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Dunque intendi dire che i tesserati di una asd iscritta nel registro coni possono elargire compensi ad un'altra ASD organizzatrice e l'asd può tenere esenti tali entrate in virtù dell'art. 148 tuir. Senz'altro condivisibile, ma non significa che i non tesserati ad asd non possano dar compensi ad una asd organizzatrice
Si ma cosi siamo passati a discutere della "norma" andando a prendere una "eccezione" riguardante raccolte fondi nelle festività e nelle ricorrenze.
Spostandoci quindi su un altro argomento , il legislatore ha chiaramente espresso che l'abitualità dell'attività svolta nei confronti dei non tesserati dev'essere intesa anche come attività NON PREPONDERANTE rispetto all'attività istituzionale.
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Articolo 149 TUIR
Perdita della qualifica di ente non commerciale (1).
1. Indipendentemente dalle previsioni statutarie, l'ente perde la qualifica di ente non commerciale qualora eserciti prevalentemente attività commerciale per un intero periodo d'imposta.
2. Ai fini della qualificazione commerciale dell'ente si tiene conto anche dei seguenti parametri:
a) prevalenza delle immobilizzazioni relative all'attività commerciale, al netto degli ammortamenti, rispetto alle restanti attività;
b) prevalenza dei ricavi derivanti da attività commerciali rispetto al valore normale delle cessioni o prestazioni afferenti le attività istituzionali;
c) prevalenza dei redditi derivanti da attività commerciali rispetto alle entrate istituzionali, intendendo per queste ultime i contributi, le sovvenzioni, le liberalità e le quote associative;
d) prevalenza delle componenti negative inerenti all'attività commerciale rispetto alle restanti spese.
Per farti un esempio, se hai 20 soci a 40€ di iscrizione annui sono 800€ di attività istituzionale. Se fai uno o due eventi nei quali 100 persone(non socie) fanno una prova di softair a 10€ , sono 1000€ e l'attività commerciale prevale su quella istituzionale, in questo caso non è riconosciuta la natura eccezionale dell'attività commerciale, stesso discorso quando si tratta di spese, se spendi più capitale associativo per un evento prevalentemente commerciale che per le attività istituzionali, "perdi la qualifica di ente commerciale" ( anche se in realtà rimani non commerciale ma comunque paghi l'iva su TUTTO l'attivo ) . Ad ogni modo è OBBLIGATORIA una scrittura contabile o relazione illustrativa che dimostri in modo chiaro e trasparente le entrate e le spese di ogni manifestazione organizzata.
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art. 20 , comma 2 del DPR 600/73
Indipendentemente alla redazione del rendiconto annuale economico e finanziario, gli enti non commerciali che effettuano raccolte pubbliche di fondi
devono redigere, entro quattro mesi dalla chiusura dell'esercizio, un apposito e separato rendiconto tenuto e conservato ai sensi dell'
articolo 22, dal quale devono risultare, anche a mezzo di una relazione illustrativa, in modo chiaro e trasparente, le entrate e le spese relative a ciascuna delle celebrazioni, ricorrenze o campagne di sensibilizzazione indicate nell'articolo 108, comma 2- bis , lettera a), testo unico delle imposte sui redditi, approvato con decreto del Presidente della Repubblica 22 dicembre 1986, n. 917
(Comma aggiunto dall'Articolo 8, d.lg. 4 dicembre 1997, n. 460).
Tenuto conto di tutto, adesso usciamo fuori da questa melma legalese, che purtroppo ho dovuto imparare solo per l'incarico che mi è stato dato qui in provincia, e facciamo un discorso concreto.
Vi immaginate la scena?
Blu-Vector organizza Glorius Dies
Pinco-pallini club non costituito , formato da gente sconosciuta:
Pinco: Salve vorremmo partecipare al suo Torneo, ma non siamo un club, ma abbiamo assicurazione personale.
Vect: Ah no guardi per motivi fiscali non posso, anche se vi facessi firmare tutti gli scarichi di responsabilità
Pinco: No ma guardi, se lei mi fa coincidere il torneo con qualche sagra o festività, se poi lei fa un rendiconto economico, di entrate uscite, MA ENTRO 4 mesi eh , e stando però attendo, al fatto che non superi le entrate o le uscite delle attività che lei fa no profit, e solo se NON ha fatto altre due raccolte di fondi durante l'anno , allora può farci partecipare, (entusiasmo) è fantastico :D !!!
Vect: "aggancia" tu...tu...tu....tu....tu...
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Dimentichi due cose:
- la prima è che non serve qualificarla come raccolta di fondi, applicandosi l'esenzione speciale dei due eventi all'anno anche ad attività commerciali (eventi che, ripeto, non necessariamente devono essere sagre di paese, ammettendo la legge che tali eventi possano essere anche delle campagne di sensibilizzazione alla pratica sportiva, e un'a.s.d. organizza una campagna simile quando vuole)
- la seconda è l'esenzione generale, la prima che ho citato, che si applica anche al di fuori dei due eventi all'anno se il compenso serve solo a coprire i costi ;)
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Originariamente inviata da
Blu-Vector
il legislatore ha chiaramente espresso che l'abitualità dell'attività svolta nei confronti dei non tesserati dev'essere intesa anche come attività NON PREPONDERANTE rispetto all'attività istituzionale.
La perdita della qualifica di ente non commerciale conseguente alla prevalenza dell'esercizio dell'attività commerciale rispetto all'attività istituzionale dell'ente di cui all'art. 149 commi 1 e 2 TUIR non si applica alle a.s.d.! Lo dice lo stesso articolo 149, da te citato, al comma 4!Comma introdotto dall'art. 90 comma 11 l. 289/2002 (finanziaria per il 2003)
;)
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La perdita della qualifica di ente non commerciale conseguente alla prevalenza dell'esercizio dell'attività commerciale rispetto all'attività istituzionale dell'ente di cui all'art. 149 commi 1 e 2 TUIR non si applica alle a.s.d.! Lo dice lo stesso articolo 149, da te citato, al comma 4!Comma introdotto dall'art. 90 comma 11 l. 289/2002 (finanziaria per il 2003)
Si hai ragione le ASD non hanno quei vincoli, possono esercitare attività commerciale anche prevalentemente alle attività istituzionali, avevo delle reminiscenze di un guru da forum che professava queste assurdità.
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- la seconda è l'esenzione generale, la prima che ho citato, che si applica anche al di fuori dei due eventi all'anno se il compenso serve solo a coprire i costi :wink:
A quel punto cessa di essere compenso ( argomento di cui si parlava prima ), e inizia a chiamarsi rimborso. Tornando all'argomento madre, non so se qualcuno abbia mai fatto toreni a "rimborso" , ma in quel caso credo che anche i non soci potrebbero partecipare. Ma credo di dovermi informare meglio, c'è qualcosa che mi sfugge, tutte le volte che ho portato l'esempio a vari esponenti della scuola dello sport CONI, mi hanno confermato che è impossibile decommercializzare questo tipo di attività. Li ricontatto normative alla mano e vi faccio sapere.