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Discussione: Operazione " Sunrise "

  1. #1
    Soldataccio L'avatar di one_shot
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    Predefinito Operazione " Sunrise "

    Evento terminato, ci siamo divertiti, , anche se la fatica e' stata notevole, appuntamento con Dario alle ore 02.00 per essere poi al RV con nostro contatto CIA alle ore 04.00, dopo aver ricevuto le informazioni primarie e alcune frequenze radio siamo stati infiltrati in territorio nemico, dovevamo acquisire foto di alcuni componenti delle FARC e inviarle tramite apparati satellitari al centro commando CIA, i Predator poi avrebbero fatto il loro.

    Previsioni meteo pessime, pioggia forte e temporali, cosi e' stato, la pioggia battente ci ha fatto compagnia per le prime 12 ore.

    dato che la temperatura non era terribile abbiamo preferito non indossare indumenti antipioggia, che oltre a proteggere fanno pero' anche aumentare la sudorazione, solo durante le soste prolungate ci siamo cambiati per evitare un raffreddamento eccessivo, avete presente saltare vestiti dentro una piscina ? ecco, noi eravamo cosi.

    avevamo sottovalutato il campo, si e' rivelato invece molto difficile, ampi spazi aperti che ci hanno costretti a fare lunghi giri, sottobosco in alcuni tratti quasi impenetrabile, rovi e ortiche piu' alti di noi, sali e scendi spacca gambe il tutto condizionato dalla pioggia che ha reso il terreno argilloso pesante e scivoloso, abbiamo a volte sfruttato dei campi coltivati camminando ai bordi, le coltivazioni ci offrivano un discreto riparo, ma l'avanzamento era terribile, gli anfibi ( non poi per molto ) sprofondavano fino alle caviglie, il nostro equippagiamento era poi molto pesante e di certo non aiutava.

    Siamo stati invitati a questa competizione e non facevamo parte della storia molto complessa che era stata organizzata per le 12 pattuglie di interdizione a cui erano contrapposti circa 150 membri delle FARC a difesa degli OBJ e di pattuglia lungo le strade a piedi e sui mezzi.

    per cui noi giocavamo solo per noi e per provare le nostre attrezzature, con Dario avevamo deciso che se fossimo stati scoperti avremmo abbandonato la giocata.

    Pioveva a dirotto mancava circa un'ora al sorgere del sole, ci stavamo muovendo in un campo con erba alta 150 cm, la pioggia rompe, ma aiuta anche nel coprire i rumori, stavamo raggiungendo il nostro primo OBJ sul quale pero' non siamo riusciti ad effettuare nessuna foto, la pioggia era molto intense e la visibilita' ridotta, abbiamo fatto una breve sosta e ci siamo cambiati, cercato il contatto radio e telefonico con nostro informatore che purtroppo e' risultato nullo, consultato le immagini satellitari sul nostro CF 19 e abbiamo quindi deciso di dirigere verso la zona dove era situate il campo ribelle, non si avevano coordinate precise ma solo dei cerchi di circa 200 metri sulla carta UTM dove all'interno si trovavano gli OBJ.

    questa cosa rendeva la ricerca molto difficoltosa perche' se ti andava male arrivavi in punti in cui era difficile avere una buona panoramica dell'area.

    le strade principali erano battute dalle pattuglie cosi come dai mezzi, molto spesso osservamo il terreno per scoprire eventuali POA di osservazione nemici, per dirvi come veniva giu' forte la pioggia, a occhio nudo ho scambiato una balla di fieno per una tenda ..

    abbiamo ispezionato un OBJ in cui le pattuglie dovevano prendere delle buste con degli ordini e forse disattivare un congegno, abbiamo fatto un paio di foto e ce ne siamo andati.

    alla fine siamo arrivati in zona campo FARC, abbiamo costruito il nostro POA in una zona d'ombra schermando sia la parte anteriore che la zona alle nostre spalle, avevamo anche una mina sonora che pero' non abbiamo utilizzato.

    non avendo ricevuto nessuna immagine del campo delle FARC abbiamo fotografato tutti quelli che abbiamo visto, compreso l'attacco all'OBJ di una pattuglia di interdizione che ha comunque avuto la peggio, respinta con alcuni membri catturati.

    il nostro POA era molto ben fatto, neanche un'altra pattuglia di interdizione si e' accorta della nostra presenza e ci e' passata pochi metri alle spalle.

    Nel corso della nostra recon abbiamo acquisto 2 batterie di missili terra aria, con FFS calcolato le coordinate dei targets e verificate sulla mappa satellitare, cosi pr una costruzione e foto di alcuni ribelli, tramite i nostri sistemi di trasmissione abbiamo poi inviato il tutto al centro comando e per non compromettere l'operazione abbiamo deciso per un'esfiltrazione anticipata.

    abbiamo pianificato un giro lunghissimo, attraversando anche una zona molto impervia e di fitto sottobosco seguendo il corso di un torrente a tratti senza acqua, dato che il torrente si trovava sotto il livello del terreno offriva un buon riparo.

    eravamo quasi in zona sicura e abbiamo deciso di percorrere gli ultimi metri su una strada sterrata, ma siamo stati intrcettati da una pattuglia nemica, purtroppo abbiamo perso lo scontro, i due ragazzi ci hanno poi detto che erano li per caso e che non era quella la loro area di pattugliamento, stavano facendo un giro random.......

    alla fine ci siamo divertiti, provato i nostril set up e fatto anche un buon allenamento.

    una parte del campo



    mappa UTM



    batteria di missili



    seconda batteria di missili



    costruzione in prossimita' di OBJ HQ FARC



    membro FARC con forse un membro pattuglia interdizione











    ------ Post aggiornato ------

    altre foto



    Telemtro Vector 21 e palmare con software acquisizione coordinate



    il campo in alcuni tratti era davvero pesante



    piccolo sosta





    obj acquisiti



    punto mappa, l'elettonica aiuta ma..



    POA




    controllo mappa satellitare



    spotter 45 con digitale per foto e filmati



    ------ Post aggiornato ------












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    video



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    video



  2. #2
    Soldataccio

    L'avatar di Molestolo
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    Ciao a tutti, ero nella contro a difesa del chimico (obj solo notturno).


    31/05/2014 - si gioca ai massimi livelli!!! Con tutta la finzione che fa parte del gioco e lo rende veritiero! L'inevitabile catttura! (NB: faccio notare che le manette sono larghe...):

    31/05/2014 - Gli angeli custodi dell'evento! Grazie!:




    e per finire la grigliata di domenica:

  3. #3
    Spina L'avatar di Weihrauch
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    01 Aug 2011
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    Eccoci a raccontare una parte di questa bellissima e appagante avventura, vissuta come controinterditori in veste di guerriglieri della FARC-EP. Non andrò a narrare il corso di tutto l’evento 36h, ma solo le vicende trascorse all’incirca dalle 8:00 alle 16:40 di sabato, per quanto riguarda me e il mio compagno. Questo per offrire un semplice assaggio del particolare punto di vista della contro, concentrato in un lasso di tempo della nostra avventura discretamente pregno di avvenimenti. Tralascio dunque le innumerevoli ore passate a pattugliare l’obiettivo, contraddistinte da 25 / 30 minuti in cui lo si presidiava e 20 minuti fissi durante i quali lo si lasciava libero.

    Un debriefing completo è in fase di lavorazione e sarà presto pubblicato.

    Il nostro Obj da pattugliare, “Scienziato”, poteva rimanere aperto solo di notte, dunque avevamo smontato il turno di guardia alle 8:00 del mattino. Oramai, la pioggia aveva cominciato a cadere da un’ora e gradualmente la sua intensità continuava ad aumentare. In due decidiamo di non usare il mezzo a disposizione, ma scegliamo di raggiungere a piedi il campo base situato in Obj “Prigione”, distante appena 2 Km di sterrata. Tuttavia, la condizione della strada era talmente pessima che procedere era difficoltoso, o si affondava nel pantano o si scivolava su di esso. Durante il percorso incontriamo una pattuglia di sei operatori e una volta avvistati veniamo approcciati tramite un cordiale scambio di saluti e opinioni. Vestono tutti in maniera mimetica e sebbene non siano visibili le mostrine di identificazione farc, pensiamo che siano semplicemente coperte dai goretex. Da lì a poco ci dividiamo nuovamente (Per un attimo ragioniamo ,in realtà erroneamente, sulla possibilità che siano interditori, tuttavia restiamo sui nostri passi).

