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A.S.I. M24 Sniper Unit

Affidabilità e precisione
Tra i più interessanti fucili da sniper degli ultimi tempi non può non figurare questo M24 che offre una buona precisione già di serie.


Un fucile da sniper deve essere innanzitutto preciso, non v’è dubbio. Se poi è bello da vedere, solido da imbracciare, pratico da utilizzare ed economico tanto meglio. L’M24 proposto da A.S.I. con il logo Sniper Unit è tutto questo e ha tutte le carte in regola per diventare uno dei più utilizzati dai giocatori di softair con vocazione sniper. Il vero M24 nasce dall’esigenza dell’esercito americano di dotarsi, verso la fine degli anni ’80, di un sistema d’arma in grado di ingaggiare bersagli su distanze medio-lunghe e che potesse passare velocemente da canne per i classici proiettili in 7,62 ai più versatili .300 Winchester Magnum. La soluzione è arrivata dalla conversione allo standard militare del Remington M700 BDL, uno dei più fucili di precisione più affidabili e solidi in circolazione. In più il fucile è stato pensato per essere utilizzato in accoppiata con un’ottica Leupold Ultra M3A 10×42mm, sostituita nel 1998 con la più economica Leupold Mk 4 LR/T M3 10×40mm.

Non dategli del cinese!
Da un punto di vista puramente estetico l’A.S.I. M24 si presenta molto bene nonostante la scatola, decisamente spoglia, possa far pensare a un qualcosa di poco curato. All’interno della confezione troviamo tutti i componenti della replica inseriti in un blocco di polistirolo sagomato per evitare che si muovano e vadano così a rovinarsi durante il trasporto. Calcio e canna sono separati così da contenere le dimensioni della scatola e tra i due componenti sono alloggiati il caricatore, un caricapallini a siringa e il ponticello del grilletto con finto caricatore amovibile oltre, ovviamente a viti e brugole per il montaggio.

Il calcio è solido, stampato in robusto ABS, correttamente testurizzato e caratterizzato dalla classica rotella di regolazione che permette di allungare il calcio così da trovare la posizione più adatta al tiro indipendentemente dall’altezza del tiratore. Il gruppo composto da canna esterna di tipo “fluted”, gruppo aria e scatto è semplicemente splendido anche se la finitura di alcuni particolari potrebbe infastidire i più pignoli. L’outer barrel infatti è lavorata con macchine CNC e, nonostante la finitura sia di alto livello, sono visibili le tracce lasciate dai macchinari nella realizzazione delle sei scanalature. Il receiver (il pezzo al cui interno scorre il cilindro) è invece stampato e in alcuni punti sono visibili le tracce lasciate dallo stampo. Rispetto alla canna, che è anodizzata, il receiver è verniciato; questo fa si che si noti una leggera differenza nella tinta, ma l’insieme è comunque piacevole e ben accoppiato. Nella parte inferiore della replica il ponticello si innesta in modo preciso e la possibilità di poter contare su un vano (al posto del caricatore dell’arma reale) permette di immagazzinare viti di ricambio e strumenti per un’efficace manutenzione sul campo. Il caricatore della replica è posizionato immediatamente davanti a quest’ultimo come nel VSR Marui da cui ha mutuato tutta la parte meccanica (scatto, gruppo aria e hop up) e si innesta in un receiver in metallo molto robusto. A differenza delle prime versioni dell’M24 Snow Wolf marcate SW-04 di ispirazione APS2, questo modello è compatibile con la maggior parte dei ricambi e upgrade dedicati alla serie di sniper gun Marui, al punto di essere definibile un VSR sotto mentite spoglie.

