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Discussione: KAIZEN ONE Wrath of Fenrir

  1. #1
    SAM Maniaco



    L'avatar di kamchaaka
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    MILSIM di 32/36 ore per alcuni, primo evento dopo la chiusura a quota 20, della precedente serie WINTER SILENT NIGHT, molte modifiche apportate e un regolamento piu leggero.




























  2. #2
    Veterano


    L'avatar di McMirko
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    A nome di tutto il Clan Battlemech, ringrazio i WildBirds e in particolare Kam, per averci regalato un'altra fantastica avventura.
    Un saluto ai vecchi e nuovi amici con cui abbiamo condiviso le missioni atte a destabilizzare la fazione avversaria!
    Ci siamo proprio divertiti.

    Grazie mille!!

  3. #3
    SAM Maniaco



    L'avatar di kamchaaka
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    Grazie a voi, speriamo che si possa ripetere!

  4. #4
    Soldataccio L'avatar di Loug
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    Da tempo non scrivo su SAM, mancanza di tempo, forse di voglia.
    Mi sembra però doveroso aggiungere qualcosa a questo thread, come sempre ho voluto aggiungere qualcosa alle cose in cui credo.
    Ognuno avrà sicuramente vissuto il suo film, e spero che tutti abbiano avuto modo di vivere bei momenti, condividendola con buoni compagni e magari di assaporare un po' di pura adrenalina tra i fantastici Appennini. Per me è stato così, il tutto condito da un’ottima compagnia, e da un sacco di eventi inaspettati e da cui ritengo di aver imparato molto.
    Provo a raccontare un a grandi linee la situazione dal mio punto di vista (non entrerò troppo nel dettaglio perché avendo passato gran parte del tempo in HQ le cose erano tante e la memoria comincia già a svanire).
    L’ evento è cominciato presso il santuario di Ronchidoso con il nostro annullamento strategico da parte della fazione avversaria. Un golpe che ha interrotto anticipatamente la prevista e già strutturata simulazione. Siamo così stati messi in condizioni di non offendere e di non combattere. L’intera fazione senza benzina e senza munizioni e con 4 operatori rapiti e da recuperare.Tutti insieme abbiamo perciò cominciato a ragionare e a trovare il modo per uscire dalla porta, non visti, e a raggiungere le risorse che ci hanno pian piano permesso di tornare a essere operativi e offensivi.
    Dopo la sveglia forzata alle 6 e delle piacevoli percosse abbiamo speso la mattinata dissimulando i nostri recuperi e attivando cellule di 4/6 operatori che potevano recuperare pian piano i pezzetti che ci erano necessari. La nostra pattuglia si è recata su l’obj denominato Thor, non distante da Ronchidoso per recuperare il dispositivo di cifratura Radio.
    Al nostro ritorno abbiamo continuato a cooperare e a ragionare. Dopo poco mi sono ritrovato in armeria ad allestire un HQ improvvisato, ritagliando pezzi di carta con l’ottimo Moretz (che abbraccio e saluto). Abbiamo provato a dare un ordine a noi e alle idee, rendendoci subito conto che coordinare 47 persone non è cosa facile quando tutto ti crolla addosso e che richiede una certa concentrazione.
    Grazie al recupero della benzina e successivamente di mappe e ulteriori info abbiamo cominciato a riprenderci un po' di spazio sul territorio fino al recupero delle fondamentali munizioni.
    Il passaggio successivo nel primo pomeriggio di sabato è stato di cominciare a operare più largamente e armati sul territorio, prendere finalmente possesso della nostra area e stabilire una maglia difensiva.Tutta la giornata di sabato è passata senza incredibili eventi tattici. Non ricordo l’ora di aperta effettiva delle ostilità, probabilmente proprio in queste prime ore del pomeriggio, ma si trattava più che altro di scaramucce per dimostrare agli svedesi che eravamo tornati anche noi a dire qualcosa e per tentare di bloccare le vie di comunicazione principali.Nel frattempo abbiamo consolidato le nostre difese e reso inespugnabili le nostre risorse, nascondendo radio istituendo turni e pattuglie a difesa di HQ e degli obiettivi che man mano diventavano strategici o meno.
    Un piccolo inghippo narrativo ci ha tenuti impegnati nel corso del pomeriggio: il falso agente dell’Mi6 impersonato da Shy e il poco chiaro agire di una pattuglia recon ai nostri servizi (Pathfinder) che sembravano avere qualche secondo fine.Alcune pattuglie sono uscite in missione a capire cosa stava accadendo, siamo poi riusciti a recuperare e catturare l’agente traditore, a interrogarlo recuperando così preziose informazioni. Anche Quaglia, capo pattuglia dei Pathfinder è passato per la sala interrogatori. Avevamo bisogno di ristabilire l’ordine per evitare che la paranoia si insidiasse nei ranghi.La seconda parte della giornata si è svolta organizzando piccole operazioni di recupero, e di assestamento, mentre in contemporanea alcune pattuglie