con quelle brutte facce...:)
il più bello è stato la tipa che si è offesa che ripeteva a tutti fate l'amore non la guerra...poi quando a granvoce è stato chiesto se c'è la dava sè offesa...
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:sogghigno:Quote:
con quelle brutte facce...:smile:
il più bello è stato la tipa che si è offesa che ripeteva a tutti fate l'amore non la guerra...poi quando a granvoce è stato chiesto se c'è la dava sè offesa...
Roger, come vedete uno spilungone in DPM.. venitemi a prendere ;)
Accidenti che discussione!!
Ragazzi è tutto sotto controllo..
i manifestanti erano non più di 10, contro i 400 partecipanti alla Brassard..
solo Legambiente e il Circolo Pertini dell'Elba hanno dato manforte al comitato contro la nostra manifestazione..
Hanno provato a bloccare tutto, chiedendo al Parco Nazionale dell'Arcipelago se avevamo le giuste autorizzazioni.. ma non ci sono riusciti..la Brassard è inziata ed è finita alla grande!
La cosa che più ci ha reso felici, non sono stati tanto i complimenti dei partecipanti, ma quelli degli elbani, che tramite blog locali o facebook ci hanno ringraziato, richiendendoci di tornare il prossimo anno! queste sono le vere soddisfazioni!
Vi posto una foto scattata durante la parata di venerdi sera, raffigurante il consigliere di minoranza.... ;)
Allegato 110104
Rep + per la foto che hai postato. Ahahahahahahah con il fischietto che fà pure le corna
edit:La parola che non stava bene a una persona l'ho rimossa.Comunque non c'era bisogno di abbassarmi la rep di 8 punti, bastava dirlo e avrei capito, però quando si danno rep - abbiate il coraggio di firmarle almeno. Con questo chiudo l' OT.
interessante discussione...
Credo che sia necessario però approfondire alcuni aspetti che sono rimasti sullo sfondo: non possiamo negare che nelle nostre attività di gioco effettuiamo simulazioni della guerra, non si può negare che molti le mimetiche non le indossano perche utili nel gioco e le usano in luoghi pubblici, non si può negare che alle varie fiere gli stand delle associazioni sembrano una pubblicità per fare i contractor, con mimetiche e richiami forti e per ultimo non si può negare che a molti non piaccia ciò che rappresentiamo nel nostro gioco.
L'intervista è in molte sue parti imprecisa e le finalità sono chiare, però forse si potrebbe iniziare a pensare che la nostra immagine non è poi il massimo, principalmente per colpa nostra.
Io vivo in una provincia dove le disgrazie della guerra sono ancora molto sentite e facciamo fatica a farci accettare: lo capiamo e rispettiamo chi la pensa diversamente.
Il nostro mondo deve cambiare e dobbiamo cambiare per primi noi, poichè non possiamo pretendere che gli altri capiscano.
:)
Tutto vero e condivisibile Dionisio. Ho il massimo rispetto per il prossimo e cerco di non imporre mai la mia presenza. Inoltre sono tutt'altro che un "militarista" in senso stretto, anzi, sicuramente il mio orientamento è "di sinistra". Sono d'accordo che si debba saper spiegare ed anche accettare di non essere capiti.
Eppure a volte non c'è un vero confronto, e si viene "usati" solo per sollevare un polverone ed ottenere un po' di visibilità politica o altro ancora. Oppure le obiezioni che vengono mosse alle nostre richieste non vertono su fatti concreti o di diritto, ma su apprezzamenti personali e spesso preconcetti (il che da parte di un pubblico amministratore è inammissibile).
Mi è capitato un presidente di un ente pubblico che alla fine non voleva concedere un permesso non perché non avessimo TUTTE le carte in regola, ma perché "non gli piacevamo". Nel salutarci gli chiesi se per concedere una licenza edilizia visionava il progetto approvato dai suoi tecnici e poi decideva in base ai suoi gusti in tema di architettura... Ma non mi ha risposto...
Insomma, imporsi no. Mai. Sarebbe controproducente prima ancora che sbagliato. Però fa rabbia.
L'unica è vincere le diffidenze con un comportamento aperto, disponibile, costruttivo... Ma certo ci si riesce solo se ci si confronta con persone civili, non con chi nega a priori il tuo diritto ad esistere e ad avere una diversa opinione.
Insomma un post confuso e forse banale...
Voglio concludere ricordando un altro confronto con un signore che all'epoca avrà avuto una settantina d'anni e continuava a insistere che la guerra era una cosa terribile e che noi non dovevamo farne un gioco. Aveva ragione da vendere, ma non era disponibile a capire che per noi (e parlo per me e per quel gruppo di persone) non era un "giocare alla guerra" ma una specie di "nascondino in grande stile". Alla fine, quando ha iniziato a tirare in ballo "le nuove generazioni", riprovazione morale per riprovazione morale gli ho detto: "questa generazione sarà pure bacata a fare la guerra per gioco, ma la vostra la guerra l'ha fatta sul serio, e con milioni di morti. Con quale autorità morale potete dirci di non GIOCARE?"....
Mah...
M