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Evento FTHR CRAB 21-22 Settembre 2013 - Lago di Bomba, Bomba-Colle di Mezzo(CH)
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Sono lieto di annunciarvi che il CRAB (Coordinamento Regionale Abruzzo FTH) sta organizzando per il 21 e il 22 Settembre un evento Milsim 20h FTHR presso il campo della Phoenix SAT di Pescara sul Lago di Bomba, tra i comuni di Bomba, Colle di Mezzo e Pietraferrazzana.
L'evento è aperto a TUTTE le squadre FTHR italiane.
Il game inizierà alle ore 17:00 del 21 e terminerà alle ore 13:00 del 22 con pranzo finale.
Il background prevede uno scontro campale tra le forze armate americane e le truppe EUSAC/ELN sul territorio Abruzzese:
OPERAZIONE BIG STONE
https://www.youtube.com/watch?v=3XNDSlf6E9E
Il conflitto tra Stati Uniti d’America e l’Europa imperversa su tutti i fronti, da ormai due anni le truppe americane e le truppe dell’EUSAC si contendono le principali città e distretti industriali d’Europa. Un a guerra senza senso, che ha visto l’occidente rivoltarsi contro se stesso, e che man mano va avanti, si riduce ad una lotta per il controllo di risorse, infrastrutture economiche ed energetiche. Tuttavia qualcosa sta cambiando. Dopo un iniziale avanzata delle forze Americane, che in soli sette mesi avevano invaso Spagna, Italia e Grecia e buona parte della Francia, si trovano da un anno senza sostanziali novità sul fronte. L’attivazione di una rete di dispositivi EMP ad altissima potenza meglio noti come “Elmo di Ade” da parte degli europei ha di fatto azzerato la superiorità tecnologica americana. L’Elmo di Ade ha infatti oscurato i visori dei tank, ha reso inefficaci i sistemi di guida laser e GPS e ha fatto volare alla ceca i temibili bombardieri Stealth. Questo “Blackout” delle principali tecnologie belliche americane, ha costretto il Pentagono a ripensare la propria strategia bellica in Europa, passando da una rapida avanzata alla conquista e al presidio dei principali centri urbani, dei porti, delle industrie e delle infrastrutture dei territori dell’Europa Meridionale e Occidentale, impiegando task force specializzate per operazioni su vasta scala e per l’eliminazione graduale delle sacche di resistenza europee.
Questo cambio di strategia è dovuto anche al problema dell’allungamento del fronte, che copre ormai buona parte dell’Europa occidentale e meridionale, che a messo in crisi irrimediabilmente il sistema di approvvigionamento logistico americano per carenza di personale e per le enormi distanze, qui diventa fondamentale la conquista e la riconversione dei centri industriali europei, in modo che possano fornire approvvigionamenti bellici alle forze in campo in tempi minori e con minore sforzo.
Ma tra le forze americane e i loro obbiettivi, vi sono le forze europee, che nonostante la situazione disperata in cui versa, si stanno riorganizzando.
La struttura di comando del SEAC che unisce gli stati maggiori di tutti gli vecchi eserciti nazionali mostra tutta la sua fragilità,è necessaria una riorganizzazione delle forze armate europee,la creazione di un esercito europeo unito per far fronte all’invasione USA.
Vengono creati quattro comandi: Il comando per il fronte Ovest (EUWEST COMAND),Nord (EUNORD COMAND),Sud/sud est (EUSUD/SUDEAST COMAND),e il comando operazioni speciali (EUSF COMAND)
Nonostante la riorganizzazione,rimangono solo 6 divisioni dell’EUSAC pienamente operative,equipaggiate con armamenti moderni,centinaia di uomini si ritrovano intrappolati nelle “zone di sicurezza” che le Nazioni Unite hanno instaurato nei Balcani, le truppe EUSAC inglesi sono state eliminate per il 70% dopo l’invasione della madre patria,rimangono alcune unità nelle basi inglesi di Cipro e in Africa. Le unità italiane,dopo la Battaglia di Roma,sono state evacuate nel Nord del paese,e si ritrovano a corto di mezzi pesanti.
