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Cybergun kjw colt 2009 rail concept
Dato che, un po' stupito a dire il vero, non ho trovato nulla su SAM in proposito a questo bel ferro, ho deciso di annoiarvi per i prossimi 5 minuti facendovi una recensione su una delle mie "corte" preferite in assoluto, perlomeno "out of the box": trattasi della scenografica Cybergun (ma è una KJW) Colt 2009 Rail Concept, un bel "custom/prototipo" sviluppato sulla base della ben nota Colt 1911, in versione HiCap.
Io ne ho prese addirittura 2 (che ci volete fare, so' tamarro), vengono via a meno di 150€ cad. (dipende dove la prendete) e godono, a mio avviso, di un ottimo rapporto qualità/prezzo.
Veniamo a noi:
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Come tradizione vuole, ogni buona recensione comincia dalla scatola: niente di 'che, solito imballo di cartone e polistirolo, colori e grafica un po' troppo sgargianti e "messi lì", secondo me. Avrei preferito qualcosa di più serioso, ma poco importa.
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All'interno troviamo, oltre alla pistola, qualche bb in scatola marchiata KJW, il manuale d'istruzioni, una brugola per il fondello dal quale inserire le bombolette di CO2 e il caricatore, perfettamente uguale a quello di qualsiasi HiCap, tanto è vero che fittano anche i Marui (e viceversa). Questa è una buona notizia poichè significa che (testato dal sottoscritto) la pistola funziona anche con caricatori a greengas, oltre che a CO2 come invece è quello originale. Vi chiederete perchè questa dovrebbe essere una buona notizia... per il semplice fatto che, perlomeno a temperature attorno ai 20°C, la replica in funzionamento a CO2 risulta overJ anche se di poco, e quindi non la si può sempre usare (perlomeno in game, ma se uno fà tiro dinamico poco importa) con questo tipo di propellente. A greengas invece rimane a pelo nel Joule. Quindi ci si può sparare potenzialmente sempre, in estate con caricatori a greengas e in inverno coi CO2; bello.
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Estraendo la replica dalla scatola, si nota subito, oltre ovviamente alle dimensioni importanti (è un cannolo da 6" e qualcosina), un peso considerevole... le informazioni sulla scatola riportano poco meno di 1200g, in realtà si attesta quasi a 1300g. Che dire, una bella sensazione, esaltata dalla solidità degli accoppiamenti e dall'eccellente ergonomia, tipica di ogni 1911 e qui ulteriormente innalzata ad altri livelli.
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Le lavorazioni di questa replica, per la fascia di mercato che occupa, sono notevoli: si possono notare raffinatezze come cane e grilletto alleggeriti e ricavati dal pieno di un blocco di alluminio; il grilletto è inoltre dotato di una regolazione a brugola per la corsa, peculiarità abbastanza rara da trovare su una replica di serie.
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Il meccanismo di blocco del carrello, in metallo come tutto il resto della replica (guancetta esclusa), è saldo e ben funzionante; la leva di blocco/sblocco è maggiorata, come da preferenze per tiro dinamico.
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I particolari sono ben curati, come ad esempio l'incisione ".45 ACP" sulla porzione di canna visibile, o ancora i loghi, che seppur serigrafati invece che incisi, sono ben fatti e anche dopo molto tempo non si scoloriscono o rovinano.
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La guancetta (uso il singolare poichè si tratta di un pezzo unico che avvolge la parte anteriore del calcio) è in meteriale polimerico, una via di mezzo tra la gomma e la plastica, al tatto, e sviluppa un grip ottimale, oltre che per la scelta di detto materiale, anche per il disegno particolare della trama, una specie di fitta rete a "nido d'ape" ellittico, molto gradevole anche alla vista. In un angolino, sul lato destro, si nota il marchio "KJ" e la dicitura "made in taiwan", pressofusi nel corpo della pistola e in nero, come è verniciato tutto il resto della replica. E' riportato, nella stessa zona ma stampato come i loghi sul carrello, anche un piccolo numero di serie che non sò cosa stia a indicare.
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Anche le tacche di mira sono un piccolo capolavoro: le classiche a coda di rondine posteriore e tacca anteriore ma in entrambe i casi con fibra ottica (vai a sapere se è vera o cosa, ma posso dirvi che è molto luminosa e fà davvero bene il suo lavoro) verde. Quella posteriore ha la regolazione, molto precisa, sia in alzo che in deriva, quella anteriore suppongo solo in deriva (non ho mai provato a spostarla, và bene lì dov'è).