    Finalmente giungiamo in campo base, completamente fradici, ma vogliosi di ribaltare la noiosa situazione che avevamo vissuto la notte precedente nella difesa dell’Obj. La sua posizione era mediamente distante dall’infiltrazione e solo pochissime squadre (a memoria 2 o 3) ci avevano fatto visita. Dopo esserci rifocillati chiediamo in DE se possiamo essere in qualche modo utili. Ci viene dato il permesso di effettuare una pattuglia in zona operativa. Propendiamo per un percorso che ci permetta di visitare tutti gli obiettivi, eccetto il “Laboratorio” e “Intelligence”, eccessivamente isolati a sud e ad ovest. Chiaramente è in programma di transitare esclusivamente su strade o sentieri, per non disturbare il movimento delle pattuglie nell’interno boschivo. Ipotizziamo di stare fuori massimo 7 ore e prepariamo lo zaino di conseguenza. Inizialmente ci dirigiamo verso la “Raffineria”. Per fortuna tra le nuvole riesce a far capolino il sole, il quale asciuga il terreno e lo ricompatta, rendendo la camminata decisamente più facile. Inoltre dona una piacevole sensazione di tepore che risolleva il morale. Dopo una rapida pausa dettata da bisogni fisiologici, giungiamo nei pressi della raffineria, quella che a prima vista sembra una cascina. Non vediamo movimento alcuno, e la superiamo velocemente.

    L’obiettivo successivo è “Armamenti”, o come nominato in diversi opord “Ricerca e sviluppo”. Purtroppo, dal cartografico si nota chiaramente che l’unica strada principale per arrivarci crea un paio di allungatissime anse. Dovremmo percorrere 7 chilometri quando il linea d’aria se ne contano solo 2. Decidiamo dunque di seguire anche i sentieri i minori, consci che in caso di contatto con le opord non avremmo causato danni dato il nostro esiguo numero. Camminando, sfruttiamo un’altura e riusciamo a vedere il nostro obj “Scienziato”. Sostiamo per qualche minuto in maniera da giudicare la situazione a distanza. Sembra tutto tranquillo.

    Dopo esser scesi da una collina, guadato un ruscello e passati di fianco a un laghetto colmo di gracidanti rane, arriviamo su una strada costeggiante dei campi da un suo lato. Tutto d’un tratto, sentiamo dei deboli rumori dalla boscaglia. Vi entriamo di 2 metri e scorgiamo dei movimenti in profondità. A quanto pare vi è una squadra accampata, o in ogni caso stazionaria.

    Il mio coppio, ad alta voce: <Pablo, siento olor de americano! Sucio capitalista!>

    Io: <Jesus, los veo los veo!>

    <Muchacos, vamos a tomar! Matalo matalo!>

    Allorché ci muoviamo di qualche metro cercando di fare più rumore possibile, per simulare la presenza di più guerriglieri rispetto al reale. Si notano ancora le figure nella boscaglia, impietrite, ma piano piano scompaiono appiattendosi a terra. Aspettiamo un minuto.

    <Quizàs era el diablo?>

    <No lo sé, andarse>

    Per ricompensare la loro volontà di non farsi notare torniamo sulla strada e ci incamminiamo nuovamente, dal bosco neanche un minimo rumore. Proseguiamo e fortunatamente troviamo un sentiero non segnato sulla mappa che ci permette di arrivare diretti ad “Armamenti”, l’unica difficoltà si incontra in una ripida salita estremamente scivolosa.

    Ci avviciniamo all’obj, controlliamo che non vi siano in corso scontri o che sia lasciato vuoto per dare l’intervallo di libertà agli interditori. Troviamo vari difensori, ottimo. Ci identifichiamo e veniamo cordialmente accolti dai ragazzi dei Desert Fox. Sono le 12:30 e ci vieni offerto un piatto di pasta, che accettiamo di buon grado. Tutto d’un tratto scoppia un forte temporale, ma fortunatamente siamo coperti dalla tenda e possiamo gustarci il pasto di buon grado. Sotto l’intenso scroscio di pioggia scambiamo qualche parola: da loro è passata una sola squadra. Dopo un veloce sguardo alla scenografia, composta da foto di armamenti di ogni genere, ringraziamo e ripartiamo alle 13:00 per rispettare la tabella di marcia.

    Ci dirigiamo verso “Blacklist”, dista solo un Km e arriviamo in pochi minuti. Veloce saluto anche qui e via di nuovo verso “Sala server”.
    Sono previsti 2,5 Km in linea d’aria, tuttavia anche in questo caso non vi sono strade dirette, dunque passiamo sui sentieri ai limiti di campi coltivati. Incrociamo una traccia nell’erba alta e dalla direzione dei fili capiamo che chi l’ha percorsa andava nella direzione opposta alla nostra. Notando il grado di appiattimento dei fasci si vede chiaramente che è freschissima, non devono essere molto lontani. La voglia di seguirla è tanta, ciononostante sappiamo che non è nostro dovere, dunque la percorriamo nel verso a noi opportuno. Così facendo guadagniamo 500 metri. Ci muoviamo per un altro Km e mezzo, talvolta per brevi tratti nella vegetazione. Siamo costretti a fare due guadi, per nulla infastiditi dall’acqua presente in esigua quantità, quanto per la loro profondità e l’invalicabile vegetazione che accompagna il corso dei ruscelli. Raggiungiamo finalmente un sentiero che sbuca in una sterrata, da lì marciamo a ritmo sostenuto fino a “Sala server”.

    Giunti in prossimità notiamo dei difensori che ci mirano con fare ostile e tirano 2 colpi di avvertimento. Ci avviciniamo con le mani in alto. Stranamente non erano a conoscenza del setup e delle fasce Farc. Spieghiamo la situazione e ci rispondono dicendo che avevano subito un tentativo di irruzione da una squadra vestita come noi. L’obj è veramente bello, attrezzato di archivi e monitor collegati a telecamere di sorveglianza. Dopo pochi minuti ripartiamo in direzione “Prigione”, il nostro campo base.

    Sono le 15, la stanchezza delle ore di marcia si fa sentire e i piedi incominciano a dolere per l’acqua infiltratasi negli scarponi. Seppur con un livello di attenzione minore, continuiamo imperterriti sulla strada sterrata contrassegnata di competenza alla contro.

    220 metri in direzione sud-sud ovest di “Sala Server”, ci imbattiamo di sorpresa con delle figure mimetiche, distanti il tiro di una asg. Immediatamente scarichiamo qualche raffica e corriamo con foga verso la loro posizione. Gli interditori non rispondono al fuoco, ma si inoltrano nella vegetazione. Purtroppo per loro, gli alberi bassi non permettevano, a causa delle fitte fronde, un rapido passaggio e sono riusciti a percorrere solo una decina di metri. Riesco ad individuarne uno steso a terra grazie all’ingombrante zaino. Dopo un rapido scambio di pallini, la mia posizione e la possibilità di muovermi mi fanno uscire vincitore dallo scontro. Dopodiché, con il mio compagno, rastrelliamo il boschetto inoltrandoci di circa 5 metri. Eravamo decisi a tornare indietro quando Jesus nota una chiazza multicam. Il colpo sparato in singolo raggiunge con decisione il bersaglio molto vicino. Ci viene detto che non sono presenti altri interditori. Volevamo comunicare con la DE per richiedere un recupero da parte della FIR, tuttavia ci spiegano che sono una coppia sniper con una storia a sé stante e che il fatto di essere presi decretava la fine della loro partita. Precedentemente ci era stata solo accennata la loro presenza. Un vero peccato perché stavano esfiltrando ed il limite del campo era ad appena 500 metri.

    Davide e Dario ci mostrano gentilmente la loro fantastica attrezzatura. Sono le 15:25. Tentiamo insieme di contattare l’organizzazione per segnalare l’accaduto, ma non riceviamo risposta. Dopo due chiacchere e un saluto ci dividiamo.
    Rimane solo da tornare al campo base. Piano piano camminiamo in direzione “Prigione”. Nel tentativo di accorciare la strada, entriamo nella vegetazione per giungere ad un altro sentiero. In realtà perdiamo 20 minuti a districarci tra profondi ruscelli e vegetazione inespugnabile, i peggiori 100 metri della giornata.
    Arriviamo ad una sterrata e passando vicino all’HQ Farc terminiamo la nostra pattuglia pervenendo al nostro accampamento alle 16:30, 8 ore e quasi 20 Km dopo la partenza. Ad attenderci brandine, cibo e vestiario asciutto.

    Sommando anche i Km percorsi nel pattugliamento del nostro Obj, il Gps segna in totale 36 Km percorsi, non male per una pattuglia di controinterdizione. Un po’ duretti, ma veramente appaganti.

    Come promesso all’inizio di questo racconto, il vero Deb, comprendente tutto il resto dell’evento, deve ancora essere scritto.

    In seguito alcune foto:

    Traccia Gps
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    Io (a sinistra) e il mio compagno
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    Visione vicino a Blacklist
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    Sala Server
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  4. #4
    Soldataccio L'avatar di one_shot
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    Ciao ragazzi, con tutto il mazzo che vi siete fatti posso dire che l'essere stati presi a poche centinaia di metri dall'esfiltrazione ha un po' addolcito la cosa e cioe' il fatto di non aver completato al 100% quello che ci eravamo prefissati, andra' meglio la prossima volta..

  5. #5
    Spina L'avatar di Hammer
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    asd TNT Torino
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    Predefinito Asd tnt

    ASD T.N.T. Torino
    OP SUNRISE – 30/31 maggio 01 giugno 2014 – 36H
    Ceresole d’Alba

    Giunte le ultime informazioni cerco di pianificare il possibile perché non è noto il punto d’infiltrazione ed esfitrazione quindi una volta giunti in zona avrei deciso come procedere.
    Osservando la cartina e varie foto satellitari capisco subito che l’AO sarà molto “tecnica” per potersi muovere veloci, silenziosi e in occultamento per via di molte zone “aperte” e sentieri.

