Considerazioni imho, con l'intento di migliorare la durata dei componenti originali e smanettando su questi, sarà facile mettere a punto gli aftermarket.
provo ad evitare argomenti già discussi, comunque ricordatevi che siamo sotto natale: più buoni ecc ecc.
per i particolari mi riferisco ai numeri dell'esploso sul manuale.
non è malfatto, peccato non ce ne sia uno uguale anche nel montaggio, ciò che vale non è detto sia universale.
il mio è usato, tenuto bene e a vista mai smontato, coi soliti bolt & c. ammaccati, le molle messe a caso, quelle a spirale deboli, le ho allungate un pelo, asciutto.
il caricatore perdeva, o-rings 232 235 andati. rovistando cassetti ne trovo 2 non tanto simili, 232 doppio spessore 235 sezione +50% +1 mm diametro !?! osservo la sede del secondo, è conica quindi strozza, una notizia che autorizza la prova, vanno benissimo.
morale, almeno per queste 2 guarnizioni si può stare allegri.
spararci fuori dalla scatola dà la brutta sensazione di avere una motosega in mano, dopo pochi colpi l'ho aperto.
chi sostiene che vanno disassemblati prima dell'uso ha assolutamente ragione, però attenzione col cava e metti, si fa presto a giocarsi le tolleranze.
ricordate che il perno della parte 119 ha un fermo elastico quasi invisibile, non lo sapevo e per poco non l'ho rovinato.
perchè duri e giri giusto, un impianto deve lavorare liscio liscio.
vanno lucidati tutti i punti di contatto, le sedi dei perni, gli appoggi delle molle, specie la hammer spring frenata fisso da una gobba, l'ho abbassata e l'ultimo tratto del cane ora è lanciato liberamente. provare a secco senza carico fino all'annullamento attriti, grattamenti e raggiungere un minimo di gioco, sul mio erano assenti.
per fortuna non è affatto gravoso, solo un paio di fogli carta seppia da medio fine a fine, l'ultima passata va con acqua, niente lime mangiano troppo e si rifinisce col duraglit, eccellente sui metalli teneri, li lappa a specchio.
ho notato che i pezzi intercabiabili 130, invertendoli possono andar meglio.
se il bolt catch va a caso la molla 102 non ingaggia il perno 101 sullo stesso, va corretta, comunque lavorano criticamente fuosi asse, alla prima occasione adotto la soluzione originale.
non ho ancora letto interventi sullo scatto, eppure incide tantissimo sulla precisione.
non è duro c/a 2300 gr, un tempo classico da assault rifle, ma ha una corsa eterna da sembrare una tonnellata, retroscatto eccessivo.
gli elementi interessati sono griletto e cane col suo dente inferiore, lo stampo del cane è imperfetto e lo si nota osservando la vernice tolta dal contatto, 1 cm abbondante su metà superficie.
pareggiare lo scalino di stampaggio rispettando i piani e anche il dente ne trarrà giovamento ridotto di 1/10 mm. oltre non conviene andare avanti con la zama, ma ho alleggerito di 2 hg, accorciata di poco la corsa con un rilascio più netto.
e' possibile scaldare al fornello senza esagerare la molla 134, un poco cede, devo ancora provare.
molto di più si può fare con le parti in acciaio.
il mollone di recupero lavora malissimo, lo dimostra il suo rumoraccio assordante, va assolutamente camiciato.
una bombola di green gas è spessa .5 mm l'interno è plastificato.
ne ho ricavato un rettangolo di h 7 cm, ocio che l'altezza è importante pena lo scontro col buffer, avvolto attorrno al bastone del mocio per la bozza della sagomatura, i pollici faranno il resto e tagliato l'eccesso.
si sborda e svasa per favoririe l'escursione del mollone, deve entrare nel tubo al bacio senza forzare troppo.
il risultato è una molla molto reattiva, costretta in asse non si deforma, non vibra, cede il massimo dell'energia perchè non la disperde, praticamente muta.
i lubrificanti, su metalli affiancati a plastiche in una dinamica spinta come i gbbr's, diventano determinanti.
sono 3:
grasso nero al bisolfuro di molibdeno, resta al suo posto smorza le vibrazioni, non è una mia scoperta viene dai forums sull'aria compressa, idem la camiciatura.
grasso bianco al litio per la meccanica, scorrevole resistente a sbalzi di temperatura, all'acqua, l'ho usato anche per il mollone non avendo il "moly", ho verificato è ancora là.
olio denso al silicone tra otturatore e carrello per l'oring, una ditata brutale ogni tanto a riempire la valvola di carica e con la bombolata entra nebulizzato.
tutti ben spalmati in minima quantità, se posso evito lo spray chè come tuttofare fa poco.
per la vernice che salta, in armeria si trovano ottimi pennarelli brunitori sia per ferro che alluminio.
ci ho messo na vita par sto documento, neanche 3 ore per fare il descritto.
conclusioni: ora tirare è una libidine, meccanica e scatto fluidi senza incertezze, sparito il casino del mollone ed evidente l'efficiency improvement, solo lo sparo e appena il klang dell'otturatore, sembra silenziato.
provate almeno la camiciatura e riferite...
non posso dir gnente di gruppo aria, hu, canna e accuratezza, mi è morto il gas porcatrottola, spero arrivi sabato come promesso.
ho anche un'ideuzza, se scopro o ho scordato qualcosa e vi va, posto qua.
teoria.
dico recoil, che rinculo non mi piace dipendendo troppo da che parte stai, ma ragazzi nessuno s'è accorto che sto m4 ha il recoil al contrario?
il real steel scalcia indietro, questo in avanti e la canna punta in basso, si nota meglio in semi auto.
dò la colpa all'esagerata massa del bolt carrier sommata anche se non pare, alla bassa velocità dell'azione e al momento generato troppo avanzato.
qualche numero, spring 21 gr buffer in plastica 14, 235 bolt, sta tutto a prua.
la vedo così, buffer da 75 gr, 21 della molla arrivano a livello dell'elsa impugnatura, ottutatore completo in allumino 115 gr.
tot 206 gr di massa diversamente distribuita, a mio avviso dovrebbe produrre un recoil sempre sostanzioso, ma più secco, veritiero e veloce, ne guadagna anche l'affidabilità.
non scordiamoci che il botto non è del .223 remington.
se sono stato utile in qualche modo, dedico lo scritto ai good fellows che hanno pubblicato le loro esperienze, permettendo agli altri d'andare sul velluto, se sono tornato nel mondo asg lo devo a loro.
salutoni, corto.