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La sicura "ausiliaria" (come la chiamo io) tipica delle 1911 è qui maggiorata nelle dimensioni, e ovviamente perfettamente funzionante. Allo stesso modo, la sicura manuale è maggiorata anch'essa e riportata su entrambe i lati della replica.
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La parte anteriore è dotata di un'abbondante slitta per accessori, che abbellisce e rende ancor più accattivante il frontale, oltre ad essere di indubbia utilità per il montaggio di torce/laser.
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La parte inferiore del calcio è dotata di un immancabile accessorio per chi pratica tiro dinamico o semplicemente vuole quella marcia in più quando si tratta di cambiare caricatore: il magwell, di serie. Io lo chiamo anche "la minigonna", in pratica forma sull'ingresso caricatore una sorta di "imbuto" che rende l'inserimento più facile e veloce. In questo caso, crea anche un bel contrasto cromatico col corpo della replica, essendo in alluminium-style.
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La stessa cromia è peraltro ripresa anche, oltre da cane e grilletto già visti, dalla viteria delle guancette e dall'outer barrell (così come la volata, quindi) di dimensioni generose.
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Sulla meccanica non posso dire molto, non ho ancora smontato nessuno dei 2 esemplari in mio possesso e non lo farò nemmeno mai, finchè non si romperà qualcosa (toccata di zebedei). Posso dirvi che i meccanismi non hanno giochi o quasi, gli scricchiolii sono praticamente assenti, l'hopup funziona bene ed è di facile regolazione tramite il classico meccanismo che si trova all'interno del carrello. Per quanto riguarda la manutenzione, io uso il classico olio per armi. Un po' più abbondante quando la uso in CO2, qualcosina di meno col greengas, che è già più "unto".
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Come già detto in precedenza, il caricatore è compatibile con le varie repliche per HiCap Marui (e cloni), di serie tiene 31 bb. La cartuccia di CO2 si inserisce sfilando la copertura plastica (tenendo premuto un incastro a molla sulla stessa) e svitando il fondello con la chiave a brugola in dotazione. Nelle foto vedete il caricatore un po' ammaccato: non è caduto, è semplicemente che una volta esauste le bombolette di CO2 sono piuttosto restie dal voler uscire facilmente, così a volte ci vuole un po' di forza bruta.
Per quanto riguarda il funzionamento, be'... non si può non essere soddisfatti: la replica digerisce più o meno qualsiasi marca e tipo di bb. Ovviamente i migliori risultati si ottengono, come per qualsiasi altra replica, con bb di qualità. Utilizzandone da 0,25g, il tiro è teso e preciso, con rosate veramente impressionanti; perlomeno una volta che si ha preso confindenza col notevole rinculo, degno quasi di un'arma a fuoco. Anzi, se posso dirla tutta, è superiore all'unica .22lr che abbia mai provato in vita mia, una Benelli da tiro sportivo. Anche il botto sonoro è molto gratificante, posso dirvi che sentirne 2 tuonare nella stanza dove bisogna fare irruzione fà davvero una certa impressione.
La nota dolente c'è, e si tratta dei consumi: è una "americana" a tutti gli effetti sotto questo punto di vista, e come tale segue la filosofia propria delle musclecar anni "70: beve un botto; una bomboletta di CO2 basta sì e no per un caricatore e mezzo, d'inverno forse meno. Col green gas la cosa si nota meno, forse perchè lo si utilizza d'estate più che altro. Ma c'è da dire che con quest'ultimo, perde ovviamente anche un po' di forza il rinculo.
EDIT: la sicura si inserisce solo a cane non abbattuto.
A colpo in canna, estraendo il caricatore (senza aver finito i colpi) e poi abbattendo il cane, reinserendo il caricatore nella replica si può ricominciare a sparare tirando indietro il cane, senza scarrellare.
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Detto tutto ciò... io non posso che parlarne bene, ne ho due e il motivo c'è... oltre al fatto, come scrivevo prima, che sono irrimediabilmente "tamarro inside", queste bimbe sono davvero una bella soddisfazione, sia da guardare, sia da brandeggiare, ma ancor più a vederle sparare e sentirle mentre lo fanno: in tutti i sensi, le senti scalciare tanto nelle orecchie e "nella pancia", quanto sui polsi e negli avanbracci. Io ne sono innamorato, e penso valgano la pena di un (bel) po' di bombolette di CO2. L'effetto serra è colpa miaaaa!
Scherzi a parte, spero di aver fatto cosa gradita dando un po' di informazioni su questa replica! A conti fatti, di cuore le do' un 10 e lode, di testa concedo di darle un 9 giusto per i consumi elevati che purtroppo ha.
Ciao! ;)