La situazione è tra le più disperate dal secondo conflitto mondiale,il destino degli Stati Uniti d’Europa è in bilico,il morale è a terra,e di fronte a questo nuovo conflitto mondiale,i giganti asiatici,CINA,GIAPPONE,e SWAEU (South-west asia economic union) assistono all’incendio europeo,tamponando la crisi inviando i caschi blu sul confine delle zone di guerra. La Russia,l’unica che sembra realmente preoccupata dal catastrofico susseguirsi degli eventi,inizialmente neutrale,inizia a stringere accordi segreti con gli Stati Uniti d’Europa,al fine di rifornirli con condotti sotterranei di petrolio e gas naturale, per alleviare le sofferenze della popolazione civile. Tuttavia la giunta militare americana sta abusando della propria forza,indisponendo il Cremlino,che predispone un piano per un eventuale coinvolgimento dell’esercito russo nella guerra in Europa,ma la vicinanza delle elezioni,unite al risvegliarsi del conflitto in Cecenia,e da una politica estera dei governi di Georgia e Azerbajan sempre più aggressiva e filo-americana,lascia questo piano d’azione in sospeso.
Il 21 Dicembre 2012, il consiglio di difesa europeo si riunisce in segreto a Praga,lontano dalle zone di guerra,assieme ai vertici EUSAC dello scacchiere europeo, con l’intento di elaborare una strategia comune contro le forze americane,dopo 6 giorni di violenti e inconcludenti colloqui viene definita una nuova strategia per permettere di arrestare definitivamente l’avanzata americana e poterli ricacciare in mare.
Viene illustrato un rapporto stilato dall‘intelligence europea: questo dava un preciso resoconto della situazione catastrofica delle forze regolari europee,tuttavia segnalava che la maggior parte degli effettivi dell’EUSF COMAND,veterani di svariati conflitti negli anni precedenti all’escalation europea, erano rimasti quasi interamente operativi,poiché impiegati più per azioni di recupero e apertura di corridoi d’uscita dal fronte che per azioni offensive. Inoltre,segnalava il rapporto che vi erano circa 5.000 uomini,reduci del conflitto nei Balcani, isolati nelle zone di sicurezza ONU,preparate,vogliose di riscatto,ma ormai completamente privi di equipaggiamento e di mezzi di trasporto per tornare in territorio europeo. Questa “riserva” di truppe ben addestrate e temprate,avrebbero permesso all’Europa di passare all’attacco.
Ma dove poter utilizzare le poche risorse europee senza comprometterle irrimediabilmente?
Dopo tutto,le truppe americane erano state bloccate dalla rete ECM dell’Elmo di Ade,tuttavia,fuori da questo “ombrello protettivo” le truppe europee erano vulnerabili agli aereo velivoli nemici,e la produzione in scala dei dispositivi ECM era ancora lontana,data la scarsità delle risorse dell’EUSAC e dai continui attacchi missilistici americani.
L’unico modo,era la clandestinità …
FASE 1: “ESODO”
La prima fase del piano prevedeva l’esfiltrazione tramite charter,autobus di linea e treni delle truppe sotto il controllo ONU,fornendo documenti falsi e corrompendo il comandante in capo della missione UNEPF (United Nation Europe Protection Force), il Ghanese August Ba’ Malawi.
In questo modo,nel giro di poche settimane si sarebbero riusciti a recuperare il 40% delle truppe bloccate oltre confine,che sarebbero state poi riequipaggiate e addestrare dall’EUSF in Croazia.
FASE 2: “RIFORNIMENTO”
La seconda fase prevedeva di individuare le sacche di resistenza nel territorio italiano,portoghese e spagnolo,territori strategici per l’approvvigionamento di uomini e mezzi provenienti dagli Stati Uniti,rifornirle di armi e munizioni e preparare il terreno per la terza fase del piano
FASE 3: “RESISTENZA”
Nella terza fase sarebbero state create nuove “divisioni fantasma” composte da reduci dei balcani,truppe speciali e nuove unità di volontari,tra quest’ultime,anche una unità chiamata ELN(Esercito di liberazione Nazionale ) o ILA (Italian Liberation Army),formata da volontari italiani,emigrati nei territori di Francia,Svizzera,Germania e Austria dopo l’invasione americana,un unità composta da giovani,uomini di mezz’età,ma anche riservisti,ex poliziotti e medici,divisi per unità “regionali”. Queste divisioni,una inviata sui Pirenei e una sull’Appennino italiano,si sarebbero uniti ai partigiani delle sacche di resistenza e avrebbero iniziato una lunga guerra di logoramento contro le forze americane e le loro linee logistiche.