    Venerdì finito di lavorare, il tempo di una doccia veloce vestirsi e caricare le auto e si parte.
    Arriviamo a Ceresole D’Alba alle 20,45 circa comunichiamo alla DE il nostro arrivo, iniziamo a prepararci.

    Giunge il nostro momento, al Briefing “molto dettagliato” si capisce che due target sono determinanti per svolgere bene la “missione”.
    Target;
    Drone Facility
    Scienziato
    Sala server
    Raffineria
    Laboratorio
    Blacklist
    Ricerca e sviluppo armamenti
    HQ Farc
    Prigione
    Veicolo su percorso (fotografare veicolo e personale)
    (DRONE FACILITY E SCIENZIATO in questi due siti troveremo informazioni utili per altri target.)

    H 23,50 circa veniamo “imbarcati” e portati al punto d’infiltrazione.
    Dopo circa 10/15 minuti siamo in zona, cerchiamo un punto sicuro per fare il punto sulla cartina e decidere come procedere.
    Siamo a sud del campo, il “Laboratorio” è vicino ma ci serve un codice quindi puntiamo su “Drone Facility” la distanza non è poca, il campo non aiuta i movimenti e la “contro” è molto attiva sia a piedi che con veicoli. Ci muoviamo con prudenza e più volte siamo costretti a fermarci per controllare i tempi di passaggio della contro in modo da poter passare in sicurezza i tratti aperti e i sentieri.
    Finalmente siamo vicini cerchiamo il “passaggio sicuro” segnalatoci al briefing, sentiamo degli scontri su target sfruttiamo la situazione per avvicinarci il più possibile, a 20 metri circa ci congeliamo, un team viene catturato e delle guardie li accompagnano lontano, aspettiamo 3/ 4 minuti e si decide di entrare, pochi secondi e la zona è in sicurezza, dimostriamo agli agenti CIA che si possono fidare di noi, tutto bene, le informazioni sono molte prendiamo appunti ma non basta e allora foto e video.
    Le informazioni riguardano quasi tutti i target e in aggiunta la targa del veicolo che transiterà su un percorso in AO.
    Usciti cerchiamo subito un punto sicuro, perché la zona è molto calda, si sentono scontri e le pattuglie sono molto attive.
    Una volta fatto il punto, andiamo su HQ abbiamo la coordinata di un passaggio “sicuro” nella recinzione, arriviamo vicini ma inizia a fare giorno, siamo sdraiati e vediamo i movimenti delle guardie (circa 9 elementi) si stanno dirigendo verso di noi per uscire di pattuglia, è troppo tardi per andare via. Decidiamo di anticiparli, Dado strisciando entra dentro una volta posizionato viene scoperto, inizia lo scontro riusciamo ad entrare eliminiamo le guardie posizioniamo il nostro panetto di C4 dentro la tenda del “macellaio” a sinistra dell’entrata dove si trova un detonatore. Scattiamo foto del sito e di una batteria di missili (2) di colore bianco e rosso, obbiettivo completato.
    Cerchiamo un posto sicuro per poter riposare e mangiare, sono 7 ore che non ci fermiamo. La scelta risulta azzeccata perché poco dopo inizia a piovere. La pioggia è insistente e ci sta facendo perdere molto tempo. Finalmente un po’ di tregua siamo riusciti a non prendere troppa pioggia, ma siamo lo stesso bagnati. Raccogliamo tutto e andiamo verso la “Sala Server” ci fermiamo a circa 40 metri. Quasi un’ora e mezza di appostamento, annotiamo i tempi delle tre guardie che nel frattempo per più volte si inoltrano nel bosco fortunatamente senza vederci, anche se la distanza era veramente minima. Ci dividiamo, io Andrea e Max facciamo da esca, mentre Dado Lara e Stefano accorciano la distanza sull’obbiettivo per sorprendere la pattuglia su un altro lato, ma una guardia si dirige verso il bosco, troppo tardi, inizia lo scontro dopo 30 secondi si scatena il fini mondo sembra che tutta la contro sia riunita su questo target, ne conto circa 12, impossibile uscirne vivi, in men che non si dica siamo tutti colpiti. Veniamo “catturati” e portati alla “Prigione” per essere interrogati, dopo due ore di “trattamento prigionieri” veniamo rilasciati, la nostra copertura ha retto.
    Ci addentriamo nel fitto della boscaglia per rifocillarci e fare il punto, una volta pronti partiamo per la “Raffineria”. L’ avvicinamento non è facile, decidiamo di aspettare il buio. Calata l’oscurità incominciamo ad avvicinarci, passiamo a pochi metri dalla contro che pattuglia la zona circostante, aggiriamo la cascina vicina e ci posizioniamo a circa 150 metri. Con il visore notturno osserviamo il sito prendendo i tempi delle pattuglie e del loro numero, i tempi sono discordanti, dopo due ore l’obbiettivo è scoperto, ma una pattuglia da tre si avvicina a noi, piccolo ingaggio la pattuglia viene eliminata e di corsa si entra, recuperiamo i campioni, facciamo le foto e ci allontaniamo appena in tempo…un’altra pattuglia stava rientrando.
    Dopo un piccolo briefing con tutto il team si decide di andare al “Laboratorio” i chilometri sono tanti, in linea d’aria circa tre, decidiamo di seguire i sentieri per non affaticarci troppo, quindi la distanza aumenta, ma il buio ci sarà d’aiuto.
    Finalmente siamo sull’obbiettivo, aspettiamo che un altro team faccia il suo lavoro, ma purtroppo per loro finisce male, l’allarme non viene disattivato e suona. Tocca a noi. Mettiamo in sicurezza la zona e inseriamo il codice per aprire la cassetta che contiene un telecomando per disattivare l’allarme, siamo dentro recuperiamo campione foto e via.
    Si torna indietro verso un punto vicino al tragitto del veicolo che dobbiamo fotografare e verso il punto di esfiltrazione, la distanza sembra enorme perché siamo stanchi e sudati, ma con determinazione alle 05.30 siamo sul punto e ci fermiamo, cerchiamo di riposare un po’, le nostre informazioni sono che il veicolo farà l’ultimo giro verso le 08,00 del mattino.
    Quando apro gli occhi mi accorgo che ci siamo addormentati con zaino in spalla e asg quasi in puntamento, sembravamo delle statue, l’umidità ha reso i nostri muscoli dei tronchetti di legno.
    E’ troppo tardi e decidiamo di esfiltrare, ci dirigiamo verso il punto chiedendo luce verde alla DE alle ore h 07,23.

    Purtroppo non siamo riusciti ad acquisire tutti i target, ma tutto il team ha dato il massimo ( in certi momenti anche di più) percorsi quasi 48 Km causa zone interdette e la contro, stiamo cercando di crescere la prossima volta andrà meglio.
    Noi ci siamo divertiti alla GRANDE, siamo pronti a partire di nuovo !!!!!!

    Ringraziamenti:
    COMPLIMENTI agli STEALTH TEAM e COMPAGNIA FANTASMI per aver organizzato un EVENTO molto bello con delle belle sorprese.
    Non è mai facile per chi organizza fare divertire tutti, ma gli sforzi e il massimo impegno dimostrato dalla DE era tangibile, sempre presente grazie Thermal, Mamma e tutti i loro collaboratori.
    GRAZIE AL MIO TEAM
    DADO, LARA, ANDREA, STEFANO E MAX per avermi sopportato tutto il tempo in tutte le circostanze. TEAM UNITO FINO ALLA FINE.

    Un grande saluto a tutti sperando di rivederci presto.

    Gianni
    ASD TNT.
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  6. #6
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    ed ecco i deb dei due team della 17a Rangers SAT
    come da tradizione sono toccati ai "nuovi" farli

