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Bhè i boschi (parlo di quelli belli grandi) di solito non sono recintati, sia per via del costo che una recinzione potrebe avere, sia per via dei permessi che bisogna avere per installarla, difatti ho un problema simile con alcuni boschi di mio nonno e mio zio, lasciatri a loro stessi da 70 anni ormai non sappiamo più dove iniziano e dove finiscono e appena torno a parma devo fare un salto in comune a vedere un po di cavare un ragno dal buco.
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Io cerco di moderarmi perchè altrimenti sarei eccessivo con i termini..... Viva L'Italia, gli Italiani, la Mafia, La Pizza, Il Mandolino, Le Autoblu, I Politicanti, Il Papa, San Pietro, etc etc
Come al solito ordinanze su ordinanze e nessuno che controlli se le precedenti leggi (che dicono tutto e niente) siano rispettate.... ma il discorso ahimè è ben più ampio e serio e il softair è proprio l'ultimo dei problemi......eppure continuiamo a fare finta di nulla come al solito e la Juve ha vinto lo scudetto.
Detto questo, da ignorante quale sono in materia, come hanno detto precedentemente i colleghi qua su, credo che su di un terreno privato non ci sia ordinanza comunale che tenga.
Ho i miei doveri ma ho anche dei Fott**i diritti di cittadino.
Saluti da un Italiano inca**ato come una bestia.
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I sindaci, pratica consolidata, molte volte si arrogano il diritto di emanare disposizioni senza sapere esattamente su cosa si sta discquisendo e anche non avendone l'autorità per farlo (vedi il discorso della Proprietà Privata).
Già la parola "sport" utilizzata nell'ordinanza fa capire che non ha ben chiaro cosa sia il soft-air.
Il problema principale è che il cittadino, per far valere le sue ragioni, deve entrare in un tunnel dove pur vedendo la luce alla fine non è detto che riesca ad uscirne.
Credo che la legge preveda dei tempi e delle procedure ben determinate per far valere i propri diritti ed è per questo che è preferibile parlare con qualcuno che sappia muoversi in questo campo minato.
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Forse mi son perso io qualche pezzo ma da nessuna parte LEGGO il divieto della pratica del softair ma solo la richiesta/verifica di requisiti atti a far si che la suddetta pratica si svolga in sicurezza per se e per gli altri.
Di questi requisiti non ce n'e' mezzo che qualsiasi ASD seria gia' non applichi normalmente.
Quindi se il divieto e' solo verbale e giocate in campo privato con avviso scritto alle FF.OO. (di cui avrete cura di tenere con voi una copia durante la giocata), cartelli e segnalazioni di cosa sta avvenendo non capisco dove stia il problema.
Vi manda i vigili/CC/SWAT/A-Team? A fare cosa? Una volta che verificano che avete permessi/avviso alle FFOO/segnalato l'attivita' ai passanti cosa fanno?
Resta ovvio che repliche nel J, bollettino postale con la tassa della G7 pagata in tasca, pallini bio, ecc ecc fanno parte dei requisiti di cui sopra.
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Quote:
Originariamente inviata da
Luky
I sindaci, pratica consolidata, molte volte si arrogano il diritto di emanare disposizioni senza sapere esattamente su cosa si sta discquisendo e anche non avendone l'autorità per farlo (vedi il discorso della Proprietà Privata).
Già la parola "sport" utilizzata nell'ordinanza fa capire che non ha ben chiaro cosa sia il soft-air.
Il problema principale è che il cittadino, per far valere le sue ragioni, deve entrare in un tunnel dove pur vedendo la luce alla fine non è detto che riesca ad uscirne.
Credo che la legge preveda dei tempi e delle procedure ben determinate per far valere i propri diritti ed è per questo che è preferibile parlare con qualcuno che sappia muoversi in questo campo minato.
Mi ero ripromesso di non intervenire più in quest'area se non dopo avere ottenuto risposte "specialistiche" al topic che ho aperto.
Le risposte ai miei quesiti, io già le conosco.
Veniamo a questo: di fronte a problematiche di "Ordine Pubblico" NON ci sono proprietà private che tengono.
Non vado oltre, se prima l'autore di questo topic non pubblica l'intera ordinanza di cui cita alcune parti. Semplicemente perché le considerazioni che si possono trarre dalla lettura del documento - che è pubblico - possono non essere semplici "opinioni" ma ragionamenti fondati.