In Gennaio, il piano europeo entra in esecuzione, centinaia di uomini vengono infiltrati via mare e via aerea in Italia nel centro - Sud , dove entrano in contatto con le forze partigiane. Il comando americano inizialmente non scopre il piano europeo,poiché l’allungamento del fronte,assieme alla comparsa dell’Elmo di Ade avevano mandato in tilt il sistema d’intelligence più efficiente al mondo, anche a causa di una “purga” che aveva colpito i vertici di CIA e NSA accusati dalla giunta militare di “perseguire comportamenti anti-americani”.
Da subito,tuttavia,rapporti del comando del mediterraneo segnala una crescente attività partigiana nel centro Italia e nel Sud della Francia,ma questa viene ignorata dal Pentagono,interessato solo a continuare al più presto l’avanzata per Bruxelles.
Nei primi di Febbraio,con un abile colpo di mano,le forze dell’ EUSF riescono ad assaltare l’Aeroporto d’Abruzzo,nei pressi di Pescara,distruggendo ben 15 caccia F35 Joint strike e 2 C-17. Intensi combattimenti vi sono anche nel settore del Gran Sasso e della Val Vibrata, ricca di industrie che le forze d’occupazione stavano convertendo per l’industria bellica.
Nonostante la feroce repressione americana, le incursioni europee, con l’aiuto dell’ELN continuano, attaccando fabbriche, caserme, centrali elettriche e depositi americani. Man mano che le forze americane subisco colpi, la resistenza aumenta, vi sono scioperi in tutta la regione, spesso risolti a suon di lacrimogeni e manganelli, si sabotano linee internet e telefoniche, e centinaia di persone si avviano verso le montagne per unirsi alla resistenza, così come fecero i loro nonni 70 anni prima.
In Estate, la situazione per le forze americane diventa disperata. Più di 150 morti nel giro di due mesi, centinaia di IED e mine anti carro, periodicamente piazzate e fatte saltare sulle principali strade. La resistenza è molto attiva nel settore della Majella, in un area che comprende Caramanico, Casoli, Bomba e Castel di Sangro. Nei pressi di questi centri, il controllo diretto delle forze americane è minimo, pochi pattugliamenti, per lo più aerei, questo perché ormai il territorio del centro-Sud d’Italia, è lontano dalla linea del fronte, sulle alpi e perché il comando americano sta impegnando tutte le sue forze per finire a stabilizzare i Balcani e a dare il cambio alle truppe bloccate da mesi in Francia alla stesso tempo, le forze italiane e europee sono in fase di riorganizzazione, grazie a avio-lanci notturni a bassa quota, di C27 europei provenienti dalla Croazia, e all’infiltrazione di ulteriori combattenti provenienti dal Lazio, le forze di D’Arcangelo si rinforzano, vengono addestrate sempre più truppe tra i residenti locali, che vanno ad ingrossare le fila dell’ELN, vengono sottratti o distrutte dalle scorrerie verso l’A25 e l’area industriale del vastese tonnellate di equipaggiamento.
Lungo la direttrice Castel di Sangro - Bomba, una vasta area viene letteralmente liberata . Questa grande sacca di circa 100km quadrati, dove vengono concentrate truppe e armamenti è di vitale importanza per il controllo del territorio, poiché taglia in due le principali linee di approvvigionamento americane tra costa tirrenica e adriatica. Raid in diversi punti attaccano i convogli di rifornimenti protetti da operatori delle PMC assoldate dal governo americano sull‘A25, mentre le truppe europee si preparano a lanciare un offensiva lungo il fiume Sangro, con il fine di arrivare alla costa e permettere lo sbarco di truppe Croate e Slovene, e per realizzare ciò, sono disposte anche a distruggere la diga del lago di Bomba, in modo da inondare tutta la Val di Sangro.
Questa incessante attività para-militare nell’area, porta il Pentagono a inviare nell’area una task force specializzata nell’attività contro - insurrezionale.