    TEAM 08
    Ecco.... dopo solamente qualche ora dal ritorno a casa, arriva inesorabile sul mio cellulare un MSG da Navigator, con scritto “ Sorella, tocca a te fare il Debriefing!!!” Chissà perché ma.... me lo sentivo!!!!! Sinceramente non so bene cosa devo scrivere, non ne ho mai fatto uno,ma,visto che mi tocca..... ci provo!!!! 30/31/01 giugno 2014 36h. Di Vercelli OPERAZIONE SUNRISE ( primo mio evento in assoluto e come me anche altri 3 ranger del mio team ) Per la partecipazione all'evento si organizzano 2 squadre della 17° Rangers : R1 e R2. R1 Maverick (TL), Navigator (cartografo),Gastro e Ciccio (scout), Scott (culo) e io. R2 Olivia (TL), Ebay ( cartografo), Reaper, Pallido, Tecniko e Calzino. Venerdì 30 maggio ore 16.00 appuntamento all'autogrill di San Bartolomeo al mare per ricongiungere interamente le 2 squadre. Dopo un po' di ritardi e alcune foto di rito, con tanto di divisa ufficiale per far contento il nostro Presidente Ansia, partenza con destinazione Ceresole d' Alba che tengo a precisare, nonostante siano mesi che si scrive Vercelli, sia in provincia di Cuneo, nella zona del Roero. Arrivati sul posto intorno alle 18.45, con un po' di anticipo,si decide di mangiare qualcosina tutti assieme. Fin lì tutto bene, tutto era sotto controllo, si rideva e si scherzava sparando le solite cazzate, tanto che il tempo scorreva veloce. Navigator ha anche tirato a sorte, con il lancio di una monetina, con Olivia per il nome definitivo della squadra che ora diventava TEAM 8 il nostro e TEAM 2 quello di Olivia. Intanto le cose iniziano a cambiare, erano le 19.40 e l'ora del Briefing, che era previsto per le 20.00 si stava avvicinando. Il silenzio regnava sovrano, le uniche parole che si sentivano mentre ci recavamo alle macchine per cambiarci e prepararci, nonostante tutto fosse stato studiato e preparato da settimane con tante raccomandazioni, erano.... “Come mi vesto, quando inizierà a piovere, (visto che le previsioni meteo avevano messo acqua, ma non acqua, ACQUA!!! fino al giorno successivo), cosa aggiungo e cosa posso levare dallo zaino???” Eh si.... la tensione era arrivata tutta di colpo!!!!! Ognuno era concentrato su se stesso e su quello che doveva fare. Io per un attimo e anche più, mi sono sentita abbandonata, non sapevo più cosa dovevo fare, mille incertezze e dubbi mi hanno assalita. Chiedevo, ma le uniche risposte ottenute erano “Fai quello che ti sembra giusto e ti senti di fare”. Non ricordo molto, so solo che mentre gli altri toglievano tutti qualcosa, io ho aperto e richiuso quel cazzo di zaino di oltre 10 Kg un casino di volte, trovando come unica cosa da eliminare per recuperare un po' di spazio, il portaocchiali con dentro quelli di scorta, ignara del fatto che ero l'unica ad averli portati e quindi che questa mia decisione poteva esser fatale per portare a termine la nostra missione. Intanto le 20.00 sono arrivate e mentre tutti eravamo “pronti”, Max ( Thermal ), organizzatore dell'evento ci comunica che non avrebbe fatto un Briefing generale, ma uno per ogni Team in maniera da poter scaglionare le partenze. “ Tranquilli, vi chiamo io al momento giusto....” Beh..... da quel momento il tempo, almeno per me, ha smesso di trascorrere!!!! Intorno alle 22.30 inizia il nostro Briefing e dopo aver fatto una foto con Thermal , il nostro “capo missione”, ritenuta potesse esser utile per convincere 3 agenti CIA infiltrati sotto copertura all'interno del campo, all'Obj DRONE, che erano lì per conto dello stesso capo e potevano darci tutte le informazioni che nel tempo avevano acquisito, ci caricano tutti su un furgoncino e via...... si parte…... intorno alle 22.50 inizia la nostra missione. Bene..... scesi dal furgone ci nascondiamo in un campo di grano. Questo è solo il primo di tanti tanti tanti che avevamo attorno. Navigator e Maverick fanno il punto per vedere dove ci hanno abbandonato. Come da pianificazione, immaginando che ci avrebbero lasciati nella parte bassa del campo, quella più pianeggiante, tutta campi di grano e case sparse qua e là, insomma, il posto migliore per non passare inosservati, e meno male che era notte fonda, luna inesistente, cielo copertissimo, nero, nerissimo che minacciava acqua da un momento all'altro, iniziamo a muoverci, ognuno al proprio posto: Gastro in testa, seguito da Ciccio, Navigator, Maverick, io e per concludere il nostro jolly Scott.
    Attraversiamo campi, campi e ancora campi per poi sbucare nuovamente su strada. Eh si.... avevamo tagliato un bel po' .....la strada è comoda ma..... siamo completamente scoperti e la Fir continua a fare avanti e indietro. Però i fari sono dalla nostra, ci aiutano dandoci un po' di tempo per trovare dove nasconderci, chiaramente nel grano, tanto ce n'era ovunque..... pensavo io, quando mi sono lanciata e al posto del grano ho trovato il vuoto nascosto dai rovi!!!!! E' stato bellissimo, in una frazione di secondo mi sono ritrovata a testa in giù, le gambe per aria e lo zaino oltre la testa!!! E ora come mi tiro su, ho pensato, mentre ridevo!!!! Mah.... nessun problema, la mia squadra è subito arrivata in mio soccorso. Mentre gli altri ridevano assieme a me, Maverick e Scott mi tiravano su!!!! Primo Obj prefissato è lo SCIENZIATO (che si trova nel suo dormitorio dalle 20.00 fino all'alba), passando prima dall'Obj RAFFINERIA per fare una recon. Solito campo di grano, distribuito su una collinetta e proprio laggiù in fondo, ai piedi di una casetta c'era una tenda. Tutt'attorno gente, gente e ancora gente, alcuni con la luce accesa, altri, tanti, invece senza. Sembrava un formicaio. A debita distanza Maverick dà ordine di stare nascosti e di osservare, intanto si sentono anche i cani che iniziavano ad abbaiare nelle vicinanze. Intanto il tempo passa, qualcuno se ne va, altri restano, entrano ed escono dalla tenda, girano, alcuni posano anche i fucili, ma sempre senza luci accese. La situazione sembrava essere dalla nostra parte così avanziamo, uno dopo l'altro e rigorosamente in silenzio. Siamo molto vicini e notiamo uno strano movimento. Gli operatori che avevano posato i fucili piano piano si armano nuovamente ma tutto in tranquillità. Pensavamo che si preparassero a lasciare l'Obj ma invece...... fuoco.... fuoco.....!!!!!! Il primo morto, Navigator è arrivato!!! Io non mi riuscivo a spiegare il perché , visto che eravamo in silenzio e ancora nascosti, so solo che quando Maverick è partito alla carica io qualche colpo l'ho sparato ma subito dopo, quando ho sentito la sua voce che si dichiarava morto, non sono più riuscita a far nulla se non a stare ferma e nascosta a testa bassa nel grano. Gli operatori erano ovunque, tutti attorno e le voci erano tante!!!! Navigator, Gastro, Maverick e Ciccio vengono catturati, mentre io e Scott rimaniamo lì come due codardi, nonostante tante raccomandazioni in fase di pianificazione sul fuoco di soppressione. In un attimo tutto il campo era illuminato e ci cercavano assatanati con la bava alla bocca. In mezzo a tutte le voci delle contro che si sentivano ho appreso che solo 2 dei miei compagni erano stati portati in prigione, ma.... chissà chi...., mentre per gli altri 2 non ero riuscita a capire che sorte gli era capitata. Intanto il tempo scorreva e questi non mollavano, anzi sembravano esser sempre più motivati a trovarci. Ad un certo punto, alla radio, qualcuno farfuglia qualcosa ma non sono riuscita a capire nulla e neanche chi fosse. Non potevo far altro che stare zitta, sentivo che alcuni erano ancora lì vicino. Erano le 02.20 e tutto sembrava tranquillo, così chiamo Scott che era a pochi metri dietro di me e gli propongo, facendo molta attenzione a non far rumore, di indietreggiare e di uscire dall'Obj ripercorrendo la strada presa in avanzamento. Poco prima di esser fuori dal campo di grano ecco di nuovo la radio.... è Navigator.....!!!! Fortunatamente erano a forse 1Km su strada fatta precedentemente e subito ci siamo ricongiunti. Ora eravamo in 4!!! Mancavano però Maverick e Gastro. Intanto iniziava a piovigginare e Navigator decide di far basha in attesa di notizie da Maverick in zona San Bernardo. La pioggia si faceva sempre più fitta e Maverick presto si fa sentire e ci ricongiungiamo. La rabbia e il pessimo umore per quanto accaduto entra a far parte della nostra squadra. Poco ho da raccontare di emozionante da lì fino alle 19.30, quando tutti pittati ci incamminiamo verso l'Obj SCIENZIATO. Anche lì attraversiamo strada, campi, letto asciutto del fiume, roveti alti il doppio di noi e ancora campi, fino ad arrivare in zona “calda”. Dopo un'accurata osservazione , lì almeno la contro aveva le luci accese, riusciamo con un po' di strategia, senza farci vedere, a conquistare l'Obj (erano circa le 00.15) e otteniamo preziose informazioni. Purtroppo però il tempo tiratissimo non ci ha dato modo di mettere su tutta la scenetta dove lo scienziato moriva suicida , impiccato, che ci eravamo preparati per la nostra copertura. Ripercorriamo quindi parte della strada fatta in precedenza, con meta Obj LABORATORIO. Campi, roveti fitti fitti e altissimi, che non hanno avuto la meglio su Navigator che ci è entrato come una ruspa, campi e di nuovo strada ci hanno portato nelle vicinanze di San Bernardo. Per nostra sfortuna dei fari improvvisi ci hanno portato, questa volta tutti quanti, in un lancio acrobatico in un roveto sotto strada. Le gambe non so come ma mi sono passate oltre la testa, Maverick su di me.... per un attimo non ho sentivo più nulla.....!!!! Come me anche gli altri avevano le ossa un po' mischiate!!!! Le risate non sono mancate ma presto si sono tramutate in bestemmie..... si.... Ciccio nel salto aveva perso gli occhiali di protezione. Vani sono stati i tentativi di ritrovarli...... le espressioni sconsolate di Navigator e di Maverick seduti ai piedi di un ciliegio la dicevano lunga.......!!!! Nessuno aveva pensato di portarne un paio di scorta!!! Tranne io!!!! Eh si..... io ci avevo pensato ma..... li avevo anche tolti dallo zaino prima di partire!!!!! E' stata l'unica cosa che ho tolto!!!!! Mentre camminavamo tutti senza proferire parola, le maledizioni e le bestemmie che mi auto tiravo mi rimbombavano nella testa, fino a quando ho sentito...... “ ragazzi, esfiltriamo???”Per un attimo ho immaginato Ansia , girare gli occhi come la Madonna di TAGGIA e mi è venuta la CAROGNA. Era circa l' 01.30 quando per radio Maverick chiede il permesso di esfiltrare. Fine della missione!!! Inutile dire che nonostante io abbia fatto tanti errori questo e' quello più stupido e che non mi perdonerò MAI, anche se l'ho fatto inconsciamente!!!! Ecco... lo sapevo.....vi ho annoiato e fatto venir sonno ma...... vi sta bene!!!!! Così almeno la prossima volta evitate di farlo fare a me!!!!!! Nonostante abbia cercato non sono riuscita ad esser concisa. Sapete che..... mentre scrivevo ho riprovato una ad una le stesse emozioni, ansie e sensazioni che ho vissuto nel “gioco”? Eh si.... l'ho messo tra virgolette perché per me, e solo ora me ne rendo conto, non lo è stato. Mi sono talmente tanto fatta prendere che il nostro film era quasi reale. Un grazie a Maverick che anche se dalla raffineria l'ho fatto arrabbiare molto, non mi ha fatto pesare il mio grave errore in fase di gioco. Tanto sapeva che mi stavo fustigando da sola!!!! Navigator.... che dire.... una ruspa, nonostante avesse un tutore alla gamba!!!! Gastro, Ciccio e Scott mi avete fatta sentire una RANGER!!!!!! SORELLA OVER.