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da ignorante credo che etabeta abbia ragione...
un'ordinanza seppure non sia una legge vera e propria è comunque obbligatoria da seguire, privato o non privato!!
mi viene in mente, sempre parlando da ignorante, un sindaco che emana l'ordinanza di spegnare i termosifoni o accenderli quando gia si crepa di freddo, anche in quel caso io sono a casa MIA, nel vero senso della parola :D, e magari sto col moccio al naso dal freddo :D... io accendo perchè sto a casa MIA, ma SE MI BECCANO mi possono fare la multa...
scusate i miei interventi sempre un po terra terra :D, ma lo faccio anche nella speranza di essere il piu chiaro possibile :D
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Comunque fino a quando non leggiamo l'ordinanza del Sindaco e le sue motivazioni, qualsiasi cosa scriviamo ancora su questo topic trova il tempo che trova.
Se è per un motivo di Ordine Pubblico, come ha detto Etabeta non esiste il discorso di Proprietà Privata.
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Quote:
Originariamente inviata da
Etabeta
Mi ero ripromesso di non intervenire più in quest'area se non dopo avere ottenuto risposte "specialistiche" al topic che ho aperto.
Le risposte ai miei quesiti, io già le conosco.
Veniamo a questo: di fronte a problematiche di "Ordine Pubblico" NON ci sono proprietà private che tengono.
Non vado oltre, se prima l'autore di questo topic non pubblica l'intera ordinanza di cui cita alcune parti. Semplicemente perché le considerazioni che si possono trarre dalla lettura del documento - che è pubblico - possono non essere semplici "opinioni" ma ragionamenti fondati.
Scusami Eta probabilmente sarà perchè son giovane, sarà perche non ci capisco una mazza e sarà perchè in questo momento ho il sangue al cervello ma continuo a non afferrare....
Io sono su un campo privato con il permesso del proprietario, ho messo cartelli, ho avvisato le Forze dell'Ordine, uso pallini bio (ho letto anche l'altra discussione e so che l'affermazione lascia il tempo che trova) e perchè mai un ordinanza che vieta il gioco su terreno demaniale/pubblico dovrebbe interessarmi?
Non ci sono gli estremi per accusarmi di turbare l'Ordine Pubblico e nemmeno i presupposti poichè da quanto ho capito non sono pervenute lamentele all'ufficio comunale....
Dove Sbaglio?
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Quote:
Originariamente inviata da
DOGGY
Scusami Eta probabilmente sarà perchè son giovane, sarà perche non ci capisco una mazza e sarà perchè in questo momento ho il sangue al cervello ma continuo a non afferrare....
Io sono su un campo privato con il permesso del proprietario, ho messo cartelli, ho avvisato le Forze dell'Ordine, uso pallini bio (ho letto anche l'altra discussione e so che l'affermazione lascia il tempo che trova) e perchè mai un ordinanza che vieta il gioco su terreno demaniale/pubblico dovrebbe interessarmi?
Non ci sono gli estremi per accusarmi di turbare l'Ordine Pubblico e nemmeno i presupposti poichè da quanto ho capito non sono pervenute lamentele all'ufficio comunale....
Dove Sbaglio?
Vedi, il diritto di svolgere una attività quale è il soft air, alla stregua di qualsiasi altra attività ludica, è scontato solo per noi che lo pratichiamo. Ed è un diritto, sacrosanto, anche se riferito ad una attività futile, che tutti abbiamo il dovere di tutelare e salvaguardare.
Il che significa che, una volta esaminata questa particolare Ordinanza, gli interessati, anche sostenuti da tutto il mondo softairistico, hanno il DOVERE, per salvaguardare la loro stessa dignità di cittadini ma anche quella degli altri che praticando lo stesso passatempo, corrono il rischio di trovarsi di fronte ad analoghe ordinanze di attivarsi, possibilmente senza fare tante smargiassate.
Tuttavia, ribadisco: assodato che il Soft Air è attività del tutto legale e del tutto praticabile (in qualsiasi forma, organizzata e non...) non si può fare finta di non capire che esso si svolge con modalità che sono estremamente critiche e criticabili.
Insomma, possono scontrarsi con il concetto di ORDINE PUBBLICO.
Io presumo che l'Ordinanza citata dall'autore di questo topic sia stata motivata, appunto, da considerazioni inerenti l'Ordine Pubblico, perchè non vedo altre reali giustificazioni per un atto restrittivo del genere e gli articoli citati riconducono, appunto, a questioni di Ordine Pubblico.
