possibile da far vedere in lontananza.
sentiamo il rumore di macchine e l’acqua di un torrente, comunque non siamo lontani dalla nostra meta. ci portiamo a circa 150 metri dal wp “papatango”, cerchiamo un punto per bivaccare. lo troviamo tra dei rovi e con dei rami potati chiudiamo ad occhi indiscreti le vie di ingresso. stendiamo il poncho,il bivibag e sacco a pelo. io mi cambio ulteriormente e ci apprestiamo a passare la notte.
poco dopo, in direzione “papatango” sentiamo urlare: era lo scontro tra interdizione ed un team.
puntiamo la sveglia alle ore 06.00 e tentiamo di riposare un po’. si sonnecchia a colpi, il freddo si fa sentire. arriva il mattino, ci alziamo e sistemiamo la nostra attrezzatura, lasciandola però occultata per il tempo necessario per fare l’obiettivo.
nell’avvicinarci incontriamo il team dei battlemech in preda al gelo notturno, mentre stavano compilando delle info. dopo le solite due chiacchiere di rito scopriamo che erano stati loro a far scattare la contro ieri sera. procediamo per la nostra missione e nello scendere verso il prato che ospitava i bagagli scorgiamo un bivacco fumante in un rudere. pensiamo sia stata la contro e invece scopriamo che è stato flaka ad accendere un fuoco per scaldarsi. (sinceramente non è proprio un comportamento “stealth” e immagino che one shoot nella compilazione della classifica ne abbia tenuto conto. comunque capiamo un simile comportamento, perché nonostante noi avessimo il sacco a pelo, abbiamo patito davvero il freddo). ci avviciniamo in maniera egregia, facciamo i nostri rilevamenti e il mio sniper si accinge a tirare.
un colpo, due colpi, tre colpi, il palloncino non scoppia. cambio posizione per avere una migliore possibilità, ma anche la contro si insospettisce e si avvicina. attendiamo, al quarto colpo che il mio sniper centrava e faceva oscillare il bersaglio, uno della pattuglia ci chiama e ci dice che l’obiettivo è stato preso e che possiamo uscire. siamo titubanti e restii ad uscire perché non erano queste le regole e questa è l’unica nota stonata di tutta la gara, nata da una incomprensione dell’organizzazione. ( anche se i bersagli utilizzati, cioè i palloncini, non potevano offrire nell’arco delle 24 ore la stessa resa e questo non era gestibile dall’organizzazione, ma prevedibile). ci ritiriamo rapidamente ma sempre in maniera silenziosa verso i nostri zaini, punto che avevamo fissato in precedenza con un mark.
prendiamo armi e bagagli e ci allontaniamo il più possibile dalla zona ci occultiamo, rifocilliamo e facciamo il punto della situazione, completiamo gli ultimi dati e ci incamminiamo verso il wp romeo.
ripercorriamo parte del tragitto fatto all’andata; tutto bene. in prossimità di romeo ci troviamo dalla parte opposta del nostro punto di osservazione stabilito e con qualche campo aperto da oltrepassare. poco male, a ridosso della strada abbiamo una buona visuale e curando le sentinelle davanti alla tenda, aspettiamo il momento propizio per attraversare.
fatto! e poco dopo riusciamo a trovare alla perfezione il nostro punto di osservazione.
rileviamo il tutto per poi compilare la nostra range card in un posto più sicuro e calmo (mi spiace di non aver dedicato veramente tutto il tempo necessario per un preciso e corretto rilevamento dei dati, siccome non mi sono accorto della vulcan sotto la parabola)
nell’allontanarci una coppia di opfor esce dallo spesso ma ci rassicura perché loro non potevano essere lì. ci portiamo verso il fiume e da lì comincia la nostra esfiltrazione verso il punto prestabilito. come prima cosa veniamo intercettati da una coppia con tre cani di varie taglie che cominciano ad abbaiare, gli ho mandato una scarica di accidenti con il sorriso rivolto verso i proprietari. ancora 2,3 km verso la fine, le gambe cominciano a farsi sentire. uscendo da un boschetto troviamo un incrocio con corrimano in legno e 2-3 macchine parcheggiate, tra cui il defender di one shot, con la cartina in mano e un occhio al gps decidiamo di portarci al limite del campo di gioco dal lato del cimitero. camminando, camminando ci troviamo davanti ad un campo coltivato, l’ultimo prima di portarci da dove siamo arrivati ieri.
ci guardiamo, guardiamo bene tutto attorno a noi,attendiamo ancora qualche istante poi ci diciamo che dobbiamo tentare confidando nell’effetto sorpresa e anche nella stanchezza dei nostri inseguitori.
via l’ultima folle corsala bordo campo campo ( per quanto possa essere folle una corsa con gambe che più che tali sembravano due pezzi di legno).e’ fatta! siamo all’ultimo guado, attraversiamo e proviamo a contattare con la radio. udiamo risposta, attraversiamo il ponte e ci dirigiamo verso di loro.
e’ finita!!!!
andiamo alle macchine, ci cambiamo e con le macchine ci portiamo al punto della premiazione, dove attendiamo l’esito della gara.
secondi!!! anche questa volta è andata bene e siamo soddisfatti…….
nel complesso bella gara, bel terreno anche se con dei punti di passaggio a volte obbligati per la boscaglia fitta o il letto del fiume, dove era molto facile incontrare pattuglie.
comunque un complimento alle contro per la loro onestà, correttezza e precisione nello svolgere tale compito.
io e il mio sniper ci siamo divertiti e ringraziando l’organizzazione e le altre squadre partecipanti, speriamo di rincontrarvi in un’altra manifestazione del genere.
lo spotter davide lo sniper valerio
“mc kanzie”. “grignapola”.