    TEAM 02
    OPERAZIONE “SUNRISE”
    36h. CERESOLE D'ALBA 30/31 MAGGIO 1 GIUGNO 2014
    TEAM 2 17° RANGERS
    Il Team 2 della 17° Rangers era così composto: Olivia, Reaper, Tecniko, Pallido, Ebay, Calzino.
    Ore 22,10 circa del 30 maggio, con tutto il Team già pronto a muovere, andiamo a fare il Breifing
    dove Thermal ci sta aspettando per darci le “ultime” informazioni e le modalità per affrontare
    l'evento e gli obiettivi.
    Ore 22,30 arriva il furgone che ci deve portare al luogo dell'infiltrazione. Saliamo e veniamo
    trasportati in AO. Fino a quel momento nessuno di noi sapeva quale fosse il punto esatto ma,
    durante la pianificazione avevamo stabilito alcuni piani in funzione proprio di questo.
    Raggiunto il punto controlliamo ancora una volta l'assetto e capito dove siamo decidiamo di recarci
    all' Obj DRONE. Non è troppo distante e merita almeno fare subito una recon del posto. Ci
    muoviamo in un territorio non facile, fatto di campi, case, strade e pochi alberi, quindi con molta
    cautela, avanziamo. Arrivati a circa 300mt in linea d'aria dall'Obj DRONE notiamo luci di surefire e
    cerchiamo di aggirarle. Ci muoviamo al bordo di un campo dove incontriamo una pattuglia di
    interdittori che sta già tornando. Il TL ci dice “sembra una fiera!!!”ma non sappiamo se parla di
    interdittori. Avanziamo ancora pochi metri e ci troviamo sotto il fuoco della contro. Scappiamo
    senza essere colpiti. Ci nascondiamo e facciamo il punto. Come è possibile farsi “beccare” da polli
    così?! Non siamo stati attenti?! Beh resettiamo e facciamo un giro più lungo. Con non poche
    difficoltà arriviamo a circa 40mt dall' Obj e decidiamo di lasciare gli zaini per muoverci meglio e
    non fare rumore. Li mettiamo in mezzo ai rovi e siamo pronti a muoverci ma.... ferma tutto!!!!
    Sentiamo voci e ci congeliamo a pochi metri dagli zaini. Sono 2 operatori, li hanno visti e li
    vogliono sequestrare. Prendiamo al brucio una decisione: dobbiamo eliminarli e fuggire con gli
    zaini!!! Facciamo fuoco, li colpiamo ma a pochi metri ne spuntano altri 10, ci ingaggiano e
    perdiamo lo scontro solo per un operatore. Ok.... siamo catturati!!! Ci portano all' Obj.
    Ci portano in prigione. Sono circa le 02,25. La prigionia è stata divertente, fatta di molte domande,
    di “torture”, ma lunghissima. Prima di liberarci Thermal mi chiama da parte e ci fa i complimenti.
    Ci caricano in macchina e ci liberano ma....... sono quasi le 5, tra poco il sole sorge, siamo molto
    distanti dal punto che avevamo individuato per riposarci e camminiamo a passo spedito
    attraversando campi, cascine e strade. Sono quasi le 7,30.... non ci siamo mai fermati, piove, siamo
    bagnati fradici, ma raggiungiamo il “bosco”. Facciamo una basha con i poncho che abbiamo, un
    thè caldo e riposiamo circa 3 ore. Abbiamo perso troppo tempo in prigione, quindi dobbiamo
    recuperare. Decidiamo di muoverci di giorno almeno per portarci vicino agli Obj. Mangiamo
    qualcosa e siamo in movimento.
    Ore 15 circa siamo a meno di 100mt dall'Obj DIRTY BOMB. E' in cima ad una maledetta collina
    fatta di un bosco fittissimo di rovi e di alberi di acacia. Siamo vicini, l'Obj è praticamente in mezzo
    ad una strada sterrata ed è l'unico modo per raggiungerlo. Cosa facciamo? Aspettiamo? Ci
    consultiamo e con Olivia decidiamo.......”Ce lo prendiamo e basta!!!!” con una “certa decisione”
    attacchiamo.... loro non hanno il tempo di sparare un colpo, anzi li lasciamo stupiti per la nostra
    rapidità. Facciamo quello che dobbiamo e proseguiamo.
    E' ora di fare il punto e un pochino più motivati decidiamo di andare all' Obj BLACK LIST che è a
    poche centinaia di metri. In poco tempo siamo li, da dentro i cespugli vediamo la tenda e cerchiamo
    di fare una stima degli operatori. Di sicuro sono 8 ma non ne abbiamo la certezza. Siamo distanti
    km dagli altri Obj e se non lo acquisiamo ora non avremo più la possibilità di ritornare. Cosa fare?
    Attacchiamo!!!! ...Bene... io e Tecniko usiamo un approccio più diretto e avanziamo su strada
    eliminando tutto quello che ci si presenta davanti. Gli altri invece attaccano sul lato, eliminando 8
    operatori ma ce ne sono altri 3 e ci colpiscono. Abbiamo perso ancora un ingaggio!!!!! Sconfortati
    decidiamo di non riprovare a prendere l'Obj ma di proseguire.
    Iniziamo una lunga marcia per arrivare all'Obj SERVER. Siamo a circa 1km dall'obiettivo e
    decidiamo di riposare un po', mangiamo qualcosa e ci cambiamo le maglie fradice di sudore.
    Il sole sta tramontando e ci muoviamo, nel sottobosco in poco tempo scende un buio fitto e
    procediamo a rilento. Arriviamo in zona calda con lo scendere della notte, sentiamo il rumore di un
    gruppo elettrogeno, facciamo il punto e lasciamo gli zaini nel fitto del bosco. Ci avviciniamo e
    notiamo movimento. Alcune surefire illuminano i campi li vicino, come se fossero in caccia. Passa
    un po' di tempo e noi guadagniamo un po' di terreno. In fondo ad uno stradone notiamo uno stabile
    e ci avviciniamo. E' un percorso molto difficile e anche se al buio siamo comunque allo scoperto,
    quindi decidiamo di arretrare e cercare una via migliore. Appena ci nascondiamo vediamo partire 3
    fasci di luce che si avvicinano rapidamente verso di noi... pensiamo.... “ci hanno sentiti”.... e quando
    sono a circa 2mt da noi, forse un po' frettolosamente, decidiamo di fare fuoco. Dietro le 3 luci
    accese ci sono ancora 8 operatori !!!! Anche questa volta perdiamo l'ingaggio ,decidono di tenerci
    fermi per 45 min.
    Detto questo ci allontaniamo, recuperiamo gli zaini e.... via verso il prossimo Obj. Ci muoviamo su
    strada per recuperare tempo. Non c'è nessuno, dopo un paio di tentativi troviamo la strada giusta e
    arriviamo in zona Obj SCIENZIATO. Non riusciamo a vedere dove è posizionato ma notiamo
    movimento di surefire, decidiamo di riprendere fiato e ci nascondiamo nel bosco li vicino per circa
    20 min. Bene.... ci avviciniamo, Olivia e Reaper calcolano gli spostamenti della contro. Ora
    sappiamo il tempo che possiamo usare: circa 8 min., ma non sappiamo dov'è lo scienziato!!!!
    Aspettiamo e arriva l'ora di agire, tentiamo e vediamo la tenda.... GO.. GO.. GO...!!! Arriviamo li,
    Olivia e Reaper entrano, io attivo il dispositivo che contrassegna l'Obj come occupato ed entro
    anche io. Gli altri sono in copertura.... tutto ok...come da manuale, filiamo veloci e ci allontaniamo.
    Sono passate le 4 e la strada che ci separa dagli Obj restanti la dice lunga.... è ora di iniziare la
    marcia per arrivare all'esfiltrazione. Il nostro film sta per finire con un bilancio di gioco non proprio
    roseo: 5 Obj visitati e solo 2 acquisiti. Non importa, non abbiamo mai mollato!!! La mia modesta
    opinione è che la squadra ha funzionato, Olivia ha saputo mantenere tutti uniti e rimanere sempre
    lucida,Tecniko, Pallido e Calzino si sono mossi bene, non c'è stata mai discordia anzi,ci siamo fatti
    un sacco di risate!!! Che dire di Reaper...... sapete tutti quanto è professionale, mi ha seguito in ogni
    momento, ricoprendo il suo ruolo e in buona parte anche il mio......!!!! Del resto posso solo dire.....
    grazie a tutti per la bellissima esperienza!!!!!!
    TEAM 2
    Ebay Over......

