Ciao a tutti Oggi vi voglio presentare questo cilindro tutto made in italy che mi è appena arrivato. Il cilindro è già stato provato da BOMBARDIERE nella versione primordiale e ora mi accingo a mostrare la versione definitiva.
L'oggetto in questione è il cilindro in fibra di carbonio di Dalla Torre Custom, una giovane azienda italiana che si sta distinguendo per le idee innovative. Il prezzo è di 19,90 €. Ora andiamo a vedere in particolare quest’oggetto che, almeno per estetica, vince su tutti.
Il cilindro è venduto in una confezione di plastica rigida con un foglietto che da una descrizione a grandi linee dell’oggetto e che dichiara la lunghezza dell’inner barrel per cui è stato studiato. Sono disponibili tre formati, con foro per canne da 0 a 180 mm, da 180 a 400 e quello intero per canne sopra i 400 mm. Nel mio caso, l’ho preso senza fori, per canne sopra i 400 mm.
Il cilindro si presenta con la tipica trama della fibra di carbonio. All’interno il cilindro è già perfettamente lubrificato. Una volta aperto e preso in mano si ha una strana sensazione. Il peso è in pratica inesistente e questo da la sensazione di avere in mano un oggetto incredibilmente scadente, che si potrebbe rompere da un momento all’altro. Ovviamente questa è solo una sensazione poiché il carbonio è caratterizzato da un’elevata resistenza, anche se fragile. Questo è un punto che è stato molto discusso, poiché in molti hanno considerato che gli impatti e lo stress meccanico che riceve la testa cilindro possano trasmettersi al cilindro rompendolo. In risposta il produttore mi ha detto che I cilindri sono testati con ratei di ben 60 colpi al secondo
Ma adesso passiamo alla pratica:
L’assemblaggio del cilindro è risultato un po’ difficoltoso nel mio gear box A&K, ma alla fine mi sono reso conto che questo ha delle imprecisioni mostruose. Ero preoccupato dal fatto che il cilindro aveva un millimetro di spazio nella sua sede, ma una volta montato, mi sono accorto che questo benedetto millimetro c’era solo da un lato, mentre nell’altro lato il cilindro entrava preciso. Su un gear box Golden Bow, invece, è calzato a pennello, senza nessuno spazio rimasto. Montata la testa cilindro ho eseguito la prova siringa, ottenendo una tenuta perfetta, (che, preciso, avevo anche prima). C’è da dire che nonostante il cilindro sia leggerissimo, il guadagno è impercettibile. Il gear box pesa di meno, ma non è una diminuzione apprezzabile singolarmente. Rimontato il tutto, sono passato ai test.
Il fucile è cosi configurato:
GearBox A&K
Ingranaggi: Conico A&K, centrale ICS, settoriale A&K con Delayer integrato e modifica “corsa corta”
Guida molla in metallo A&K
Molla originale 110
Pistone rinforzato element - 7 denti in metallo
Testa pistone deep fire in alluminio con super oring
Testa cilindro A&K
Asta e spingi pallino A&K
Motore A&K e Batteria 8,4 1200 mha EP
Il fucile prima della modifica montava un cilindro di acciaio. Per il gentile pubblico di SAM ho fatto tre prove, con il cilindro di acciaio, con uno in ottone e con il nuovo in fibra di carbonio.
Il fucile in partenza: cilindro in acciaio
Joule: 0,96-0,97
RPS: 11,5
Seconda prova: cilindro in ottone
Joule: 0,94-0,95
RPS: 11,4
Cilindro In fibra di carbonio DTC
Joule: 1,14
RPS: 11,9
Il risultato dei test me lo aspettavo. Leggendo la recensione del prototipo fatta da bombardiere, aveva appurato l’aumento della tenuta con un conseguente aumento della potenza. Ma proprio non riesco a capire come una molla da 110, con corsa corta possa uscire a 1,14 Joule! Non ho potuto non notare che l’aumento delle prestazioni di questo cilindro ha superato quelle ottenute con un cilindro area 1000 Systema, che ho provato per un breve periodo su questa replica. Ovviamente non stiamo parlando di un surclassamento, ma di una leggera differenza che, oggettivamente e dati alla mano, c’è.
Ho quindi rismontato il fucile e tagliato una spira della molla. La potenza è scesa a 1,08 e il rateo è arrivato a 12. Alla fine, sono arrivato a una potenza di 0.99 joule e un rateo di 12,2. Considerando il cronografo che ho usato, taglierò ancora la molla, ma è meglio far riposare e far stabilizzare la meccanica per un giorno o due, non si sa mai.
La seconda prova che ho fatto e che conferma totalmente i risultati ottenuti da Bombardiere è la verifica della temperatura del cilindro. Ho sparato un caricatore filato con batteria 9,6 1600 G&P (rateo 17 bb/s) e la temperatura del cilindro non è variata. La stessa prova sul cilindro in acciaio l’ha reso incandescente (ovviamente è una metafora).
Considerazioni finali: Il cilindro mi ha impressionato, con risultati che hanno superato le previsioni. La fattura è ottima e il peso è inesistente. La temperatura dopo un caricatore filato non è variata di un grado, a differenza dei cilindri metallici. Le caratteristiche del carbonio sono ottime ma forse qualche perplessità mi è rimasta.
Pro:
-Materiale innovativo, resistente e indeformabile.
-Nessun riscaldamento dopo raffiche molto lunghe
-Peso inesistente
-Italiano!
Contro:
-Fragilità..non voglio immaginare cosa accade se il fucile cade e prende una bella botta.
Questo è tutto. Spero che vi possa essere d’aiuto. Io personalmente mi sono sentito in dovere nel fare questa recensione per un prodotto italiano e innovativo. Volevo inoltre ringraziare BOMBARDIERE per la recensione del suo prototipo, senza la quale non avrei mai comprato questo gioiello Made in Italy
AGGIORNAMENTO 19/10/2011 : Ieri ho rismontato tutto il gearbox dopo una settimana dall'assemblaggio e dopo circa 10000 pallini sparati. Il cilindro è ancora perfettamente lubrificato e praticamente identico a come era appena uscito dalla scatola. La prova siringa è sempre perfetta e non c'è nessun tipo di segno nel cilindro, nonostante il pistone rinforzato element non sia leggero e la testa pistone in alluminio.
P.S.: Dalle foto del crono può sembrare che sparo dal balcone. In realtà ho un potente sistema di cattura dei pallini Chi gira nella sezione FAI DA TE, saprà sicuramente in cosa si può trasformare questo..