recon (Battlemech) si infiltravano in profondità sul territorio ostile sostenute da un fronte armato e diretto verso un obiettivo logistico nel cuore dell’inesplorato territorio svedese. La necessità era ritrovare più informazioni possibile sugli obiettivi (ancora non noti) e minare in contemporanea le comunicazioni avversarie per rallentare le loro operazioni.Le varie missioni e le pattuglia si sono mosse lentamente ma con successo garantendoci una visione complessiva strategica sempre più ampia.Man mano che le pattuglie rientravano su HQ guadagnavamo qualche informazione e DE elargiva qualche notizia.La nottata è passata poi tra ritrovamenti, ricerche e operazioni di recupero, ma relativamente tranquilla. Se tralasciamo un feroce assalto da parte su HQ da parte dei golpisti che ha messo a seria prova le nostre difese e un paio di allarmi bomba sparsi per l’obiettivo, le difficoltà da parte di HQ sono state logistiche, abbiamo cercato di tenere tutti occupati e attivi, anche se a volte non è stato purtroppo possibile.Giunti a un certo punto della nottata, verso le 10 di sera la stanchezza mentale e fisica ha cominciato a farsi sentire. Il grosso delle forze stava riposando e ho consigliato a tutti di cominciare le turnazioni di riposo, l’idea era di recuperare più informazioni possibile fino alle 22/24 per poi operare pesantemente con operazioni di sabotaggio e attacco per tutto il mattino fino all’alba.
    Proprio verso mezzanotte mi sono staccato finalmente da HQ con un manipolo di 10/11 operatori, diretti a un punto di interesse che sarebbe probabilmente stato il luogo di un incontro nelle ore successive.
    Mentre ci raduniamo scatta l’allarme mortaio, un paio di colpi mancano HQ di qualche metro. Chi è operativo esce di corsa, si arma e si prepara per il veloce briefing. HQ viene centrato.Partiamo in silenzio, nel buio e cominciamo a percorrere tutta la strada che ci separa dal nostro appuntamento. Le coordinate ancora non sono note. Abbiamo infatti incappato in alcuni operatori che ci attendevano a un bivio, e per evitare di ingaggiare e arrivare sfrangiati sull’obi abbiamo rallentato, bloccandoci e rimanendo in ascolto. Dopo qualche minuto di confusione (nostra) la minaccia si è dileguata e siamo ripartiti salendo fino all’antennone luogo dell’appuntamento che avremmo dovuto bloccare. Abbiamo fatto giusto a tempo a vedere gli ultimi mezzi allontanarsi.Rimaniamo in attesa congelati in tutti i sensi sull’obi attendendo per l’esfiltrazione su ruote che è arrivata nel giro di qualche decina di minuti.
    (alcune pattuglie di recon stavano nel frattempo cercando di agevolare il fluire delle informazioni su HQ e un coordinando un’ennesimo disinnesco di un dispositivo nucleare ritrovato a nord dell’area operativa e il successivo recupero della squadra impiegata in questa operazione (avvenuto verso le 2/3 di notte)
    Al ritorno su HQ mi sdraio, sono passate le 3. Un tavolo mi fa da giaciglio, mentre le comunicazioni e la situazione generale sono sempre poco chiari. Tutte le pattuglie sono rientrate o in rientro e abbiamo un nuovo appuntamento per la mattina presto, una trasmissione streaming da parte dei golpisti e dei loro leader. Tutti a riposo, appuntamento all’alba per riorganizzarci.Rimangono attivi solo RedFox e Flaka su HQ e alcune pattuglie che stoicamente pattugliano l’area in cerca di eventuali forze offensive.Alcuni falsi allarmi e strane comunicazioni rendono instabile il sonno.
    Sveglia alle 6, la fitta nebbia, il vento, la stanchezza e un leggero nevischio rendono l’uscire dal sacco a pelo difficoltoso. Preparo un te nella fornitissima cucina del campo base, tutto attorno regna il silenzio (se escludiamo il martellante russare di alcuni rumorosi commilitoni). Solo attorno al camino del santuario alcuni insonni tentano di rimanere caldi.Lentamente torniamo operativi. Alcuni operatori di loro spontanea volontà. Altri svegliati a forza dai compagni.Torniamo “completamente” attivi appena prima dell’alba. Una pattuglia di Battlemech si stacca in recon per approcciare l’obj in anticipo, il grosso delle forze si sta radunando invece nel piazzale per il breafing pre-attacco. Qualche parola e si parte.L’obj non è lontano. Forse 20-30 minuti di cammino.Lo approcciamo, individuiamo alcune macchine che vengono messe fuori uso. I nostri scout vengono ingaggiati. Attacchiamo, in forze. Lo scontro si consuma lentamente. L’obj è nascosto nel fitto del bosco e i golpisti sono ben organizzati, ci attendono.Serviranno a poco i nostri sforzi. arriviamo lentamente a fatica fino al fitto, ma in pochi e senza munizioni.Perdiamo lo scontro e torniamo ad hq felici di esser riusciti a fare tutto il possibile. Una pattuglia sniper tenterà di fare il possibile per un’ultimo appuntamento. Ma il tempo è ancora poco e manca l’appuntamento.
    Per noi si conclude così l’evento, attorno alle 10 del mattino di domenica.
    ———————————————————————————————————————————