  7. #7
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    DEBRIEFING OP. SUNRISE


    Pianificazione.

    Data la conformazione del terreno (ampi spazi aperti, strade che permettono l’arrivo tempestivo di FIR) decidiamo di muoverci tutti insieme nonostante il numero di OBJ e l’ampiezza del territorio suggeriscano di dividersi. Preferiamo fare meno obiettivi ma avere più potenza di fuoco (motivo per cui portiamo anche una ASG automatica di squadra).

    Priorità quindi all’incolumità del team e al realismo: se veniamo scoperti dobbiamo vincere l’ingaggio.

    Data la natura degli OBJ (alcuni vanno fatti, perlomeno pensiamo noi, secondo una precisa sequenza) non possiamo “permetterci” di mollare lo zaino. Inoltre le condimeteo (avverse e incerte) e la lunghezza dell’operazione impongono dei pesi non da poco e portarsi appresso per maggior parte dell’op. lo zaino è un test psico/fisico importante per il team.


    Decidiamo, inoltre, di tenerci lontano dal centro del campo durante la fase iniziale della partita, in quanto consideriamo questa l’area più rischiosa. Non sapendo il punto d’infiltrazione, pianifichiamo una serie di movimenti dando precedenza agli obj che troveremo nella zona dove verremo “lanciati”.

    Durante il briefing pre partita riceviamo utili informazioni che però comportano recon diurne ravvicinate a obj particolarmente sensibili e come pensavamo la sequenzialità di alcuni di essi. Decidiamo comunque di svolgere l’operazione come pianificato.

    Esecuzione. Veniamo infiltrati in AO a sud approx. alle ore 23.00. Il primo OBJ (per vicinanza) è il laboratorio della OmniCorp, dove ci aspettano i nostri informatori. L’avvicinamento procede con la massima cautela, in quanto diverse pattuglie vengono ingaggiate da elementi della contro interdizione che pattugliano le strade che portano all’obiettivo. Eseguiamo quindi un aggiramento piuttosto lungo che ci porta nei pressi del (scopriremo) sito in cui si trova la bomba sporca. Rileviamo posizione ed individuiamo tenda e cyalume.
    Proseguiamo verso La OmniCorp e stabiliamo un POA prima ad approx. 300 poi a 150 mt. Osserviamo il movimento delle sentinelle, delle FIR, e delle diverse pattuglie che ingaggiano nei dintorni del’obj.

    Aspettiamo il momento giusto per ultimare avvicinamento la contro è a 150mt dal’obj, ma non sappiamo se ci sono sentinelle nelle immediate vicinanze del obj. Procediamo sul target: è libero, attiviamo il lampeggiante, due fanno poa e punto sicurezza a 100mt, mentre tre si avvicinano a l’obj, che si rivela essere la casetta lungo la statale. Due entrano, uno fa’ sicurezza all’esterno sono le 01.00. Recuperate le informazioni ci allontaniamo “schivando” le torce della contro, che nel frattempo rientra ed ingaggia con altro team.

    Procediamo con cautela e calma verso Nord per fare l’OBJ server. Inizia a piovigginare. Passa qualche jeep ma niente di più. Arrivati in prossimità dell’obiettivo ci avviciniamo con calma. Osserviamo dei movimenti di sentinelle a volte con luci accese a volte no. Quando sembra che la pattuglia sia andata via facciamo per avvicinarci, e quando siamo a circa 50mt la pattuglia torna indietro, ci defiliamo in un campo divisi in due sezioni e osserviamo i movimenti sull’obj. Dopo circa 30min di osservazione e contati quelli che sembrano essere 3-4 contatti, decidiamo di entrare sull’obj, il tempo passa….sono le 04.30 e non sembrano intenzionati ad andarsene. Ci dividiamo in modo da assaltare da due direzioni. Durante l’assalto scopriamo che i contatti sono almeno 7/8 hanno luci spente, il che ci crea un po’ di confusione pensando che alcuni di loro per atteggiamento e movimenti fossero team d’interdizione…..Comunque attacchiamo ed eliminando 4 contatti, il nostro team leader viene eliminato. Rimane uno sniper da qualche parte, cerchiamo di individuarlo, passano un paio di minuti e il capo-obj ci da la vittoria tattica, entriamo nella sala server fotografiamo e recuperiamo file da pc. Ps. Chiariamo alcuni aspetti regolamentari con il responsabile obj, che si dimostra totalmente collaborativo.

    Sono le 05.00, inizia ad albeggiare, decidiamo di tentare anche il contatto con White. Arriviamo in zona che ormai c’è luce, decidiamo di procedere comunque. Dopo una caccia la tesoro riusciamo ad individuare la “zona dormitorio”sono le 05.50. Ci avviciniamo, aspettiamo che una folta pattuglia di controinterditori si allontani: accendiamo il lampeggiante, uno prende contatto con White e gli altri fanno sicurezza. Ad un certo punto i controinterditori che si sono appena allontanati tornano di corsa (!). siamo costretti ad ingaggiare ed eliminarli.

    Sono le 06.30 scegliamo una zona sicura per il bivacco e ci fermiamo. Giusto in tempo: abbiamo appena finito di tirare i poncho che la pioggia aumenta considerevolmente di intensità (rimarrà stabile per altre quattro ore almeno).

    Ore 10:30 nessuno è riuscito a chiudere occhio per più di mezz’ora comunque facciamo colazione e preparazione/pianificazione per il combattimento e movimenti diurni.
    Ore: 11:30: siamo in movimento. Abbiamo fatto bivacco particolarmente lungo in previsione del fatto che non ci saremmo fermati più per altre 20h.
    Dirigiamo verso l’HQ delle FARC, in quanto secondo quanto ci è stato segnalato fino alle 21:00 dovremmo aver la possibilità di farlo in maniera “stealth”. Di seguito ci vorremmo spostare a fare osservazione sulla prigione.

    Sono le 13.00 e stabiliamo un POA a nord che ci permette di vedere molto bene quasi tutta la struttura (diversi tendoni + gazebo mimetizzato + missili). La zona pullula di contatti (10-12). Rimaniamo in osservazione, i contatti vanno e vengono ma nessuno si schioda. Per una buona mezzoretta alcuni di loro fanno tiro a segno. Dopo circa un’ora ore 14.00 una grossa pattuglia di circa 10 unità esce in perlustrazione in direzione ovest, restano solo due/tre contatti a vista. Tentiamo un avvicinamento per piazzare il panetto. Due di noi fanno da spotter, uno guarda le spalle agli spotter, due entrano nell’obiettivo. Quando i nostri sono ad approx. 30 mt dall’entrata “sicura” i tre contatti rimasti in zona obj si posizionano davanti a quest’ultima, individuano l’avvicinamento dei nostri due uomini e iniziano a correre verso di loro. I nostri ripiegano in zona poa, l’imboscata funziona perfettamente. Carichiamo al volo gli zaini in spalla, arrivano altri contatti, eseguiamo manovra RAI a ripiegare nello sporco, ci disimpegnamo per approx. 130mt e ci congeliamo per fare il punto. Proprio in questo momento una pattuglia di 5 elementi entra nel bosco, si guarda attorno (sono a 10 mt da noi, il sottobosco qui non è fitto quindi siamo piuttosto visibili),stiamo per eliminarli ma poi tornano indietro, meglio così….

    Per proseguire verso le prigioni dobbiamo incrociare a nord il comando e visto l’attività nemica così intensa a ridosso degli obj….. decidiamo di evitare di farci prendere per fare foto di una struttura nella quale magari non c’è nessuno. Rinunciamo, per poi forse tornare durante la notte se ci sarà tempo.