Il cinilndro dell'A.S.I. M24 Sniper Unit è di buona qualità, anche se è consigliabile sostituirlo con un pezzo after market se si vuole salire di potenzaIl gruppo aria dell'A.S.I. M24 Sniper Unit è di chiara derivazione VSR ma è più spartano e meno silenzioso

Meccanica affidabile
La scelta di affidarsi a questa meccanica è facilmente condivisibile se si pensa alla quantità di accessori e al loro relativo costo. Iniziamo a parlare del gruppo scatto. All’interno della scatola in metallo troviamo i tipici leveraggi e le molle di regolazione della corsa e del peso dello scatto del modello originale. Contrariamente al modello Marui però il metallo utilizzato sembra più robusto e, nonostante non ci sia dato sapere il tipo di lega utilizzata, i pezzi sono rifiniti in modo pari a quello giapponese. Stesso discorso per il gruppo aria ma con qualche eccezione, soprattutto per quanto riguarda la finitura della testa del cilindro e del pistone.

La testa cilindro dell'A.S.I. M24 Sniper Unit permette uno smontaggio più veloce di quella Marui grazie a due fori che consentono di utilizzare delle semplici pinze a becco fineRispetto alla testa del VSR Marui quella dell'A.S.I. M24 è piena e non dispone di alcun silenziatore, ciononostante il fucile si sente appena

La prima, infatti, manca del disco di gomma presente nella testa giapponese e il pistone dispone di un air-dumper solo accennato. Tuttavia la plastica ha una buona qualità e fino a che non si dimostra necessario non consigliamo di sostituire questi componenti con altri di marca. La molla inserita nel cilindro è più che sufficiente a spingere il pallino a un massimo di 95 m/sec (in due occasioni su 10 caricatori) con BB da 0,23, il che rende l’A.S.I. M24 perfettamente rispondente alle specifiche di legge italiane per le repliche da softair.

Come si può notare lo scatto dell'A.S.I. M24 è identico a quello del Marui VSRIl pistone è meno rifinito di quello del VSR e ha un airbrake appena accennato

L’azionamento dell’asta di armamento è leggero e l’arretramento del cilindro è reso più agevole dai due spessori in plastica che mantengono allineato il cilindro al receiver. Durante la ricarica veloce però abbiamo notato una maggior resistenza dovuta, pensiamo alla maggior forza che viene naturale applicare nella manovra. Anche il gruppo hop up e la canna sono di ispirazione VSR ma nell’installazione dell’hop up abbiamo notato un particolare che ci ha fatto pensare sull’attenzione ai dettagli di questo prodotto.

Rispetto al VSR, infatti, l’hop up dispone di una vite centrale che, una volta serrata, impedisce alla camera di ruotare. Anche a livello di pressore ci sono delle differenze: al posto dell’anello allungato in cui scorre il perno di regolazione qui troviamo una semplice asta di plastica su cui il perno è libero di muoversi. Non sappiamo se con molle più potenti dell’originale questo possa modificare il comportamento dell’hop up, ma entro il joule non abbiamo notato alcun problema e la regolazione è precisa e affidabile come nel modello originale anche se consigliamo la sostituzione del gommino di serie con uno più performante.

Per quanto riguarda la canna, essendo l’A.S.I. M24 un clone meccanico del VSR, non è possibile installarvi canne da ASG ma basterà sostituire l’intero blocco con uno prodotto, per esempio, da Laylax per risolvere il problema.

Prova di tiro
Per quanto riguarda la prova di tiro non possiamo che dirci soddisfatti dei risultati ottenuti con una replica di serie. Dopo una breve sessione di calibrazione dell’ottica abbiamo provveduto a tirare 10 colpi su un bersaglio stampato su un foglio A4 e posizionato a 10 mt così da simulare il range effettivo della replica. Il risultato è una rosata di circa 10 cm con un centro pieno e solo due colpi andati bassi. Visto quanto ottenuto non abbiamo timore di affermare che una volta ottimizzato l’A.S.I. M24 Sniper Unit potrebbe diventare un vero protagonista delle vostre domeniche in ghillie.

Testi e foto di Alessandro Milini