cronaca di una morte annunciata
"Perché il male trionfi è sufficiente che i buoni rinuncino all'azione."....questa fase di E. Burke , che ad un'analisi superficiale, potrebbe sembrare fuori contesto, rappresenta invece secondo me l'esatto condensato di quello che è successo nel mondo del FTH italiano. C'è stato un momento in cui sotto la spinta di persone che avevano voglia e capacità di innovare (onore al merito) si è affacciata nel mondo del softair italiano questa nuova disciplina (l'FTH appunto) che aveva avuto l'ardire di voler innovare (o almeno di provarci) il classico modo di giocare ormai appiattitosi sulle ormai trite e ritrite recon con chilometraggi da specialista del mezzofondo e con il nemico che ti aspetta sugli obj bello e pronto a farti il cosiddetto...visto che prima di attaccarlo dovevi pure avvertirlo per avere la ormai famigerata "finestra d'ingaggio". Sappiamo tutti come è andata a finire...e d'altronde la rarefazione dei post su questa sezione vale più di cento..mille parole; ripicche personali....diffidenza verso coloro che non si conoscono.... la voglia di primeggiare restando chiusi nel proprio orticello... l'indisponibilità a confrontarsi e ad assumere responsabilità hanno fatto si che questa meteora apparsa improvvisamente nel firmamento del softair italiano si consumasse nel volgere di pochi anni finchè oggi, di quello che poteva essere la giusta sintesi tra gioco di ruolo e milsim, dove il connubio tra capacità interpretativa e doti tattico-strategiche si fondevano per dare orgine a partite che andavano ben oltre i soliti "spara-spara", oggi dicevo non rimane più nulla o quasi.
Pochi gruppi tentano, ancor oggi, di far rinascere dalle ceneri un'araba fenice che ormai non ha più vite da spendere nè piume per volare.... pochi volenterosi che cercano di dare nuova linfa ad una specialità che si è aggrovigliata su se stessa rimanendo soffocata:
- dall'immobilità di tanti... troppi attori apparsi a vario titolo sulla scena del FTH
- dal suo regolamento che essendo stato posto all'atto della creazione sotto licenza dall'ideatore (il grande Dennis J.Murgia) ha in un certo qual senso limitato l'evolversi del regolamento stesso,
- dall'erronea valutazione dell'aspetto economico (e qui mi spiego) ...a tutti farebbe piacere partecipare a manifestazioni senza dovere versare quando va bene i classici 50 euro a partecipante. Tante sono le associazioni che soprattutto in passato hanno fatto dell'organizzazione dei tornei un vero e proprio business che nulla aveva a che fare con il nostro sport..l'FTH nasceva cercando di spezzare questo circolo vizioso per cui gli eventi dovevano essere gratuiti....sicuramente un nobile ideale ....che cercava di riportare il softair o quanto
meno l'ambito torneistico del softair nella giusta carreggiata... ma ...già purtroppo c'era un "ma".. quel regolamento studiato...calibrato...modellato per un contesto operativo come quello del "GATE" l'area privata dove si svolsero i primi mitici eventi tra le realtà del FTH del centro Italia e gli ideatori del Nord mal si prestava ad essere esportato in contesti in cui la necessità di avere autorizzazioni da parte di enti pubblici a volte insistenti in comuni diversi con tutto quello che ne consegue a livello assicurativo e burocratico richiede l'esborso di centinaio e centinaia di euro che l'associazione organizzatrice tira fuori a fondo perduto.... senza parlare del problema che la gratuità dell'evento permette alla squadre partecipanti di ritirare la loro adesione anche a 24 ore dalla data della manifestazione, cosicchè quello che doveva essere un evento con 150 e più iscritti si riduce all'ultimo momento ad un raduno di non più di 60 persone (fatti di vita vissuta) ...con tutti i problemi che ne derivano soprattutto perchè si era parametrata la A.O. ad un numero di partecipanti ben maggiore e l'anima stessa della manifestazione viene ad essere stravolta con conseguenti critiche da parte di coloro che erano venuti da lontano nella speranza di partecipare a qualcosa di diverso.
Spero che la mia percezione sia sbagliata e che questo "De profundis " per qualcosa che avrebbe potuto essere e non è stato sia smentito dagli eventi, ma proprio per questo ritorna in tutta la sua attualità la frase con cui ho aperto questo mio intervento.
FRANCESCO "GOLIA" PISANO
PRESIDENTE C.R.A.B.- FTH (COORDINAMENTO REGIONALE ABRUZZESE FTH)