L’intelligence americana, grazie all’interrogatorio di un’agente europeo belga detenuto a Guantanamo, viene a conoscenza che nell’area liberata attorno il lago di Bomba è presente un importante contingente di uomini dell’EUSAC, il quale sta fortificando le proprie posizioni sulle alture sovrastanti il lago e si prepara all’offensiva per conquistare la linea ferroviaria della Samaritana e per conquistare e far brillare la diga.
Il comando americano del mediterraneo idea allora un piano per schiacciare la resistenza europea sul nascere, attingendo uomini dal distretto di Termoli e forze speciali dal Mediterraneo, decide di concentrare due divisioni sulla Maiella e il Gran Sasso,al fine di eliminare le sacche di resistenza partigiane che danno protezione alle forze dell’EUSAC, per un mese il basso Appennino Abruzzese è sconvolto dall’offensiva americana,l’autostrada Bussi-Popoli viene minata e fatta saltare da un commando di SAS inglesi,mentre i paesi di Caramanico Terme e Pratola Peligna vengono liberati da plotoni dell’ELN, questi vengono sottoposti a giorni di cannoneggiamenti, provocando decine di morti e portando alla resa gli strenui combattenti.
Intanto nell’area della Val di Sangro aumenta la presenza militare americana, che prepara il terreno per la propria avanzata mentre gli europei, ormai accerchiati, devono decidere tra l’attaccare le forze americane o arrendersi.
Viene studiato un piano operativo per la soppressione delle attività europee nell’area, definito Operazione Big Stone, che prevede l’avanzata di un nutrito contingente di Fanteria e Ranger, supportati da forze Speciali, dalle posizioni fortificate attorno Bomba e la Diga, verso Pietraferrazzana e Villa Santa Maria.
Il resto della storia, la scriverete voi sul campo!
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La Mil-sim verrà strutturata nel seguente modo:
Le due fazioni (USA e EUSAC/ELN) saranno organizzate in reparti, ognuno di questi avrà un responsabile al comando che farà riferimento all'HQ di fazione, e oltre ad essere distinto per equipaggiamento e set up, avrà un ruolo operativo ben definito nella giocata. (Esempio: L'unità PJ recupererà i feriti e compirà azioni di supporto alle unità con diversi caduti mentre il team recon si occuperà di infiltrarsi in territorio nemico per individuare OBJ e dare comunicazione alle SF per eseguire le "direct action")
>Fanteria: Ruolo di conquista, controllo e messa in sicurezza di aree strategiche e presidio di installazioni chiave.
>SF: Ruolo di Direct Action su determinati obbiettivi, recupero di materiale sensibile, minamento infrastrutture strategiche avversarie.
> Recon team: Ricognizione e pattugliamento dentro il proprio territorio e dietro le linee nemiche
> Med-Evac/PJ's: Recupero feriti dietro le linee nemiche, supporto medico alle altre unità.
Inoltre, ogni HQ di fazione, oltre al capo fazione, ai responsabili dei reparti, avrà il supporto di un unità di intelligence che avrà il compito di supportare il capo fazione e di fornire informazioni strategiche e OPLAN di missione.
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Modalità di iscrizione:
Essendo un evento FTHR, l'evento è gratuito. Tuttavia come coordinamento, al fine di poter bilanciare fazioni e reparti, abbiamo deciso di attivare una pre-iscrizione che si apre oggi e chiuderà tra 30 giorni ( 26 Luglio).
Le squadre o gli operatori interessati dovranno inviare i seguenti dati all'indirizzo mail attivato appositamente per l'evento: crab.bigstone@gmail.com
- Ruolo operativo da impersonare
- Numero Operatori (Da indicare il nominativo, il nick, e il ruolo di gioco impersonato)
Allo scadere del termine, sarà comunque possibile iscriversi all'evento, ma il ruolo operativo della squadra sarà definito dall'organizzazione (Al fine di poter bilanciare entrambe le fazioni)
Maggiori informazioni e documentazione verrà fornita in questo post man mano che vi saranno.
Per informazioni su iscrizioni ed evento potete contattarci:
335 8403920 Francesco "Golia" (Presidente CRAB )
338 1549484 Diego "Speed" (Vice Presidente CRAB )
327 5485257 Fabio "Fritz"