    Dirigiamo verso Blacklist. Arriviamo in zona alle 18:00 approx. sentiamo voci sull’obiettivo e ci mettiamo in osservazione da posizione elevata. Non abbiamo visuale diretta, ma capiamo bene come è fatto il terreno, con relative strade di accesso/pattugliamento. Restiamo in osservazione per capire se il personale della contro lasci l’obj libero e se si per quanto, ma non succede mai. C’è sempre un movimento di personale due arrivano due vanno, due o tre sempre fermi su obj….Dopo un ora circa alle 19.00 una pattuglia di due si allontana quindi decidiamo di procedere, sul’obj dovremmo avere la superiorità numerica.

    Arriviamo sulla tenda obj ed eliminiamo tre sentinelle. Prendiamo il libro nero, facciamo foto a mezzo che dovrà contenere bomba sporca,schema elettrico che pensiamo sia di disattivazione della stessa,in piu’ c’è una mappa che riporta il percorso della “macchina obj” che transiterà alle ore 14 del 02-06 con schema dell’ied posizionato in una macchina bomba e posizione spotter che attiverà l’ordigno. E’ passato un minuto esatto da quando siamo sul obj ma siamo obbligati ad iniziare manovra di ripiego che si trasforma in un’altra RAI in quanto sopraggiungono le sentinelle che si erano allontanate. Proseguiamo così per circa 120 mt e ci congeliamo per accertarci di non essere seguiti. Bypassiamo l’obj a ovest e ci fermiamo per ricondizionarci e prepararci per il combattimento notturno, sono circa le 19.30.

    Siamo vicini ad un sentiero usato dalle pattuglie per muoversi tra gli obj e aspettiamo il buio per muoverci. Alle 22:00 approx ci mettiamo in marcia. Alle 22:35 arriviamo sull’obj Ricerca e Sviluppo Armamenti. Osserviamo l’obj e decidiamo di attaccarlo subito, le sentinelle sono molte ma sedute a parlare, alcuni di loro stanno per uscire in pattuglia. Assaltiamo da due direzioni, l’ingaggio dura veramente poco. Facciamo foto a tutte le armi presenti e relativi schemi di costruzione e assemblaggio armi, rileviamo coordinate della posizione del mezzo contenente la “bomba sporca”e ci sganciamo sono passati 3 minuti.

    Dirigiamo per un 2km in direzione sud, poi per altri 2km a O/NO e in zona San Bernardino, finalmente (dopo 30 e passa km!) molliamo gli zaini sono le 00.20. L’idea ora è quella di viaggiare piu’ leggeri per procedere spediti sul Laboratorio. Tentiamo di arrivare da nord per evitare la strada, ma ci scontriamo con una giungla di rovi che ci impone di tornare indietro, questo contrattempo ci fa’ perdere un ora di tempo….Giungiamo sul obiettivo alle 02.30 ma troviamo un team che deve allontanarsi, ci mette un po’….quindi ci avviciniamo. Aspettiamo qualche minuto e iniziamo a bonificare la zona. Due di noi fanno sicurezza gli altri vanno verso il tendone che individuiamo essere il lab., disinseriscono primo allarme con codice e procedono con recupero materiale, ma si innesca un secondo allarme che attira l’attenzione di una pattuglia di 5 unità che stà rientrando sul’obj che viene prontamente eliminata. Ci sganciamo sono le 02.45 nascondendoci da una pattuglia in rientro su obj da NE.

    Sono approx. le 03.00, iniziamo il movimento verso nord per procedere sulla Raffineria. Arriviamo alle 04:00. Verificata la conformazione della zona obj( un grosso cascinale con nella zona sud una casa) e viste parecchie luci nella zona decidiamo di attaccare da due direzioni diverse. Uno di noi non può partecipare all’assalto in quanto sta male(problemi di stomaco). Una coppia ha il compito di attirare il fuoco nemico da nord e attacca dall’alto verso il basso, l’altra di arrivare sul fianco est del casolare. L’obj è difeso da 7/8 persone a occhio e croce, e l’assalto sarebbe riuscito perfettamente ma, dichiarandoci abbiamo la peggio…. (dobbiamo segnalare una particolare insensibilità ai pallini,che porta a una breve discussione, purtroppo altri team ci confermeranno questa nostra sensazione su questo obj.)

    Sono le 05.00 segnaliamo che abbiamo una persona da recuperare e per ovvi motivi dichiariamo chiusa la nostra missione. Quindi comunichiamo alla DE la fine della nostra partita e richiediamo l’esfiltrazione con mezzo (non lo facciamo mai), ma la situazione del nostro compagno non migliora, ma non sono disponibili mezzi…. Dobbiamo tornare a piedi in paese ( ci aspetta una bella passeggiata) a recuperare le nostre auto per eseguire l’esfiltro, abbandoniamo l’attrezzatura e il nostro malconcio compagno e con luci rosse accese ci avviamo al parcheggio. Non troviamo nessuno lungo il tragitto se non team d’interdizione qua e la che fanno il punto mappa……. PS Il nostro mitragliere sta benissimo è stato solo un malore passeggero che l’ha bloccato per un paio d’ore…….
    Alcuni dati:

    Km totali percorsi 45, di cui 30 con zaino. Peso zaini variabile tra i 20 e i 25 kg.

    Siamo riusciti a fare 6 obiettivi: Drone Facility, Sala Server, Scienziato, Blacklist, Ricerca e Sviluppo, Laboratorio. Purtroppo a parte il Drone in tutti gli obj abbiamo dovuto ingaggiare. Gli obj ci sono sembrati un po’ troppo presidiati per essere presi in maniera stealth, e comunque presidiati in modo permanente. Ma forse siamo solo arrivati nei momenti sbagliati, mettiamola così o forse non abbiamo avuto troppa pazienza…. Alla raffineria diciamo che siamo stati “sfortunati”.

    All’HQ farc abbiamo comunque eseguito una recon fotografica di alcuni individui, strutture, missili e ci siamo fatti una stima riteniamo per difetto della numerica del personale presente, abbiamo individuato una zona di ingresso alternativa a quella segnalata dagli informatori e abbiamo individuato uno dei percorsi di pattugliamento delle ronde (non male in un’ora).

    Bilancio: ci siamo divertiti, è stato un ottimo allenamento, abbiamo ricollaudato procedure e materiali.

    Conclusione: complimenti alla DE per aver organizzato e messo in atto questa imponente manifestazione con la collaborazione di tutta la giunta comunale e l’approvazione di tutto il paese, e soprattutto del proprietario di buona parte dell’AO, che ci ha lasciato scorazzare per i suoi terreni per 36 e passa ore.

    Grazie a tutti e alla prossima!!!
    Ultima modifica di mama; 19/06/2014 a 17:34

  8. #8
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    Con colpevole ritardo pubblico il Deb. scritto da Agno:

    OPERAZIONE SUNRISE - 30/31 MAGGIO
    1 GIUGNO 2014 – CERESOLE D'ALBA (CN)

    DEBRIEFING TEAM SIERRA 3 – ZARRUELE SAT

    Inizia a calare il buio e il team è carico, scherziamo ma negli sguardi posso intravedere quella tensione tipica che anticipa ogni evento, corto o lungo che sia. In più quelle dannate nuvole nere provenienti da est rendono il clima ancora più teso.

    Ore 21.30 zaini in spalla, con relative lamentele sul loro peso. Chiamata da parte della DE e in men che non si dica veniamo trasportati a sud-ovest del campo immersi nella più totale oscurità e nel classico silenzio surreale, che ti fa pensare “...ecco perché gioco a Soft-Ai!”
    Alvaro (Il dani) mi si affianca e decidiamo subito di buttarci a ovest in direzione dell'obj drone. Notiamo subito di trovarci allo scoperto e in mezzo a mille campi di spighe con il divieto assoluto di attraversarli, decidiamo quindi di seguire i piccoli canali tra un campo e l'altro e i confini di proprietà degli stessi, allungando notevolmente la strada ma evitando di rimanere scoperti e soprattutto salvaguardando i campi coltivati.
    L’area operativa, pur essendo in piano, ci mette subito a dura prova, anche per il peso notevole degli zaini, ma dopo qualche ora riusciamo a raggiungere l'obiettivo drone. Come ci era stato consigliato dall'intelligence abbiamo raggiunto l'ingresso a ovest dell'obj. C'è parecchio movimento,e le torce setacciano ogni centimetro di bosco. Dopo un periodo di osservazione capiamo che sono delle ronde con dei buchi di pausa e li sfruttiamo per attraversare i vari sentieri che ci dividono dal boschetto e dal nostro obiettivo.
    Aspettiamo che la contro se ne vada e dopo aver studiato la situazione decidiamo di avvicinarci da ovest, passare di fianco alla strada provinciale ed entrare da dove ci era stato consigliato nel briefing.
    Purtroppo a pochi metri di distanza veniamo individuati, scatta l'ingaggio che in breve tempo viene concluso.
    Io e Alvaro entriamo nella casa dove l'informatore ci comunica il punto esatto per entrare nell'Hq evitando di percorrere km intorno ad una recinzione inespugnabile.