Però, probabilmente, qualche cosa è successo per interessare il Sindaco e farlo emettere una Ordinanza restrittiva e non credo sia scaturita così, dal nulla.
Cosa è l'Ordine Pubblico?
Ce lo dice in maniera precisa, in questo caso, Wikipedia:
L'ordine pubblico è quell'insieme di norme fondamentali dell'ordinamento giuridico riguardante i principi etici e politici la cui osservanza ed attuazione è ritenuta indispensabile per l'esistenza di tale ordinamento.
L'ordine pubblico può essere anche inteso come garanzia di pace, di tranquillità e sicurezza collettiva. In tal senso assume un valore di ordine sociale in quanto con esso si difende lo svolgimento dei rapporti della vita sociale. Nell'accezione maggiormente diffusa, ordine pubblico è quindi inteso come pace sociale, e il suo mantenimento e tutela anche a mezzo di azioni concrete da parte delle forze di polizia[2], nello stato di diritto viene normato dalle specifiche leggi.
Voi riuscite a capire - ovviamente dimenticandovi che il soft air è uno "sport" solo per voi... - cosa significa quanto ho citato sopra?
Se ci riuscite, capirete perchè un Sindaco può emettere una Ordinanza restrittiva (ed ecco che si parla di MANTENIMENTO DELL'ORDINE PUBBLICO) di una attività, anche se svolta in ambito privato, se questa può inficiare l'ORDINE PUBBLICO.
Fa parte delle sue funzioni e delle sue prerogative, ma gli si può resistere, facendo ricorso per esempio.
Se l'Ordinanza è fatta secondo i normali criteri, certamente il Sindaco, nella sua funzione di garante dell'ORDINE PUBBLICO, avendo preso disposto un divieto che rientra nel MANTENIMENTO DELL'ORDINE PUBBLICO ha sicuramente inviato copia dell'Ordinanza alle AUTORITA' DI PUBBLICA SICUREZZA locali affinché queste vigilino che l'Ordinanza sia osservata: in qualsiasi luogo, anche privato.
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Premesso che le ordinanze dovrebbero essere prima della loro emissione vagliate dall'ufficio legale,ma a fronte di altri noti esempi in altre circostanze, nutro il sospetto che tali addetti abbiano anche loro conseguito la laurea in Albania...con tutto il rispetto alle università serie
La questione tipicamente italica è che per quanto assurda, idiota o addirittura illegale sia la disposizione, il massimo che si può ottenere è il suo decadimento attraverso sentenza del TAR, ma mai che vi sia qualche responsabile che paghi di suo.
Detto ciò sarebbe stata buona cosa che la richiesta di spiegazioni fosse stata inoltrata per iscritto, poichè la risposta che vi è stata data è il massimo dell'ignoranza e dell'abuso di potere.
Personalmente concordo con altri interventi di evitare inutili crociate(per il momento) suggerisco però una chiaccherata preventiva con un avvocato, senza nulla togliere ai presenti qualora fossero anche professionisti forensi , un conto è parlarne su SAM ed un conto è in studio, ma penso converranno con me.
Fatto ciò ed esaminata ogni possibile reazione e controreazione, dopo aver intensificato gli avvisi (cartelli) sul fondo privato, continuate tranquillamente a giocare.
La circolare del Min Interni datata 1995 non fa alcun cenno di vietare tale esercizio, inoltre tale circolare è stata ampiamente superata dall'attuale normativa, per quanto non completamente definita.
Senza entrare in nozionismi giuridici da quando in qua una circolare ha maggior peso di una legge? Considerando che quasi certamente tale circolare aveva proprio in animo di fornire indicazioni in assenza di una legge(allora)
@ETABETA la tua interpretazione del concetto di ordine pubblico mi pare un pò troppo estensiva, stando a quanto sostieni un'amministrazione comunale potrebbe vietare di tutto, cosa che purtroppo è capitata ma che in seguito è finita alle ortiche.
La tutela dell'ordine pubblico in uno stato di diritto è soggetta al rispetto di norme ben precise che vanno dal dettato costituzionale a scendere. Non è un potere indiscriminato che si può applicare a qualsivoglia cosa, giustificandola poi con argomentazioni infantili (e se ne volevano di più serie non ci voleva molto) come in questo caso.