    Rimangono i ringraziamenti e le scuse.Comincio da Kam e dai Wildbirds ovviamente. Grazie per l’impegno e l’amore che mettete nelle cose che fate.Ricordo ancora la prima WSN, non saprei neanche quanti anni sono passati. Di passi avanti ne sono stati fatti parecchi e posso affermare che questo evento rappresenta un po' l’apice di quello che si aspirava a fare anni fa.E la strada fatta finora si nota tutta.Credo che la perfezione sia difficile da raggiungere, per cui posso dire che di cose se ne potrebbero migliorare, ma non penso di essere io la persona che debba dire qualcosa, mi sembra che la direzione intrapresa sia quella giusta e andando avanti potremo solo fare grandi passi avanti.Grazie soprattutto per avermi messo nelle condizioni di poter imparare dai me, dal mio club, e da tutte le persone con cui ho condiviso quelle bellissime ore.Grazie per averci donato ancora un’esperienza su un campo stupendo e per averci messo in difficolta.Continuate così!
    Grazie a tutti per avermi sopportato a Ronchidoso, spero di aver messo a disposizione il 100% delle mie energie. Mi rendo conto dei miei difetti caratteriali e me ne scuso, so che la memoria manca e che la confusione costante nella mia testa non aiutano a coordinare pensiero e parole. Grazie ai Royal Marines, ai Pathfinders, ai Battlemech, ai Leoni Euganei, Lupi del Delta, solo le più vecchie conoscenze con cui mi sono ritrovato a giocare nella stessa fazione e grazie ovviamente a tutti gli altri presenti, nessuno escluso senza il quale niente di tutto quello che ho scritto sarebbe stato possibile neanche immaginare.Alla prossima
    M.

  5. #5
    SAM Maniaco



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    Ehi..Grazie a tè, per esserti speso per gli altri, cosa che per tè di solito significava trotterellare per il campo in ricognizione..stavolta invece ti hanno gabbiato in Hq, un pò mi sembrava strano interfacciarmi con tè, ero preparato a trattare con Mcnally, Moretz, Grigio e gli altri..con tè, è stata cosa nuova che ha un po scompigliato le carte..rendendo la cosa imprevedibile, cosa che sul copione mi ha dato non pochi grattacapi..ogni tanto uscivo per consultarmi e modificare le finestre per evitare gli impasse..ma era un test, sapevo che non sarebbe stata facile la Prima KAIZEN..spero che il miglioramento sia stato tangibile...vedremo al prossimo.

    ------ Post aggiornato ------

    https://www.youtube.com/watch?v=epy3xuxND7M

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