    Ore 01.00 partiamo in direzione dell'Hq che si trova in centro all'area operativa; ci aspetta un bel giretto in mezzo (anzi intorno) ai nostri amati campi e cerchiamo una strada il meno dura possibile. A nostro rischio decidiamo di percorrere la strada in modo da recuperare molto tempo e soprattutto senza sprecare parecchie energie.
    L’asfalto corre sotto i nostri scarponi e in 2 ore circa ci troviamo davanti al cancello illuminato da un cyalume che indica l'ingresso della zona recintata.
    Una volta entrati ci ritroviamo di fronte un fossato con un torrente che taglia a metà l'area.
    Cerchiamo di attraversarlo ma non riusciamo, la vegetazione non ci permette nessun movimento!
    A questo punto guardiamo alla nostra sinistra e in mezzo a luci e macchine che vanno e vengono, troviamo l'unico passaggio per andare al nostro obiettivo,distanza circa 200m... avanziamo sperando di aver fatto la cosa giusta!
    Anche questa volta ci va bene e con passo deciso risaliamo a nord verso l'obiettivo immerso nella boscaglia.
    Decido di dividerci in due gruppi:
    Alvaro e Maximo prendono l'obj da est (vedi traccia) mentre il resto della squadra si infiltra nel bosco cercando di prenderlo da sud.
    La decisione di dividersi risulta essere una buona idea e nel giro di pochi minuti Maximo piazza il panetto nella tenda e si sgancia. Obj acquisito!

    4.30 La stanchezza inizia a farsi sentire nonostante manchi ancora moltissima strada e 26h di game, ma dobbiamo stringere i denti e andare a fare gli altri obj.
    Il piano era quello di fare dirty bomb, blacklist, chimico e infine recon su prigione con le prime luci della domenica mattina rinunciando alla raffineria e al laboratorio (tutto a sud del campo!)
    Usciamo dall'area recintata e inizia il lungo cammino tra i bordi dei campi, dei boschi e dei piccoli sentieri in mezzo alla boscaglia che il nostro cartografo riusciva a scovare.
    La notte inizia a dare spazio alla luce e purtroppo il bel tempo inizia a dare spazio alla tanto amata pioggia! Siamo stanchi, infreddoliti e il maltempo completa questo bel quadretto. Inoltre camminando nell'erba alta, la mimetica si inzuppa maggiormente e l'acqua inizia a scorrere dai pantaloni alle calze fino ad arrivare alle punte dei piedi... è ora. Ora di fermarsi, coprirci, montare l'amaca, mangiare e bere qualcosa di caldo e aspettare che la luce arrivi portando via la dannata pioggia che inizia a scendere copiosamente. Sono le 7 del mattino di sabato 31/05/2014.

    Ore 12.00 Riprendiamo il cammino e fortunatamente l'amica pioggia è tornata a casa sua!
    Alvaro nota in mappa un piccolo torrente che se percorribile ci eviterebbe un bel po' di strada e soprattutto ci permetterebbe di collegarci a ben due obiettivi: il deposito armi e la blacklist.
    Il torrentello si rivela un perfetto sentiero nascosto tra la vegetazione che percorre indisturbato tutto il campo a nord est e che, in poche ore, ci porta ai piedi dell'obiettivo munizionamento.
    Iniziamo la risalita verso l'obj ma all'inizio dell'area rossa iniziamo a sentire dei rumori di operatori intenti a parlare tra di loro del più e del meno. Ci sembra strano che in mezzo al nulla ci sia un obiettivo, ma la conferma ci viene quando gli stessi operatori provano in mezzo al bosco le asg discutendo allegramente della precisione, dei pregi e dei difetti del loro amato giocattolo... Ok apriamoci e andiamo a prendere l'obiettivo!
    Dopo un avvicinamento ad opera d'arte un operatore si stacca dal gruppo e si trova faccia a faccia con Maximo, inizia lo scontro ma dopo pochi minuti ci accorgiamo che quello non era l'obiettivo e soprattutto che la squadra non era di contro ma interdizione...
    Riprendiamo la marcia verso il “vero” obiettivo e in pochi minuti raggiungiamo la strada carrabile. Non facciamo in tempo a tirar fuori la testa che parte l'ingaggio con le guardie dell’obj. A scontro ultimato acquisiamo altre info e soprattutto le coordinate del possibile deposito di una bomba sporca.

    Ore 14.30 Riprendiamo il nostro torrentello in direzione opposta e ci portiamo a nord verso l'obj Blacklist, senza dimenticarci di fare qualche pausa e qualche risata.

    Ore 17.30 Arriviamo in prossimità dell’obbiettivo e notiamo immediatamente che è pesantemente presidiato e le possibilità di farlo stealth con la luce sono praticamente zero. Inoltre un possibile ingaggio risulterebbe disastroso senza il favore dell’oscurità.
    Decidiamo di fermarci ad un centinaio di metri dall'obiettivo e aspettare l'arrivo del buio per entrare in maniera più discreta.
    Durante la pausa sentiamo moltissimi scontri provenire dall’area. Il sole ci sta scaldando e la compagnia è delle migliori, questo vale più di mille ingaggi!

    Ore 21.30 Si parte!
    Mimetica asciutta, corpo riposato e stomaco pieno!
    Nel buio iniziamo l'avvicinamento all'obiettivo e notiamo una strada che entra e termina a ridosso di alcune tende. La imbocchiamo e la coppia assassina Alvaro e Maximo, prendono la parte opposta della carrabile. Grazie a questa scelta riusciamo a intercettare la FIR che sopraggiunge a ingaggio iniziato e finiamo lo scontro in pochi minuti. Ci infiliamo nell'obiettivo, prendiamo tutte le info necessarie e dopo due chiacchiere con la contro ripartiamo in direzione obj server.
    La strada è interminabile, raggiungiamo l'area dell'obiettivo alla 1.30 e subito notiamo che il sentiero è pattugliato da circa 8 elementi. Fortunatamente dopo poco si sganciano dall'area e ci danno la possibilità di entrare.
    La pattuglia si muove egregiamente, coprendo tutti i lati ed arrivando in breve tempo al container contenente i server.
    Seguo Maximo al suo interno ma purtroppo non riusciamo ad acquisire informazioni : tutti i pc sono spenti e non si riesce a capire quali dei pc siano destinati alla missione.
    Un po' delusi ci sganciamo e dopo pochi secondi una pattuglia ci passa a pochi metri senza vederci: altri cinque minuti e sarebbe scattato l'ingaggio.

    Ore 2.00 Ripartiamo per intercettare lo scienziato che ci consegnerà una busta contente un codice utile per il laboratorio. Anche se quest'ultimo non era nei nostri piani, vogliamo comunque far visita al personaggio.
    Percorriamo una lunga strada che da nord ci porta a sud verso il nostro obiettivo
    Aspettiamo che la pattuglia composta da due operatori si allontani dall’accampamento per entrare, parlare per qualche minuto con il chimico, prendere la busta e sganciarci verso sud, in direzione della prigione che ricogniremo con le prime luci dell’alba.
    La salita verso l'ultimo obiettivo risulta essere molto faticosa a causa dell'oscurità e del sentiero stretto e pieno di fango scivoloso.
    Riusciamo a superare il tratto impervio e dopo una breve pausa qualche “genio” propone di andare a fare la raffineria pronunciando queste parole: “... ma visto che siamo di strada, facciamo una piccola deviazione verso la raffineria e poi ci spostiamo a ovest per andare a fare la recon...” dopo un po' di scetticismo generale accettiamo la proposta e ci dirigiamo verso la raffineria.

    Ore 5.00 Notiamo una piccola pattuglia sul sentiero e la lasciamo andare, seguendola a debita distanza. Rallentiamo un attimo alla vista di un casolare, di alcune macchine e dal rumore del generatore.
    Siamo arrivati. Partiamo con l'ingaggio sfruttando il fattore sorpresa, ma qualcosa non va, la contro è tanta, veramente tanta ! Citando una famosa frase “... uscivano dalle fottute pareti!” Perdiamo lo scontro e dopo esserci riuniti scopriamo di aver ingaggiato mentre la Fir rientrava all'obiettivo trovando 9 persone ad aspettarci: la fortuna era girata!
    Dopo aver contattato il campo base ci vengono a prendere e ci portano in prigione e dopo qualche ora riusciamo a salvarci in 3 su 5 grazie alle lacrime versate dal nostro compagno Aleandro che ha impietosito tutti.

    Ore 8.00 Missione finita!

    Grazie a tutti per aver messo in piedi un evento molto duro ma ben organizzato sotto tutti i suoi aspetti.
    Una volta sul campo abbiamo dovuto cambiare modo di agire vista la presenza massiccia di contro sugli obbiettivi ma questo ci è piaciuto molto in quanti ci siamo dovuti adattare a circostanze diverse da quelle pianificate! (Meno Recon e invisibilità a favore di atteggiamenti più aggressivi).

    Grazie alla mia fantastica pattuglia che si è mossa egregiamente per 36h.

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